OPI, l’Ordine degli infermieri a tutela del cittadino
informazione a pagamento. L'Ordine delle Professioni Infermieristiche è sugli scali Manzoni: dallo sportello alla biblioteca, aperta a tutti, ecco i servizi. Il 15 febbraio l'assemblea annuale degli iscritti
Garantire al cittadino che gli infermieri siano iscritti all’Albo e che siano infermieri “competenti” (qualifiche corrette, espertizzazione corretta ecc…). E’ questa in sintesi la mission dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI, in fondo all’articolo potete consultare la Carta dei Servizi) che a Livorno ha sede sugli scali Manzoni, 19 (telefono: 0586/895430 – fax 0586/828107. Orari di apertura al pubblico: lunedì-mercoledì ore 15;30/18;00 martedì-mercoledì-venerdì 9;00/12;00. Mail: [email protected]. Pec: [email protected]) e conta circa 3mila iscritti fra Livorno e provincia (Elba compresa) distribuiti fra ospedali, ambulatori, servizi a domicilio e libera professione ad ognuno dei quali, in quanto iscritto, viene riconosciuta la possibilità di votare e candidarsi. Il direttivo OPI di Livorno, nato a fine novembre 2017, ha eletto Marcella Zingoni presidente e rimarrà in carica fino alle fine del 2020.
Sempre per il principio di garantire all’utente-cittadino il diritto di ricevere prestazioni sanitarie da personale qualificato ad ogni cittadino viene data la possibilità di verificare sul sito nazionale www.fnopi.it se l’infermiere a cui si è rivolto o dal quale ha ricevuto una prestazione sia iscritto o meno all’Albo. Il Consiglio Direttivo attuale, in carica da poco più di un anno ha già dimostrato di voler investire molto sul rapporto con gli iscritti, ritenendo il confronto continuo un’importante strumento di crescita per la professione. Importante l’offerta formativa svolta per tutto il 2018 che ha garantito agli infermieri livornese oltre la metà degli ECM, crediti formativi che rappresentano la continua attenzione all’aggiornamento professionale obbligatorio per le professioni sanitarie. Anche per il 2019 l’OPI organizza corsi di formazione, corsi di aggiornamento e plenarie di confronto con gli esperti.
Nell’ottica di offrire sempre più canali ed occasioni di contatto dal mese di febbraio 2018 è attivo a Livorno, nella sede sugli scali Manzoni, a Cecina, a Piombino e all’Elba uno sportello aperto sia ai cittadini che agli infermieri iscritti. Ai cittadini, lo sportello permette di capire in che modo e quando potersi rivolgere alla figura dell’infermiere nel caso si abbia la necessità di una assistenza domiciliare, per esempio. L’infermiere, invece, rivolgendosi allo sportello può contare, per esempio, su un esperto nazionale del settore per avere informazioni su come intraprendere la libera professione o chiedere supporto e consulenza su quesiti professionali. Inoltre , lo sportello offre supporto ai neo laureati ai quali, peraltro, l’Ordine ha cancellato la quota di iscrizione nel triennio 2018-2019-2020. Per i neo laureati l’Opi, infatti, ha fatto una riflessione importante che ha portato alla cancellazione della tassa di nuova iscrizione, che molto grava sui giovani iscritti, ed all’apertura di due bandi per la collaborazione dei giovani non occupati alle attività dell’ente. Lo scopo è principalmente quello di avvicinare i ragazzi alla politica professionale perché ne comprendano le potenzialità e di sostenerli in un momento delicato come quello del passaggio dal mondo universitario a quello lavorativo. Al bando hanno risposto 15 neo infermieri e 4 sono stati selezionati.
L’Ordine mette poi a disposizione, nella propria sede, una biblioteca con numerosi testi e riviste relativi alla professione infermieristica che tutti gli infermieri iscritti possono consultare gratuitamente previo contatto con la segreteria. La biblioteca presto entrerà in rete e sarà possibile, in tutta comodità, consultare un testo o una rivista in qualsiasi altra biblioteca comunale cittadina. L’Ordine ricorda poi che il 15 febbraio al Max Hotel è in programma l’assemblea annuale degli iscritti c/o la sala convegni del Max Hotel.
Tra i temi maggiormente dibattuti in questo ultimo periodo troviamo sicuramente la discussione su l’infermiere nell’emergenza infermiere 118 che rappresenta ormai una realtà Nazionale ma soprattutto regionale consolidata dove vediamo impiegati infermieri sulle ambulanze e sulla automedica ormai in maniera capillare su tutto il territorio toscano fatta eccezione per il territorio livornese, nonostante questo le insinuazioni sull’inappropriatezza di tale figure non sono mancate.
L’ordine delle professioni infermieristiche di Livorno si è impegnato e continua a farlo nel dialogo con le istituzioni in maniera sistematica perché chi deve prendere queste importanti decisioni lo faccia nella consapevolezza che l’infermiere formato per l’emergenza ha competenze e conoscenze perfettamente in linea con quanto necessario nell’emergenza extra territoriale. Il direttivo continuerà a sostenere il percorso in questo senso affinché anche il territorio livornese possa godere di un’assistenza a tutto tondo come già fanno le altre province Toscana.
Altrettanto dibattuto il tema dell’infermiere di famiglia che si affianca al medico di famiglia per i bisogni assistenziali in una società dove sempre di più tali bisogni sono legati all’invecchiamento della popolazione e alla comorbilità sempre più frequente. Tale figura non si sostituisce in alcun modo al medico di famiglia ma collaborando entrambi possono sicuramente aumentare il risultato dell’effetto beneficio in maniera esponenziale. Ancora una volta la professione infermieristica sostiene il lavoro di equipe ritenendolo l’unico strumento che in questa fase possa rispondere alle esigenze della popolazione. Tra le iniziative di supporto alla professione e di solidarietà intrapresa nell’ultimo anno è importante ricordare anche come l’ordine abbia aperto un bando di contributo per il sostenimento delle spese per i danni provocati dall’alluvione del settembre 2017, che ha permesso agli infermieri che ne hanno fatto richiesta di vedersi rimborsato il 100% dei danni subiti. L’iniziativa ha avuto lo scopo di permettere ai professionisti di iniziare nuovamente la loro attività prima possibile. Anche per il 2019 le iniziative in programma sono tantissime è sempre nell’ottica di supportare il professionista per una risposta al cittadino concreta e pertinente.
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