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Gli errori da non commettere quando si cerca lavoro

Giovedì 18 Maggio 2023 — 12:54

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Il primo sbaglio che spesso si commette nella ricerca di lavoro è vagliare tutti gli annunci, senza una localizzazione precisa. Invece, sarebbe meglio indirizzare i propri sforzi prima di tutto sulla zona desiderata

Cercare un impiego confacente alle proprie esigenze può essere un processo che richiede tempo e pazienza. A volte le strategie adottate vanno a influire negativamente sui risultati. Infatti, ci sono alcune azioni sbagliate che vengono commesse in maniera inconsapevole, ma che possono impedire di trovare l’opportunità giusta. Per questa ragione, è bene fermarsi un attimo e riflettere sugli errori che potrebbero essere stati fatti.

Non cercare annunci localizzati
Il primo sbaglio che spesso si commette nella ricerca di lavoro è vagliare tutti gli annunci, senza una localizzazione precisa. Invece, sarebbe meglio indirizzare i propri sforzi prima di tutto sulla zona desiderata e poi espandersi entro i limiti che si è disposti a mantenere, ad esempio si può iniziare a cercare nuovi annunci di lavoro a Firenze per poi visionare anche quelli delle città toscane più vicine. Focalizzare la ricerca in questo modo permette di risparmiare tempo e denaro per sostenere colloqui in giro per l’Italia. Avere, inoltre, conoscenza della zona è sicuramente un punto a favore in fase di selezione, specialmente per i lavori che richiedono un forte contatto con il territorio.

Non avere una strategia efficace
Uno degli errori più comuni nella ricerca di lavoro è non avere una strategia. Infatti, iniziare una ricerca “alla cieca” fa solo perdere tempo e risorse che potrebbero essere impiegate diversamente e in una maniera più produttiva. Al contrario, bisogna avere un piano che includa obiettivi precisi e concreti da raggiungere. Nello specifico, è consigliabile utilizzare diverse fonti per la ricerca di lavoro, sia online che offline, e monitorare le candidature inviate, così da non doversi trovare impreparati al momento del riscontro.

Non curare i profili social
Il personal branding sui profili social è fondamentale al giorno d’oggi. Infatti, i recruiters potrebbero essere interessati a reperire maggiori informazioni sui candidati, e per fare ciò utilizzano i social. Per questo motivo, bisogna tenere aggiornati tutti i profili, e postare anche contenuti relativi al proprio lavoro. Inoltre, è fondamentale evitare di postare contenuti controversi. Attenzione anche ai likes messi a pagine e commenti, e ai tag delle altre persone.  Potrebbe essere utile anche impostare la privacy del profilo, lasciando visibili solo alcune informazioni a chi non si ha tra gli amici. Un altro consiglio è quello di seguire le pagine delle aziende con le quali si ha intenzione di collaborare, al fine di mostrare ai recruiter un certo interesse.

Non scrivere la lettera di presentazione
Quando ci si candida, è importante allegare anche una lettera di presentazione, per invogliare il recruiter ad aprire il proprio CV. Bisogna scriverla in maniera efficace. Il consiglio principale è quello di concentrare tutto in un massimo di 250-300 parole, enfatizzando le proprie motivazioni, gli obiettivi e risultati concreti raggiunti durante gli studi o le esperienze pregresse. Anche il linguaggio è un aspetto importante da curare.

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