Unicoop: il consiglio approva il bilancio consuntivo 2016
Il 2016 è stato un anno cruciale per la Unicoop Tirreno: sono stati operati decisivi cambiamenti che hanno chiuso un ciclo difficile e negativo aprendo un nuovo ciclo di potenziamento e di rilancio. In primo luogo l’intervento delle altre cooperative di consumo e di Coopfond, con la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, ha portato al raddoppio del patrimonio e ad una notevole riduzione dell’indebitamento. Questo ha permesso di rispettare appieno le nuove regole fissate dalla Banca d’Italia sul rapporto tra patrimonio e prestito sociale e di liberare risorse finanziare prima congelate nelle forme di garanzia del prestito. Tutto ciò rappresenta una forte garanzia per i soci prestatori.
In secondo luogo si è cambiato radicalmente il gruppo manageriale di vertice della Cooperativa, con l’inserimento di un nuovo direttore generale, cui è stato affidato il compito di costruire un piano industriale di risanamento e rilancio e di dargli attuazione nei prossimi tre anni.
Si è iniziata una trattativa con le organizzazioni sindacali, chiusa con l’accordo del 9 maggio, per gestire gli esuberi e ridurre i costi del personale.
Sono stati mesi difficili, ma l’incremento del patrimonio e l’accordo sindacale rappresentano primi positivi traguardi per l’attuazione del piano insieme con le misure che si stanno applicando per una migliore gestione della rete vendita e che cominceranno a dare risultati dall’anno in corso. Anche in un anno così impegnativo come il 2016, la Cooperativa ha comunque investito nella rete vendita aprendo il nuovo Centro Commerciale di Grosseto e il primo distributore Enercoop.
La gestione commerciale registra un primo tendenziale miglioramento; la perdita è in riduzione del 10% rispetto all’anno precedente. Si sono confermate le scelte di vantaggio economico per i soci: i vantaggi esclusivi sulla spesa per i soci sono stati di oltre 30 milioni. Il risultato gestionale del Gruppo Unicoop Tirreno, prima delle poste straordinarie, è di meno 12 milioni. Si è appostato un fondo gestione rischi molto consistente e si sono compresi nel bilancio 2016 gli oneri di ristrutturazione previsti nel prossimo triennio. Ciò porta ad una perdita consistente, ma non ripetibile, pari a 38,7 milioni. Il bilancio dell’anno in corso sarà ancora di transizione, ma alcune azioni cominceranno a farsi sentire: la riduzione dei costi del personale, la riduzione dei costi di gestione, gli interventi di miglioramento della gestione dei punti di vendita, gli interventi di ristrutturazione fatti e programmati per rilanciare negozi importanti del Lazio (Colleferro, l’Iper di Roma Casilino e la prossima ristrutturazione dell’Iper di Roma EUR che sarà il punto più avanzato di una nuova concezione di struttura di vendita). Sono tutti interventi tesi a rilanciare le vendite e tonificare il risultato.
Il contesto in cui si attua questa trasformazione continua ad essere difficile: gli accenni di ripresa dell’economia nazionale sono debolissimi, i consumi sono stagnanti, la concorrenza è in crescita.
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