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Vent’anni senza Massimo, al Goldoni concerto in ricordo del direttore d’orchestra

Venerdì 23 Febbraio 2024 — 11:45

Foto Bizzi

Venerdì 1 marzo, alle 21, concerto gratuito in memoria del direttore d’orchestra che poco più di un mese prima della scomparsa nel 2004 aveva inaugurato il rinnovato e restaurato Teatro Goldoni alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi

Esattamente venti anni fa, il 1 marzo 2004, si spegneva all’età di 54 anni a Roma Massimo de Bernart, il direttore d’orchestra che poco più di un mese prima aveva inaugurato il rinnovato e restaurato Teatro Goldoni alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi con una vibrante interpretazione del capolavoro di Pietro Mascagni Cavalleria rusticana. Già gravemente ammalato, non volle mancare ad un appuntamento tanto importante per quella città di Livorno che nei dieci anni precedenti lo aveva visto artefice di importanti produzioni liriche quasi tutte nel segno del massimo compositore livornese. Con lo spirito di sempre, pur nelle evidenti difficoltà, si dedicò alla preparazione dell’opera con lunghe prove con gli artisti, l’orchestra ed il coro, nella sala a fianco della Goldonetta che oggi porta il suo nome. La Fondazione Teatro Goldoni lo ricorderà nello stesso giorno, venerdì 1 marzo, alle ore 21 con una serata speciale a lui dedicata con un concerto lirico-sinfonico che vedrà la partecipazione dell’Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Goldoni e con la partecipazione del pubblico a titolo gratuito. “Vogliamo ricordarlo come credo sarebbe piaciuto a lui – afferma il direttore del Goldoni Mario Menicagli – con la musica sinfonica e corale tratta da opere ed autori che ha incontrato nella sua vita professionale, sicuramente breve ma intensissima sul piano artistico ed umano. Ho avuto la fortuna di essere Violino di spalla in tante occasioni con Massimo sul podio – prosegue Menicagli – e sono testimone della cura e passione che poneva in ogni passaggio, all’equilibrio che poneva tra le varie sezioni, ad ogni sfumatura, per un’interpretazione che (solo lui sapeva come!) pareva rinnovarsi ogni volta. Sono particolarmente grato e ringrazio per aver raccolto l’invito ad essere con noi per questa occasione, i direttori d’orchestra Giovanni Di Stefano e Aldo Sisillo, che di de Bernart furono assistenti e che oggi rivestono tra l’altro rispettivamente i ruoli di Direttore artistico del Teatro di tradizione dell’Opera Giocosa di Savona e Direttore e Direttore Artistico della Fondazione Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena”. Saranno loro ad alternarsi nella direzione con lo stesso Menicagli in brani tratte dalle opere di G. Verdi, P. Mascagni, G. Puccini, G. Bizet, J. Sibelius e G. Martucci; Maestro del Coro Maurizio Preziosi, Coro di Voci bianche del Teatro Goldoni diretto da Laura Brioli.

Ospite d’onore della serata il soprano Denia Mazzola-Gavazzeni, interprete di più di 178 titoli in ambito operistico, oratoriale, sinfonico vocale e cameristico nei teatri nazionali e internazionali e che fu più volte diretta dal M° de Bernart: a Livorno lo fu in occasione dei titoli mascagnani Silvano in forma di concerto nel 1996 e nell’indimenticata edizione del centenario di Iris nel 1998 con la regia di Lindsay Kemp. “Di Massimo de Bernart voglio ricordare innanzitutto – afferma il musicologo Fulvio Venturi – quella straordinaria musicalità, l’eccellente tecnica direttoriale, quel desiderio inassopito, faustiano di conoscere, quel pungolo dannunziano di esplorare che lo portavano più verso la riproposizione e la revisione di opere rare. Fu presente in molti, moltissimi teatri, non solo d’Italia e d’Europa, ma del mondo. Fu ospite a Sydney, Melbourne, San Pietroburgo, Mosca, Bilbao, Madrid, Santiago del Cile, Tokyo, Buenos Aires, prese parte ad importanti rassegne come quella di Radio France a Montpellier, al Festival Pucciniano di Torre del Lago, per il quale esportò Madama Butterfly in Germania, al Festival dello Sferisterio di Macerata. Dal lato organizzativo – ricorda ancora Venturi – è stato fondatore e direttore musicale dell’Orchestra Giovanile Italiana e dell’Orchestra Regionale Toscana, fu direttore artistico del Teatro Olimpico di Vicenza, del Teatro Verdi di Pisa, del Teatro Manzoni di Pistoia, primo direttore ospite all’Orchestra Arturo Toscanini di Parma, consigliere, consulente artistico e direttore musicale del teatro dell’Opera Giocosa di Savona, nonché fondatore dell’Orchestra Sinfonica della stessa città”. Questo suo impegno come docente e formatore (ebbe una cattedra anche all’allora Istituto Musicale P. Mascagni di Livorno), sarà in particolare ricordato con l’esibizione del vincitore del Concorso Voci Mascagnane 2024 organizzato dal Mascagni Festival ed il cui esito avverrà proprio alla vigilia del concerto.

Questo il programma completo della serata: di G. Verdi: Nabucco – “Va pensiero” e Sinfonia, Il Trovatore – “Vedi le fosche notturne spoglie”; di P. Mascagni: Guglielmo Ratcliff – Sogno, Lodoletta – “Serenata delle fate”; di G. Puccini: Suor Angelica – Intermezzo, Madama Butterfly – Interludio orchestrale, Manon Lescaut – Intermezzo, Le Villi – Tregenda; G. Martucci: Notturno per piccola orchestra, Op.76 nº1; G. Bizet: Danse bohème da Carmen suite n.2 e di J. Sibelius: Valse Triste. La cittadinanza è invitata. Biglietti gratuiti in distribuzione presso il botteghino del Teatro Goldoni (tel. 0586 204290) martedì e giovedì ore 10/13; mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30

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