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Al Goldoni lo spettacolo Cosa Nostra spiegata ai bambini

Martedì 2 Aprile 2024 — 10:41

Giovedì 4 aprile, alle 21, con Cosa Nostra spiegata ai bambini di Stefano Massini e con Ottavia Piccolo si conclude la Stagione di prosa del Teatro Goldoni: un appuntamento di teatro civile, la biografia poetica di Elda Pucci nell’anno in cui fu sindaco di Palermo. Musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo

Giovedì 4 aprile, alle 21, con Cosa Nostra spiegata ai bambini di Stefano Massini e con Ottavia Piccolo, si conclude la Stagione di prosa del Teatro Goldoni: un appuntamento di teatro civile, la biografia poetica di Elda Pucci nell’anno in cui fu sindaco di Palermo.
Era il 1983/1984, quello dell’ascesa dei Corleonesi a capo di Cosa Nostra, un periodo particolarmente sanguinario. Elda Pucci era pediatra e fu portata alla guida della città dalla Democrazia Cristiana, per dare un segnale di cambiamento, ma si trattava evidentemente di uno specchietto per le allodole. Elda, dal canto suo, commise l’errore di operare con coscienza e onestà, nel rispetto del ruolo istituzionale che le era stato affidato, andando a mettere il dito su un sistema di interessi, saldamente intrecciati tra Cosa Nostra e la politica stessa. Per questo motivo non arrivò a governare nemmeno un anno e fu sfiduciata. La sua voce è quella di una donna che ha tentato, con atti semplici e decisi, di contrastare la pratica mafiosa nelle sedi di governo, rifiutando la connivenza con quello Stato-ombra o contro- Stato che è la mafia. A un fenomeno di tale gravità, tuttora attivo ma poco percepito in quanto tale, protetto da una sorta di rimozione diffusa, se non da vera complicità, si contrappone la chiarezza di pensiero e d’azione di Elda, che ci riporta all’universo infantile da lei ben conosciuto, quale strada per il cambiamento del destino del nostro paese e delle nostre stesse vite.
La storia di Elda sindaco è scandita in dieci episodi, ognuno dei quali porta il nome di un bambino: Gegé, Ruggero, Sasà, Ancilina…i suoi pazienti dei quartieri poveri, le cui storie affiorano alla sua memoria come esemplificazioni che illuminano ciò che le sta accadendo. C’è anche un capitolo dedicato a Totò, un piccolo Salvatore Riina agli esordi della sua scelta criminosa; e, significativamente, c’è un capitolo finale intitolato a Elda, in una sorta di identificazione con lo stato di fragilità e impotenza dell’infanzia. In uno spazio narrativo e sonoro mutevole, denso di enigmi e apparizioni, Elda combatte contro l’ombra e il silenzio, senza riuscirci. Una storia talmente reale da far venire i brividi.
Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno.
I solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo: Massimiliano Dragoni salterio, percussioni, doppio flauto, Luca Roccia Baldini basso, Massimo Ferri chitarre, mandolino Gianni Micheli clarinetto basso Mariel Tahiraj violino Enrico Fink flauto; regia Sandra Mangini visual Raffaella Rivi disegno luci Gianni Bertoli direttore di scena Paolo Bracciali fonico Gabriele Berioli foto di scena Antonio Viscido – Raffaella Rivi

Biglietti da 15€ (ridotto under20) a 33€ intero. La biglietteria (0586.204290) è aperta martedì e giovedì 10/13, mercoledì venerdì e sabato ore 16.30/19.30 e nei giorni spettacolo due ore prima dell’inizio. Vendita online su goldoniteatro.it o ticketone. www.goldoniteatro.it.

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