“Scenari di quartiere”, Marmugi in scena con “Massischermo”
“Livorno nel cuore”: riprende venerdì 22 settembre alle ore 19 nel quartiere di San Jacopo in via Goito (angolo via Beppe Orlandi), la rassegna “Scenari di Quartiere” della Fondazione Teatro Goldoni con i sette appuntamenti sospesi dopo i tragici fatti del 10 settembre. Una scelta quella di tornare tra la gente, nelle vie e nelle piazze della città, voluta e condivisa dal Goldoni, Comune ed Associazione Quartieri Uniti, che per l’occasione legheranno ciascuna serata ad un’iniziativa di solidarietà: in ogni quartiere sarà attivo un punto raccolta di fondi alla presenza di un notaio, il cui ricavato sarà versato nel conto corrente dedicato “Livorno nel cuore” del Comune di Livorno per sostenere la popolazione colpita dall’alluvione (IBAN – IT 02 X 01030 13900 000006800927). Protagonista della serata (ad ingresso libero) sarà l’attore ed autore livornese Claudio Marmugi con “Massischermo” di Riccardo Lorenzetti, performance di cui firma anche adattamento e regia (aiuto regista Vito Manfrè). Nove i personaggi toscani che saranno interpretati contemporaneamente da Marmugi per raccontare in chiave umoristica la crisi storica dei valori della sinistra – dai partigiani al “renzismo” – attraverso la metafora di una ipotetica (ma nemmeno tanto) Festa dell’Unità di Livorno del 2006: cosa succede alla Rotonda quando ad organizzare la “Festa” tocca al vecchio partigiano Libero Taddei? Come ci resta il dirigente della sezione Ardenza del Pd, il rampante 38enne ex boyscout Jacopo Raugi, quando scopre che il vecchio Taddei non intende mettere il Maxischermo per vedere le partite del Mondiale 2006, mentre la Diocesi, lì accanto, alla sua sagra, lo piazza lì di proposito? Un po’ “Don Camillo” un po’ “Zitti e mosca”, nel monologo (frutto di un’elaborazione di un delizioso racconto di Riccardo Lorenzetti, dal libro “L’anno che si vide il Mondiale al Maxischermo”), si parla di quotidianità e di Storia con la “S” maiuscola, “il tutto – spiega Marmugi – trattato con leggerezza e tagliente ironia – tocchi che non mancheranno di far sorridere e riflettere il pubblico su quello che eravamo e che, poi, siamo diventati. Un massischermo che riflette la nostra vita, la nostra storia”.
Claudio Marmugi (1973), livornese, è giornalista, attore, autore e regista. Laureato in Lettere Moderne all’Università di Pisa, è noto al grande pubblico per la sue attività nel mondo dello spettacolo e del giornalismo. Dal 1989 collabora col mensile di satira “Il Vernacoliere”, dal 2005 scrive per il quotidiano “Il Tirreno” e dal gennaio 2012 dirige l’inserto satirico del Tirreno “La Tracina – Il settimanale di satira pungente”. In parallelo, come comico/cabarettista, ha preso parte ha 3 edizioni di “Zelig Off” e una di “Zelig Circus”. Al cinema, ha partecipato ai film di Paolo Virzì “La prima cosa bella” (2010) e “La pazza gioia” (2016), agli horror internazionali “Eaters” e “Zombie Massacre” di Boni & Ristori (2011 e 2013), ad “Aglien” di Andrea Camerini (2017), ai “I delitti del BarLume” di Roan Johnson (2015, 2016 e 2018) e alla fiction in 6 puntate “Romanzo famigliare” di Francesca Archibugi (2017). Ha pubblicato 4 libri umoristici e una “Storia di Livorno a fumetti” in coppia col disegnatore Tommaso Eppesteingher. Scrive testi per il teatro, insegna recitazione e dirige commedie e cortometraggi.
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