Lo spettacolo Pinocchio sul palco del Goldoni
Per la stagione di prosa sul palcoscenico del Teatro Goldoni giovedì 23 febbraio, alle 21, un gruppo di attori giovani totalmente coinvolti nella poetica del Carretto
Con Pinocchio, nuova creazione del Teatro del Carretto, la compagnia fondata da Maria Grazia Cipriani continua il suo cammino in bilico tra fiaba e poesia, tra sogno e realtà. Sul palcoscenico del Teatro Goldoni giovedì 23 febbraio, ore 21, un gruppo di attori giovani totalmente coinvolti nella poetica del Carretto, che si potrebbe delineare come un viaggio nel mito, sia esso grandioso come l’Iliade o straconosciuto come questa favola. Lo spettacolo è fatto di maschere che celano il volto degli attori e non solo per impersonare i protagonisti del testo di Collodi, ma perché proprio di maschere si tratta. Ma anche le favole nella versione del Carretto non sono mai consolatorie, piuttosto mettono in mostra tutte le loro ombre, i loro lati inquietanti. E’ così anche in questo Pinocchio. La vicenda si svolge dentro un recinto-gabbia nero in cui si aprono feritoie e quinte da dove si intravedono domatori, dalle quali escono neri becchini. E ancora maschere sul viso da gatto, da volpe, da conigli. Pinocchio è il bravissimo Giandomenico Cupaiuolo che trova una voce così smarrita e toccante per la sua creatura, e un corpo offerto in sacrificio agli spettatori. E anche questa è sempre stata una caratteristica del Carretto, quella di un teatro dove il corpo nella sua bianchezza mostra l’abisso che c’è dentro. E la fatina (Elsa Bossi) che si trasforma in mille altre creature pur mantenendo i suoi capelli turchini alla fine si mostrerà anche lei burattino come gli altri mentre Pinocchio abbandonerà i suoi abiti teatrali come una crisalide. Ottima prova attoriale per tutta la Compagnia, affiatata e ben equilibrata che dona allo spettacolo vibrante intensità, sottolineata anche da intrusioni operistiche a metà tra serio e faceto. La grandezza della messinscena raggiunge l’apice nei momenti circensi che omaggiano il teatro di Mangiafuoco dove c’è spazio per cerchi di fiamme, fruste e cenere. Contribuiscono infine a dare allo spettacolo un’aura da sogno, i curatissimi suoni del pluripremiato fonico Hubert Westkemper. Un teatro di qualità, curato sin nei minimi dettagli, originale, autentico, mai follemente azzardato: una scommessa per la talentuosa Compagnia di Lucca.
Il Pinocchio del Teatro del Carretto è più che mai una favola per adulti, quegli stessi che da bambini magari l’avevano ascoltata così come si fa con le fiabe, senza veramente capirla, senza indagarne i perché. Perché Pinocchio continua a ripetere gli stessi errori e non impara mai la lezione? Sarà anche il burattino di legno preferito dai bambini, ma Grazia Cipriani l’ha trasformato in un uomo folle, dal destino tragico, un ambasciatore teatrale più che letterario.
Biglietti in vendita alla biglietteria del Teatro (tel. 0586 204290) aperta giovedì ore 10/14 e dalle ore 19.30.
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