Perché il Goldoni è il Goldoni 2024, alle selezioni trionfa Cioni. I qualificati
Trionfo per Raffaello Cioni, accompagnato dal Coro Springtime, con Spunta la Luna dal Monte. Seconda Sabrina Orsolini e terza Giulia Aringhieri. Qualificato come quarto Pietro Contorno. Pronti al ripescaggio Alessandra Donati e Alessandro Guarducci. Finalissima il 16 febbraio. Biglietti già disponibili al botteghino del Teatro Goldoni
Un evento di selezione, andato in scena la sera di lunedì 20 novembre, per decretare chi avrebbe raggiunto i “colleghi” già qualificati per la serata del 16 febbraio al Teatro Goldoni di Livorno. In quella data infatti si svolgerà la finalissima della terza edizione della manifestazione canora “Perché il Goldoni è il Goldoni” che vedrà sfilare sul palco volti più o meno noti della città impegnati in vari ambiti dalla politica al sociale, dall’industria allo sport, dal giornalismo alla vita istituzionale. In quest’ottica sul palco della Goldonetta si sono sfidati 10 cantanti che hanno provato a convincere la giuria di qualità composta da Mauro Grossi, Alessio Colombini e Fabio Ceccanti per strappare un posto nella favolosa griglia dei 12 “artisti” che si animeranno la serata di beneficenza del 16 febbraio prossimo.
A convincere a pieno i tre giudici è stato Raffaello Cioni che, salito on stage con il coro Springtime del maestro Cristiano Grasso, ha portato un grande pezzo della tradizione sanremese (si ricorda che per regolamento ogni cantante dovrà esibirsi con un brano che appartenga alla lunga e gloriosa storia della kermesse della città dei fiori) Spunta la luna dal monte di Pierangelo Bertoli e i Tazenda. Primo posto in classifica e pass cucito sul petto per la serata finale.
Bella e strappa appalusi la prova di Sabrina Orsolini che si è esibita portando un difficile pezzo Lei ha la notte di Nicky Nicolai. La sua performance ha coinvolto il pubblico della Goldonetta che ha tributato più volte consensi e battiti di mani convinti. Sul podio come terza classificata la campionessa europea di sitting volley, Giulia Aringhieri, che insieme ad un nutrito gruppo di musicisti tra cui Filippo Cevenini (ukulele), Gianluca Milanese (ukulele tenore), Luigi Iasilli (ukuele), Luca Guidi (ukulele), Matteo Bragagni (ukulele), Luca Carotenuto (basso) e Claudio Fabiani (sax) ha dilettato i presenti con una scoppiettante versione di 24.000 baci di Adriano Celentano.
Ultimo ticket utile in palio strappato per accedere alla finalissima lo ha conquistato con merito e diritto uno straordinario Pietro Contorno che, con tanto di outfit a tema, ha cantato con cappuccio e felpa in testa molleggiando in pieno stile “Samuel” il pezzo che i Subsonica portarono a Sanremo nella edizione del 2000 destinato a fare epoca, Tutti i miei sbagli.
A ritagliarsi un angolo di speranza altri due cantanti in gara. La prima è stata Alessandra Donati che con Vacanze Romane dei Matia Bazar ha messo in campo tutta la sua arte e maestria vocale tanto da guadagnarsi un quinto posto che non preclude a prescindere l’ingresso ma apre le porte ad un papabile ripescaggio. Stessa sorte per l’ex caporedattore della redazione di Livorno de Il Tirreno, Alessandro Guarducci, che sul palco si è presentato insieme a due giovani musicisti: Andrea Bacci alla chitarra elettrica e Leonardo Sardelli alla chitarra acustica e seconda voce. Insieme hanno divertito la platea con un’ottima e spensierata versione di Salirò di Daniele Silvestri che è valsa una sesta piazza, l’ultima utile per un ripescaggio per la serata finale.
Fuori dai “fab six” e quindi non conteggiati in classifica altri quattro cantanti in gara. Si è trattato del comico-cabarettista e professore Claudio Marmugi che si è esibito con la figlia Olivia in una “sincera” esibizione di Sincero, lo storico pezzo che fece litigare Morgan e Bugo a Sanremo del 2020. Idea artistica molto tenera e al contempo pedagogica dove il testo cantato da Morgan ben si adagiava alla giovane età di Olivia mentre le parole di Bugo ben si attestavano alla figura di “padre” ricoperta dall’attore livornese sul palco.
Bravo anche Emanuele Bertolini che con il suo Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri ha rotto il ghiaccio della manifestazione selettiva. Sfortunato ad essere il primo in lista e a trovare quindi pubblico e giuria un po’ “ghiacci” e senza metro di paragone.
Davanti al microfono, tradita un pochino dall’emozione, anche Simonetta Del Cittadino con Canzone per te di Sergio Endrigo e Marco Bennici con i 7.000 caffè di Alex Britti.
Questa la classifica dei primi sei delle selezioni:
1) Raffaello Cioni
2) Sabrina Orsolini
3) Giulia Aringhieri
4) Pietro Contorno
5) Alessandra Donati
6) Alessandro Guarducci
Non classificati: Claudio Marmugi, Emanuele Bertolini, Simonetta Del Cittadino e Marco Bennici.
Questi gli otto concorrenti già ammessi di diritto alla finale:
Matteo Panariello – Ovunque sarai (Irama), Francesca Cecchi – Destinazione Paradiso (Grignani), Emanuele Barresi – Io che non vivo (Donaggio), Claudia Pavoletti – Sono solo parole (Noemi) Stefano Cresci – Ti lascerò (Leali/Oxa), Marco Conte – L’italiano (Cutugno), Simone Fulciniti – Vita spericolata (Rossi), Trio Giorgio Niccolai/Giacomo Niccolini/Fabrizio Pucci – Abbiamo vinto il Festival di Sanremo (Statuto).
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