Passeggiate sonore al Goldoni con Yoursoundscape
Presentato il progetto Yoursoundscape: dal 1° marzo ogni lunedì, mercoledì e venerdì, gli studenti parteciperanno a passeggiate sonore (soundwalk). L’ingresso è libero e gratuito per tutti. Così è stato realizzato il soundscape nel foyer del Goldoni
di Cecilia Milazzo
Per tutto il mese di marzo il Teatro Goldoni ospiterà per la prima volta la prestigiosa rassegna culturale, di respiro internazionale, sul paesaggio sonoro Yoursoundscape. Un evento organizzato da Luigi Agostini, responsabile di GAIA (Goldoni Area Innovazione Artistica, la nuova iniziativa per l’innovazione tecnologica e artistica della Fondazione Goldoni) in collaborazione con FKL Italia, ossia il Forum Klanglandschaft, forum mondiale sul paesaggio sonoro. Paesaggio sonoro è infatti la traduzione del neologismo inglese Soundscape (sound = suono e landscape = paesaggio) che indica tutti i suoni delle forze della natura, degli animali e degli uomini che vanno a comporre l’ambiente acustico naturale.
Yoursoundscape è progetto artistico e didattico allo stesso tempo, poiché una raccolta delle migliori opere della musica classica contemporanea verrà messa a disposizione degli studenti delle scuole livornesi (dalle elementari alle superiori). Gli studenti, accompagnati dai loro insegnanti, seguiranno un percorso che permetterà loro di riscoprire l’importanza degli stimoli uditivi ambientali e di rendersi conto delle implicazioni negative dell’inquinamento acustico che ci circonda. Ed è proprio al concetto di inquinamento acustico che si è ricollegato Francesco Belais, assessore alla cultura del comune di Livorno. “Siamo spesso distratti dal caos – ha affermato Belais – da questi rumori che poi si traducono nell’inquinamento acustico che, non solo non siamo più in grado di ascoltare quelli che sono i suoni veri del mondo, ma a volte abbiamo anche difficoltà ad ascoltare noi stessi. Quindi credo che questo percorso sia molto evocativo, intimistico: è un viaggio attraverso quello che ci vuole dire l’ambiente che ci circonda. Sono molto contento che questa educazione all’ascolto, che si tradurrà in questi percorsi che sono stati studiati con gli studenti e con le scuole, sia veramente un’educazione all’ascolto anche di noi stessi e un’occasione per ascoltare ciò che l’ambiente ci vuole dire”.
La città di Livorno ospiterà per la prima volta il progetto Yoursoundscape anche se tale progetto è nato più di quarant’anni fa, come ha sottolineato Luigi Agostini. Agostini ha infatti spiegato che “il progetto è nato negli anni ’70 dal gruppo di ricerca del compositore canadese Raymond Murray Schafer che si è messo a trovare e rivalutare quelli che lui ha ribattezzato i ‘soundmarks’ (impronte sonore), cioè i suoni tipici di una comunità, di una cultura e le varie toniche (definite ‘keynote sounds’) che caratterizzano l’ambiente in cui viviamo. Un esempio possono essere le campane: le persone che vivono in paesaggi rurali distinguono i suoni delle campane di un paese o di un altro; ciò perché un suono viene modulato dalla conformazione architettonica del paese (le montagne, i boschi, ecc.) e si viene quindi a creare una tonica, un suono particolare che permea l’esperienza di vita delle persone che abitano quel luogo. Ci sono suoni di strumenti o di ambienti che sono andati perduti e questo ha riportato in voga una forma di soundscape composition che tende a fare un’archeologia del paesaggio sonoro.
Uno degli esponenti di questa composizione musicale elettroacustica è il livornese Francesco Landucci, appassionato di musica etrusca e medievale che ricostruisce gli strumenti, procurandosi materiali originali, e registra poi tali strumenti da lui suonati negli ambienti originali. “Quello che vogliamo fare a Livorno – ha continuato Agostini – è cercare di sensibilizzare le nuove generazioni all’ascolto del mondo che li circonda, anche perché imparare ad ascoltare il mondo può servire anche per imparare ad ascoltare noi stessi. Il paesaggio sonoro è un tema trasversale che attraversa ambiti diversi, come l’arte, l’inquinamento, l’ecologia, ed è capace di rivalutare l’importanza del senso dell’udito e quindi anche della persona stessa”.
Il progetto Yoursoundscape è un progetto fortemente innovativo poiché ‘obbliga’ i suoi fruitori, costantemente immersi in un mondo veloce, caotico, fulmineo, a fermarsi e soffermarsi ad ascoltare, riscoprendo così la capacità di porre la propria attenzione, uditiva, su un insieme di suoni e segnali acustici quasi dimenticati.
Come detto, tale progetto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione di FKL Italia, il cui direttore Francesco Michi ha sottolineato che “FKL è un’associazione multinazionale nata nel ’98, che ha iniziato fin da subito a fare congressi internazionali nei quali si cerca di concentrare diverse discipline per la riflessione sul paesaggio sonoro. La parte degli ascolti che viene gestita qui al Goldoni è frutto del lavoro fatto nel congresso di FKL nel 2011, a Firenze”.
Dell’importanza che Yoursoundscape ha per le persone ne ha parlato Massimo Liverani, componente di FKL, al quale Michi ha passato la parola. “FKL è un’associazione che è da molto tempo sul ‘territorio’ – ha tenuto a precisare Liverani – e mi piace usare questo termine perché a noi piace essere sul territorio, coinvolgere le persone. Uno dei modi per fare questo è proprio la passeggiata sonora (soundwalk) che anni fa è stata codificata e sviluppata da Hildegard Westerkamp, compositrice canadese di origine tedesca. La passeggiata sonora, o passeggiata d’ascolto, consiste nel fare un percorso in cui cercare di ascoltare di più di quello che normalmente si farebbe. C’è molto da scoprire in quello che si ascolta, quasi di più che in ciò che si vede”.
Ma come si realizzerà, praticamente, il progetto Yoursoundscape a Livorno? A questa domanda risponde Luigi Agostini. “Yoursoundscape è una rassegna di stampo internazionale più che altro nei contenuti, poiché proporremo lavori di artisti australiani, messicani, francesi, italiani. Cercheremo di coinvolgere i ragazzi nell’ascolto di una forma artistica originale: quando non c’è più il confronto tra l’artista e il suo pubblico si sfora infatti nel design acustico e le persone devono vivere il paesaggio sonoro dall’interno e, in un certo senso, anche subirlo o modificarlo. Anche se non ce ne rendiamo conto noi ascoltiamo sempre in tre dimensioni: ascoltiamo e nel frattempo vediamo l’ambiente che ci circonda. Quando si ripropone una registrazione in stereo si fa una codifica di quello che era il paesaggio originale, che viene riportato su due diffusori, dobbiamo avere una posizione ben precisa nello spazio per usufruire di questa codifica e tutto ciò è una cosa diversa dal paesaggio originale. Con la riproduzione tridimensionale non si riesce a riprodurre il paesaggio com’era originariamente, ma cerchiamo di riprodurre anche le riflessioni che arrivano dalle pareti, dal soffitto, dando la sensazione di immersione. L’idea – continua Agostini – è di sollecitare all’ascolto i ragazzi portandoli in un ambiente tipico e familiare, come il mercato centrale e da lì portarli, attraverso un percorso di conoscenza e di acquisizione di familiarità, fino al foyer del Goldoni dove ci saranno appunto questi soundscape, con la speranza di dargli un’emozione estetica valida. Dunque dal 1° marzo 2017 ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12, ci saranno questi incontri con le scuole che consisteranno appunto nella passeggiata sonora (soundwalk) che si conclude con la sessione di ascolto. L’ingresso è libero e gratuito per tutti”.
Alla fine della conferenza stampa, abbiamo avuto modo di parlare con Lino Riccobono, il quale ha gentilmente spiegato come sono riusciti a creare praticamente il soundscape nel foyer del Goldoni. “Abbiamo realizzato un impianto di spazializzazione, per cui stiamo usando parti della porta del foyer come altoparlanti che riproducono la musica. L’esperienza è quindi di tipo immersivo, perché ci si trova immersi in suoni che provengono dalle tre dimensioni, com’è in natura. Così, il contenuto artistico diventa evocativo. Il nostro lavoro come GAIA è quello di agevolare l’utilizzo di nuove tecnologie all’interno della tradizione in cui il Goldoni occupa un posto importante”.
Prepariamoci, quindi, ad ascoltare grazie al progetto Yoursoundscape.
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