Open Laboratori al Goldoni, 1000 ragazzi coinvolti

di Giulia Vicari

Moltiplicare il concetto di apertura. È questo il motto della rassegna Open Laboratori di scena 2017 che avrà luogo a Livorno dal 22 aprile fino al 10 giugno. Tutti gli anni infatti il Teatro Goldoni dedica questa rappresentazione agli spettacoli che sono frutto del Laboratorio Teatrale, il quale comprende sia gli spettacoli della Bottega d’Arte, che “Studenti alla Ribalta!” con le esibizioni dei ragazzi delle scuole cittadine. Quest’anno in tutto ci saranno 40 spettacoli con più di 1000 ragazzi coinvolti. “Da quest’anno la rassegna Laboratori in scena si chiama Open perché volevamo dare un senso di apertura – spiega Marco Leone, direttore generale del Teatro Goldoni – infatti ogni volta che qualcuno si iscrive ad un laboratorio di teatro intimamente sta pensando di raccogliersi, di spegnere un po’ il mondo intorno e dedicarsi a se stesso e all’incontro con gli altri. A questo livello i laboratori teatrali sono uno strumento molto importante per incontrare parti più profonde di sé per poi arrivare al momento dello spettacolo che è di per sé un momento di apertura. Ci si riapre al pubblico, per incontrare il mondo ed incontrarlo forse da persone nuove che hanno lavorato su se stesse. Però abbiamo voluto che questa rassegna segnasse in maniera importante il concetto di apertura anche attraverso momenti particolari”.
“Ci saranno molti momenti diversi da quelli canonici – continua – anche se il grosso della rassegna attualmente è al Teatro Goldoni, che accoglie gli spettacoli pensati e prodotti all’interno dei laboratori scolastici. Quello che è innovativo è che abbiamo pensato però che i laboratori dovessero aprirsi alla città, alle piazze, ai giardini. Abbiamo moltiplicato i momenti in cui ci apriamo, quindi, per esempio, ci saranno momenti in cui la Bottega d’Arte incontra la Bottega d’Arte, che significa che i laboratori interni si fondono, sono dei pomeriggi condivisi. Altri momenti sono quelli in cui la Bottega d’arte invita, sono momenti in cui gli iscritti hanno la possibilità di invitare sul palco una persona che amano e condividere lei quello che hanno vissuto durante l’esperienza. Un altro momento importante sarà un pomeriggio a Villa Mimbelli, sabato 29 aprile alle ore 16, in cui la Bottega d’arte incontra alcune scuole superiori e dove sarà presente anche l’associazione Artimbanco. Giornata che possiamo definire un Rave di giochi teatrali”.
Rossella Ceccarini, insegnante delle scuole medie Borsi di via San Gaetano racconta l’esperienza del proprio istituto: “Dal 2012 abbiamo cominciato alla scuola Borsi il laboratorio teatrale. Già da lì fu subito una esperienza positiva. Parteciparono non solo i ragazzi nella fascia di eccellenza ma anche alcuni ragazzi con problemi. Nello specifico avevamo un ragazzo con autismo grave e anche lui dette il suo contributo. Quest’anno con la classe 1H facciamo un lavoro particolare, sono i ragazzi che hanno scritto delle produzioni proprie sulla favola e sulla fiaba e poi abbiamo messo in scena quello che loro hanno scritto e stanno facendo le prove in vista del 12 maggio. Con la 3H invece facciamo qualcosa di diverso, abbiamo scelto Pirandello, con parti di 4 opere: Sei personaggi in cerca d’autore, Così è se vi pare, Pensaci, Giacomino! e La patente. Loro si calano nei personaggi pirandelliani, è una maniera per fare teatro e portare avanti in questa maniera anche il programma ministeriale. È importante vedere il programma da un altro punto di vista. Siamo arrivati a coinvolgere 7 classi e i genitori sono molto contenti”.