“Notte di fuoco”, sabato e domenica al Goldoni la quarta sinfonia di Tchaikovsky
“Notte di fuoco”, il nuovo appuntamento della Stagione sinfonica del Teatro Goldoni in programma sabato 11 novembre, alle ore 21 e domenica 12 alle ore 18
Una Sinfonia nata «con tanto amore», quasi «una confessione musicale dell’anima»: con queste parole Petr Il’ic Tchaikovsky parlava della sua Quarta sinfonia in fa minore op. 36, che potremo ascoltare in “Notte di fuoco”, il nuovo appuntamento della Stagione sinfonica del Teatro Goldoni in programma sabato 11 novembre, alle ore 21 e domenica 12 alle ore 18.
“Nessuna delle mie composizioni orchestrali mi è costata tanta fatica” scrisse il compositore russo dopo che il 10 gennaio del 1878 dalla posta centrale di Milano, dove si trovava, spediva a Mosca la partitura completa della Sinfonia, condotta a termine in uno dei periodi più tormentati della sua vita. Erano stati anni terribili per lui, segnati da un infelice quanto brevissimo matrimonio di convenienza con una sua ex allieva per cercare di nascondere la sua omosessualità in una società molto arcaica e repressiva; ne era seguita una fuga dopo solo poche settimane ed il rifugio nella tenuta di campagna della sorella ed un tracollo psichico che lo portò ad un tentativo di suicidio ed un lungo soggiorno all’estero tra Svizzera e varie città d’Italia. Vicende personali tormentate, che lo portano artisticamente ad interrogarsi sull’ineluttabilità del Fato, di quella “forza inesorabile che impedisce alle nostre speranze di felicità di avverarsi; che sta in agguato, gelosamente, per impedire che il nostro benessere e la nostra pace possano diventare piene e senza nubi”; è ancora lui a parlare così, in un carteggio con una sua ammiratrice, la baronessa Nadezda von Meck, ricca vedova e mecenate che lo sosterrà economicamente per quattordici anni senza che i due si incontrino mai di persona ed alla quale la Sinfonia n.4 è dedicata. Nacque così un’opera di forte intensità emotiva, dove tangibile è la tentazione di rifugiarsi nel sogno per sfuggire ad una realtà in cui angoscia e tristezza si sostituiscono alle aspettative della giovinezza, ma che comunque, nel finale, sa aprirsi all’allegria di una semplice festa popolare su un tema di una canzone tradizionale della sua terra natale.
La Sinfonia n.4 sarà proposta in tutta la sua grandezza, nell’esecuzione dell’Orchestra del Teatro Goldoni con la direzione di due artisti di levatura internazionale quali l’armeno Sergey Smbatyan (sabato 11) e l’austriaco Christian Schulz (domenica 12, ore 18). Il M° Smbatyan è direttore artistico fondatore e principale dell’Orchestra Sinfonica di Stato Armena e direttore principale dell’Orchestra Filarmonica di Malta, ospite nei principali teatri (Musikverein Vienna, Philharmonie Berlino, Großes Festspielhaus Salisburgo, Barbican Centre Londra, Gasteig Monaco, Rudolfinum Praga, Sala Grande del Conservatorio di Stato di Mosca e la Carnegie Hall di New York). Smbatyan crede profondamente che solo la cultura possa plasmare il nostro futuro e unire tutti diffondendo armonia e pace: questo è il messaggio principale trasmesso dalle orchestre da lui fondate. Il M° Christian Schulz è direttore artistico del Mozart Collegium Vienna e direttore musicale della serie di concerti Schwingungen nella Sala d’Oro del Wiener Musikverein ed è attivo sia in campo concertistico che lirico.
In apertura dei concerti, saranno eseguiti rispettivamente nelle due serate lavori melodici e tonali di Alexey Shor, compositore in house del Festival maltese Accordi Musicali International Classical con la cui collaborazione insieme ad Opera Music Management è organizzata la Stagione sinfonica del Goldoni. La prima sera Childhood Memories che grazie ad uno stile particolarmente evocativo, una ricca orchestrazione ed un’enfasi sulla melodia può quasi essere visto come un romanzo di formazione, tracciando il percorso della persona dalla prima infanzia all’adolescenza; qui solista sarà il pianista belga Denis Kozhukhin, affermatosi quale uno dei più grandi pianisti della sua generazione, applaudito nei principali teatri e sale da concerto in tutta Europa e negli Stati Uniti. Nella replica pomeridiana di domenica, ascolteremo il violinista israeliano Itamar Zorman, la cui carriera solista abbraccia quattro continenti, nel melodico Concerto per violino in si minore n. 4 che evidenzieranno le sue doti di intenso interprete e raffinato virtuoso.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Teatro Goldoni (tel. 0586 204290) martedì e giovedì ore 10/13; mercoledì, venerdì e sabato ore 16.30/19.30 ed online su goldoniteatro.it e ticketone.it; prezzi posto unico € 10 – € 5 ridotto under 20. Tutte le info su www.goldoniteatro.it
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