Mayor Von Frinzius, al via laboratorio e raccolta fondi
di Giulia Vicari
La Compagnia Mayor Von Frinzius è pronta per il nuovo anno del suo laboratorio teatrale che prenderà il via lunedì 3 ottobre al teatro Goldoni alle 18. Questa prima lezione sarà aperta a tutti, anche a chi per diversi motivi non può o non ha intenzione di iscriversi.
Da poco è partita una nuova campagna per sostenere l’attività di Mayor Von Frinzius. La campagna nel dettaglio si trova sul sito della Compagnia (www.indiegogo.com/projects/mayor-von-frinzius-the-inclusive-theatre-company-italy#/), ma si tratta di una attività di crowdfunding, cioè una sorta di vendita online di alcuni prodotti della Compagnia, come magliette, cartoline disegnate, oppure, a cifre più elevate, gli spettacoli della Compagnia stessa, la quale ha in questo modo anche cercato di commercializzarsi.
Quindi si tratta di donazioni che si fanno tramite l’acquisto di un oggetto. La Compagnia infatti ogni anno cerca dei mezzi che permettano di garantire il laboratorio e di mantenere le sue caratteristiche fondamentali, che sono quelle della apertura e del fatto di essere gratuito. La campagna è partita il 12 settembre e finirà il 12 novembre ed è anche un modo di rilanciare la Compagnia, oltre alla semplice raccolta di fondi.
“Questo è il ventesimo anno della Compagnia Mayor Von Frinzius – spiega Lamberto Giannini, direttore della Compagnia – il che è importante non tanto per il numero ma in quanto, se una realtà teatrale riesce a resistere per 20 anni, in un mondo in cui il teatro è andato in disuso, proponendo un modo di fare teatro che può essere più o meno apprezzato, vuol dire che ha un significato ed è importante. Nella nostra attività ci sono due momenti fondamentali: uno è il 3 ottobre, l’inizio del laboratorio teatrale e l’altro sarà lo spettacolo di Maggio che in genere si tiene al Goldoni. Il laboratorio inizia nell’ottica dell’inclusività piena con una lezione aperta, cioè per chiunque voglia, sperando ovviamente che qualcuno rimanga. Il laboratorio si terrà tutti i lunedì e venerdì dalle 18 alle 20”.
“Si parte subito con una dimensione produttiva –continua- chi partecipa al laboratorio farà esercizi di laboratorio preparatori al teatro ma il fine è quello di fare uno spettacolo. La nostra vocazione principale, infatti, non è quella sociale o terapeutica, ma una vocazione artistica; poi inevitabilmente se una vocazione ha la forza di sconfinare e rispondere anche ad altri bisogni, che sono sociali e di integrazione, è un arricchimento, però il fondamentale è la parte artistica. Siamo convinti che facciamo una cosa importante e che ha valore, le conferme che ci arrivano fanno piacere e ci fanno capire che non siamo così indietro con il teatro di integrazione”.
“Il sostegno della fondazione è evidente – aggiunge Marco Leone, direttore Teatro Goldoni – anche perché la compagnia Mayor Von Frinzius è l’unica compagnia stabile esistente per il Teatro Goldoni. Che per fare ogni cosa servono risorse è vero, si può risparmiare su tutto tranne che su la cultura e questo continueremo a farlo. I laboratori teatrali, il teatro e l’arte in generale, sono proprio l’unico posto nel quale viene valorizzata la diversità, e forse l’unico luogo che questo tipo di società ha costruito per valorizzare la diversità, è proprio l’arte. Noi cerchiamo continuamente di uniformarci allo standard, si valorizza sempre ciò che abbiamo in comune, mentre l’unico luogo in cui ognuno può dire sono diverso è il contesto artistico. Quello che ci fa vergognare e ci mette in crisi nel quotidiano, in realtà è quello che ci fa sentire forti e unici sul palcoscenico. Il teatro quindi è uno spazio che dobbiamo difendere perché ne va della salute mentale della comunità”.
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