Matteo Panariello conquista la seconda edizione di “Perché il Goldoni è il Goldoni”
Teatro sold out per le 16 esibizioni del concorso canoro organizzato dal Goldoni per l’acquisto di pedane amovibili dedicate alle persone con disabilità. L'atleta paralimpico livornese ha conquistato la giuria grazie alla sua interpretazione di “Portami a ballare” di Luca Barbarossa
Matteo Panariello vince la seconda edizione di “Perché il Goldoni è il Goldoni”. L’atleta paralimpico livornese ha conquistato la giuria grazie alla sua interpretazione di “Portami a ballare” di Luca Barbarossa. Illuminazione vertiginosa, applausi scroscianti e un’incessante giostra di emozioni. Un’atmosfera da sogno, quella che ha costituito la scenografia della serata di beneficenza ispirata al celebre festival di Sanremo. “Dedico questo premio – dice Panariello – alla mia mamma e a una persona importante che ha fatto parte della mia vita e che adesso non c’è più, mio fratello, questo è per te”. Il vincitore ha poi raccontato alcuni aneddoti riguardanti la sua partecipazione. “Voglio ringraziare – prosegue – anche Mario Menicagli che mi ha corteggiato fin dall’anno scorso, quando ho dovuto dargli buca per il mondiale a Dubai. Anche questa volta non è stato semplice partecipare, ho fatto mille peripezie, ma ho voluto esserci. Stare di nuovo su questo palco è una cosa meravigliosa. Gli altri ringraziamenti sono per l’orchestra e il maestro Cristiano Grasso, che mi ha guidato nei giorni di prova, per i miei zii e per il mio babbo, sempre presente per aiutarmi dietro le quinte”. Secondo posto per Mario Menicagli con “Dietro la porta” di Cristiano De Andrè e medaglia di bronzo per Stefano Cresci con “Il mare calmo della sera” di Andrea Bocelli. Ad aggiudicarsi il premio della critica è stato, ancora, Mario Menicagli, mentre quello del pubblico è andato, anche per lui secondo riconoscimento, a Stefano Cresci. Novità dell’anno, i primi otto della classifica generale accederanno di diritto alla prossima edizione del festival. Ecco quindi i protagonisti dopo il podio e fino all’ottavo classificato: Dario Ballantini con “Good love gone bad” di Ray Charles, Marco Voleri e Noemi Umani con “Vorrei incontrarti tra cent’anni” di Ron, Claudia Pavoletti & Friends (Alessandra Donati e Lara Gallo) con “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli, Francesca Cecchi con “Non voglio mica la luna” di Fiordaliso ed Emanuele Barresi con “Tu sei bella come sei” di The Showmen. Questi i nomi degli altri partecipanti: Giulia Aringhieri con “Gianna” di Rino Gaetano, Raffaello Cioni con “Occidentali’s karma” di Francesco Gabbani, Marco Conte con “Sotto le lenzuola” di Adriano Celentano, Pietro Contorno e Ludovica Bove con “Fiamme negli occhi” dei Coma Cose, Simone Fulciniti con “Il ragazzo della via Gluck” di Adriano Celentano, Alessandro Guarducci con “Bella da morire” degli Homo Sapiens, Francesca Ricci con “Un’emozione da poco” di Anna Oxa e il Trio Giorgio Niccolai – Giacomo Niccolini – Fabrizio Pucci con “Una vita in vacanza” de Lo Stato Sociale. Ad esibirsi con quest’ultimi il duo di ballerini, che ha ricevuto una vera e propria ovazione dal teatro, composto da Sergio Mariani e da Patrizia Guerrieri del Nina Dance Group. Sono stati loro infatti ad animare l’ultima parte di canzone del “Trio” entrando in scena e recitando la parte de “La vecchia che balla” nella canzone de Lo Stato Sociale.
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