“La pazza della porta accanto” al Goldoni
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586-20.42.90) dal martedì al sabato con orario 17-20; il giorno dello spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 19
“Si va in manicomio per imparare a morire”, scriveva Alda Merini in uno dei suoi aforismi più famosi (clicca qui – “Natale al Goldoni”: un mese di spettacoli). E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. Il nuovo spettacolo di Alessandro Gassmann “La pazza della porta accanto”, in programma martedì 13 dicembre, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno per la stagione di prosa (turno unico), vuole essere un omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini, ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi, prima della Riforma Basaglia del 1978.
Prodotto dal Teatro Stabile di Catania e Teatro Stabile dell’Umbria, questo intenso atto unico di Claudio Fava fornisce un ritratto giovanile, intimo e struggente della grande poetessa: “Ho avvertito immediatamente la necessità, direi l’urgenza, di metterlo in scena – afferma Gassmann – Conoscevo la poetessa e suoi emozionanti versi, conoscevo la drammaticità e la passione della sua esistenza anch’io come tanti mi sono emozionato e commosso nel sentirla leggere la magia dei suoi scritti”.
All’interno di un ospedale psichiatrico si ripercorre così la drammatica esperienza della Merini. Erano gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di questa malattia veniva definito pazzo, prosegue Gassmann nella sua presentazione dello spettacolo; erano anche gli anni in cui negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua gelata. È in questa particolare dimensione alienante che la protagonista si trova a condividere le giornate con le altre malate alle quali offre spontaneamente i suoi versi, ma soprattutto è il luogo dove nasce un’appassionante storia d’amore fra lei e un giovane paziente.
A dare voce e volto a questa grande poetessa italiana è Anna Foglietta, bravissima attrice che interpreta una giovane Alda Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non accetta le etichettature.
Per questa sua decima regia Alessandro Gassmann ha immaginato un impianto scenico che riproponesse la claustrofobia di un reparto psichiatrico e gli permettesse di interagire con la visionaria immaginazione della protagonista, affiancata in scena da nove tra attrici e attori: Angelo Tosto, Alessandra Costanzo, Sabrina Knaflitz, Liborio Natali, Olga Rossi, Cecilia Di Giuli, Stefania Ugomari Di Blas, Giorgia Boscarino, Gaia Lo Vecchio.
Con la loro vibrante interpretazione, le musiche originali con le toccanti sonorità di Pivio & Aldo De Scalzi, i costumi dal forte impatto emotivo firmati da Mariano Tufano, il disegno luci di Marco Palmieri e le videografie realizzate da Marco Schiavoni, va in scena una pièce che – come dice Claudio Fava – non è il girone dei matti: è l’incontro imprevisto, irriproducibile, tra la follia e la poesia.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586-20.42.90) dal martedì al sabato con orario 17-20; il giorno dello spettacolo la biglietteria aprirà alle ore 19; biglietti in vendita anche nei negozi del circuito regionale Box Office o collegandosi al sito www.boxol.it; prezzi posto unico €26, Giovani under 20 €15; tutte le informazioni su www.goldoniteatro.it
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