Goldonetta, “Ultimo saluto da un mondo migliore”
“Ultimo saluto da un mondo migliore”: è questa frase del compositore ceco Bohuslav Martinů, frase dolorosa e insieme piena di speranza pronunciata all’indomani dello scoppio della II guerra mondiale, a dare il titolo alla serata conclusiva di “Classica con gusto”, attesa per martedì 16 maggio, alle ore 21 alla Goldonetta (clicca qui per leggere del doppio appuntamento con “Laboratori in Scena”). Il “mondo migliore” è la musica che parla al cuore e può far dimenticare gli orrori ed elaborare il dolore – afferma il maestro Carlo Palese che insieme a Menicagli pianoforti ha collaborato a questa ottava rassegna di musica da camera della Fondazione Teatro Goldoni che ha registrato il sold out a tutti gli appuntamenti – musica che sarà resa in modo mirabile da due artisti affermati a livello internazionale quale il violoncellista svizzero italiano Mattia Zappa ed il pianista Massimiliano Mainolfi.
Si tratta di un Duo molto affiatato e dalla forte personalità, anche per l’accurata scelta del repertorio e dei programmi dei loro concerti, che collabora stabilmente da oltre venti anni. Dopo il suo debutto al Lincoln Center di New York nel 1994, il Duo Zappa.Mainolfi ha tenuto concerti in tutto il mondo e realizzato incisioni discografiche, oltre ad essersi brillantemente affermato in numerosi concorsi internazionali quali il Vittorio Gui a Firenze, Viotti a Vercelli, Città di Pinerolo ed il Premio Trio di Trieste.
Il concerto inizierà con la meravigliosa Sonata “Arpeggione” di Franz Schubert, una partitura affascinante e virtuosistica, molto lirica, che fu inizialmente pensata e scritta per uno strumento poi caduto in disuso che rappresentava un ibrido tra violoncello e chitarra: si suonava con l’arco da seduti come il primo, ma aveva sei corde come la chitarra di cui riprendeva la forma della cassa e della tastiera. A seguire due opere del musicista boemo Antonín Dvořák con il bel Rondò Op. 94, genere molto in voga nella seconda metà dell’Ottocento e la sognante pagina lirica Waldesruhe (“La calma del bosco”) Op. 68 n.5. La serata sarà conclusa con la struggente terza sonata di Martinů del 1952 “Ultimo saluto da un mondo migliore”, compositore in cui possono scorgersi influenze della musica nazionale del suo paese, impressionismo francese, neoclassicismo di Stravinskij fino alle influenze del jazz. Il Violoncellista Mattia Zappa è da alcuni anni professore di Violoncello e Musica da Camera alla Scuola Universitaria di Lugano ed è membro della Tonhalle-Orchester di Zurigo.
Il Pianista italiano Massimiliano Mainolfi è attualmente docente di pianoforte principale presso il Conservatorio di Trento e di musica da camera presso la Hochschule für Musik di Norimberga. Dal 2004 è Direttore del programma del Summit Music Festival di New York e della International Academy of Music in Toscana.
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