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Al Goldoni Beatrice Venezi dirige l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Sabato 1 Febbraio 2020 — 18:44

Appuntamento per domenica 2 febbraio alle 17. Il concerto, appuntamento in abbonamento per la Stagione Concerti del Goldoni, è parte integrante anche del cartellone del Maggio Musicale

Sarà la giovane ed affermata direttrice d’orchestra Beatrice Venezi, una delle poche donne al mondo a dirigere orchestre a livello internazionale, la protagonista del prossimo concerto in programma al Teatro Goldoni di Livorno domenica 2 febbraio, alle 17 quando salirà per la prima volta sul podio una compagine orchestrale prestigiosa come quella del Maggio Musicale Fiorentino.

Nata nel 1990 a Lucca, la Venezi, che è anche pianista e compositrice, è già stata applaudita in esibizioni in molti teatri di rilievo mondiale tra Europa, Asia e Nord America, acquisendo una notorietà ed un prestigio che l’ha portata a figurare, tra l’altro, nell’elenco dei 100 leader Under 30 del futuro da parte della rivista Forbes. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel settore per la sua brillante carriera – in particolare per le sue grandi capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni – tra cui lo storico premio Scala d’Oro, ricevuto nel 2017, e il Premio “Leonia per l’Audacia”, ricevuto nel 2019. Direttore Principale dell’Orchestra Milano Classica e della Nuova Orchestra Scarlatti Young e Direttore Principale Ospite dell’Orchestra della Toscana, la vicenda umana e professionale di Beatrice Venezi è una testimonianza forte e concreta dell’apporto e della rivincita delle donne in una professione considerata da sempre un presidio maschile; il pubblico livornese ebbe già modo di apprezzarla nel 2017 quando diresse “Manon Lescaut” di Puccini.

Il concerto, appuntamento in abbonamento per la Stagione Concerti del Goldoni, è parte integrante anche del cartellone del Maggio Musicale, “e fa parte altrettanto integrante – evidenziano dal Teatro del capoluogo toscano – della missione del Maggio di portare la musica anche nel territorio regionale e non limitato a Firenze e alla Città Metropolitana. Con il progetto Maggio Metropolitano, giunto alla terza edizione –proseguono – tocchiamo con i nostri artisti tutti i quaranta comuni della città metropolitana di Firenze per più di cento appuntamenti a edizione”.

Un appuntamento da non perdere, quindi – che si terrà eccezionalmente in orario pomeridiano – anche per il brillante programma scelto per l’occasione da Beatrice Venezi che culminerà nella seconda parte nella vigorosa ed energica Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore K 543 di Wolfgang Amadeus Mozart, una delle ultime opere sinfoniche del grande compositore salisburghese che, al pari delle altre, non furono mai eseguite nei rimanenti tre anni di vita di Mozart. Egli sembrò pensarle lontano anni luce dagli assilli della vita quotidiana (erano quegli gli anni segnati dall’angoscia per le sue sempre maggiori difficoltà economiche), svincolato da ogni finalità se non quella di riplasmare la materia sonora realizzando una sintesi di tutte le conquiste del linguaggio musicale: basti come esempio il Finale, caratterizzato da una energia ed uno slancio inarrestabile che sembra precorrere molti capolavori beethoveniani.

Nella prima parte, dopo la Serenata per archi di un compositore ingiustamente ancora troppo poco conosciuto come Ermanno Wolf-Ferrari, pagina esemplare per la classica trasparenza di scrittura, per l’equilibrio formale e l’intensa, misurata espressività, saranno eseguiti tre brani che risalgono al 1901 (Notturno, Novelletta e Giga) di un musicista la cui arte ha avuto grande risonanza internazionale quale Giuseppe Martucci.

L’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, fondata nel 1928 da Vittorio Gui è impegnata fin dagli esordi nell’attività concertistica e nelle stagioni liriche del Teatro del Maggio ed è, oggi, una delle più apprezzate dai direttori e dai pubblici di tutto il mondo. Capitoli fondamentali nella storia dell’Orchestra sono la direzione stabile di Riccardo Muti (1969-’81) e quella di Zubin Mehta, Direttore principale dall’85 e fino al 2018 ed attualmente direttore onorario a vita.

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