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Al Goldoni Elio in “Largo al factotum”

Venerdì 13 Gennaio 2017 — 12:23

“Chi non ha mai cantato almeno una volta nella vita Figaro qua, Figaro là?”. Se lo chiederà, coinvolgendo il pubblico in una serata musicale unica nel suo genere, l’imprevedibile ed eclettico Elio, mitico leader del gruppo Elio e le storie tese, nel concerto “Largo al Factotum” atteso martedì 17 gennaio, alle ore 21 al Teatro Goldoni di Livorno. L’appuntamento, presentato in collaborazione con Menicagli pianoforti nell’ambito del cartellone musicale della Fondazione Goldoni, vedrà l’artista milanese vestire i panni del più famoso barbiere della storia per passare agevolmente tra vicende e personaggi diversi nel mondo della lirica (ma non solo), in compagnia del pianista Roberto Prosseda in un suggestivo recital: un viaggio originale, divertente e raffinato nella storia della musica classica, da Rossini a Mozart e Weill, fino alle canzoni moderne del compositore contemporaneo Luca Lombardi. Una performance che vedrà Elio interpretare Don Giovanni e il Barbiere di Siviglia, così come odi musicali alla zanzara, al criceto e al moscerino. Lo scopo dell’iniziativa è proporre il repertorio lirico classico in modo divertente, liberandolo dai vecchi preconcetti che lo fanno sembrare noioso e lo tengono lontano dal grande pubblico: “Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli – spiega Elio – è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me”.
Una proposta originale, che cerca di andare incontro ad un pubblico giovane e nuovo, ma che si rivolge anche a chi, amando la musica, vuole lasciarsi trasportare in un gioco dove ironia ed umorismo si fondono con melodie immortali, rese con maestria da un interprete di fama internazionale come Prosseda, incrociando le situazioni paradossali e le gag create ed improvvisate da Elio.
Il recital si aprirà con le arie mozartiane “Madamina, il catalogo è questo” (Don Giovanni) e “Non più andrai farfallone amoroso” (Nozze di Figaro), per passare alle celeberrime sortite del barbiere rossiniano (“La calunnia è un venticello”, “Largo al Factotum”), ed altre pagine del compositore pesarese quale “Un piccolo treno del piacere”, puro divertimento in musica e la sua spiritosa “Canzone del bambino”. Sarà quindi la volta della modernità spregiudicata del teatro lirico e musicale di Kurt Weill e Bertolt Brecht con alcuni momenti de “L’opera da Tre Soldi”, capolavoro del XX secolo che seppe utilizzare il linguaggio della musica classica intercalandola con le suggestioni del cabaret, della canzone commerciale, del jazz e della musica da ballo, proponendo infine due Canzoni tradizionali giapponesi e quattro odi agli “animali minori”, quelli bistrattati, è stato detto, quelli cui nessuno aveva mai dedicato attenzioni prima di Elio.
Questo incredibile percorso musicale, volto anche a far percepire la versatilità e godibilità della musica a 360 gradi, sarà presentato al pubblico nel corso della prossima “Guida all’ascolto” condotta dal prof. Daniele Salvini, lunedì 16 gennaio, alle ore 17 nella Sala Mascagni del Goldoni, con il consueto ausilio di registrazioni ed esempi. Ingresso libero.

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