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Toto Barbato: “Straborgo? Strabene! Migliaia di persone in piazza da tutta la Toscana”

Domenica 5 Giugno 2022 — 23:35

Il deus ex machina degli eventi live livornesi: "perché vogliamo fare questa festa? La risposta è per far conoscere il quartiere Borgo a tutta la Toscana, tutta la sua tradizione enogastronomica e le bellezze del quartiere. E poi per far divertire la gente. Senza lasciare spazio alla superficialità"

Parla il direttore artistico dell'Associazione Culturale The Cage che ha organizzato per conto di Fondazione Lem e Comune di Livorno i 4 concerti in piazza Mazzini per la kermesse di inizio estate: "Programmazione e lungimiranza le parole chiave. Grande merito all'assessore Garufo con cui abbiamo lavorato da 10 mesi a questa parte per la buona riuscita del festival"

di Giacomo Niccolini

“Straborgo? E’ andato strabene!”. Esordisce così Toto Barbato (nella foto di Lorenzo Amore Bianco), direttore artistico dell’Associazione Culturale The Cage e primo interlocutore dell’amministrazione comunale in fatto di serate e concerti all’indomani del live di Bobo Rondelli e SuRealistas che ha chiuso di fatto il poker di musica dal vivo programmata per la kermesse estiva. Un festival che ha visto protagonista il quartiere di Borgo Cappuccini e ha dato di fatto dato il via a quella che alla giunta e alla Fondazione Lem piace definire “l’estate più lunga del mondo”, vista l’enorme mole di eventi e il calendario molto lungo che terminerà ad autunno inoltrato.
“Piazza Mazzini è sempre stata piena per tutti e quattro gli eventi in programma da Bandabardò e Cisco, passando da Tananai e Ditonellapiaga finendo con un ritrovato e scanzonato Bobo Rondelli che si è esibito insieme ai SuRealistas. E questo grazie al fatto che questa è una festa nata con un’idea semplice e chiara, partorita dall’assessore Rocco Garufo, a cui va dato merito, per cui ci siamo messi al tavolino a partire da ottobre scorso in maniera molto pragmatica. L’idea di questa festa è che deve essere collegata alla Coppa Risi’atori che va ad affondare nelle radici della tradizione livornese, coppa che storicamente viene svolta i primi giorni di giugno e che quindi sancisce di fatto l’inizio dell’estate. Avere già delle date certe con largo anticipo non è per niente banale e aiuta a fare una programmazione vincente. Si parte sempre dalla data”.
Tra le tante cose di successo è stata proprio la mission e l’obiettivo ben chiaro in testa. E’ così?
“Esatto l’obiettivo che l’assessore Garufo in primis si è posto è: perché vogliamo fare questa festa? La risposta è per far conoscere il quartiere Borgo a tutta la Toscana, tutta la sua tradizione enogastronomica e le bellezze del quartiere. E poi per far divertire la gente. Senza lasciare spazio alla superficialità. Per quanto mi riguarda questo è significato fare dei concerti che piacciano a tutti e che fanno divertire tutti ma con un tocco di qualità e con contenuti. E per far questo far partire la macchina organizzativa nove mesi prima è stato davvero la marcia in più con lungimiranza”.
Lungimiranza quindi è la parola chiave?
“Se l’amministrazione insieme alla Fondazione Lem ci confermerà anche per la stagione 2023 ci siederemo al tavolo già da ottobre con entusiasmo e forza a lavorare per la splendida riuscita anche della terza edizione di questo Straborgo”.
La scelta degli artisti da portare come nasce?
“Quando si lavora con anticipo c’è il tempo necessario di poter anche scegliere. Alla fine le tournee sono un mercato. Dove uno va e chi prima arriva meglio compra. Non mi piace parlare di musica e cultura in questi termini ma alla fine  bisogna fare i conti anche e soprattutto con questi aspetti. Come nelle mostre dei pittori, come nel teatro, come nei concerti lirici. Siamo in un regime di mercato e con il mercato bisogna confrontarci. Quindi prima si parte ad organizzare tutto e meglio è”.
E questo come si coniuga con il fatto che sia una festa ad ingresso gratuito? E’ meglio o peggio?
“Essendo la classica festa di piazza, come si dice qui in Italia, devi cercare artisti e band che facciano questo genere di tournee. Nel caso di Tananai sono riuscito a portarlo qua grazie agli splendidi rapporti che abbiamo con la sua agenzia, con la quale collaboro da vent’anni fin da quando era un’agenzia piccolina mentre adesso è una delle più importanti d’Italia. Nonostante infatti lui faccia un tour con ingresso a pagamento ha deciso di venire qui da noi con la formula di accesso gratuito in piazza. E questo può essere l’arma in più di Straborgo perché si colloca come prima data delle tournee estive di tanti artisti che possono prendere questa esperienza come data 0 o primissima data del loro calendario di live. Essendo poi Livorno non un centro che oscura e altre piazze come Milano, Roma, Firenze o Bologna può essere appetibile anche per questo motivo dove gli artisti possono avere la possibilità di provare il loro show davanti a migliaia di persone”.
A proposito di migliaia di persone. Quante ne hai stimate in piazza in questi giorni?
“Se si considera solo piazza Mazzini e la cornice laterale credo si sia toccato tra le 16 e le 18mila persone presenti nelle quattro sere relative ai concerti. Se si considera anche tutto il quartiere non stento a credere che i numeri siano di 50 o 60 mila persone che si sono godute la festa tra ristoranti, mostre, eventi e appunto concerti e tanti di questi venuti da fuori Livorno e anche turisti in vacanza fermati qua per assistere a questa festa”.
E sui singoli eventi live?
“Bandabardò e Cisco di fatto era la prima data ufficiale del loro tour perché si erano già esibiti all’Anfiteatro delle Cascine di Firenze ma era più un tributo ad Erriquez dove, a causa dei vari ospiti presenti sul palco si erano esibiti solo con quattro pezzi mentre qui a Livorno hanno invece fatto tutta la scaletta della tournee. Bobo lo abbiamo rivisto nella sua veste più scanzonata, lo abbiamo rivisto ballare sul palco insieme ai SuRealistas dopo due anni di concerti intimistici e unplugged lo abbiamo riabbracciato nella sua versione più disinvolta e felice. Tananai, come Ditonellapiaga, ha richiamato in piazza giovani e meno giovani. Senza contare che al termine del concerto si è collegato con una diretta Instagram con Fedez proprio dal backstage di piazza Mazzini mostrando cosa c’era intorno. E anche questa è promozione di Livorno e del territorio”.
E ora non ti fermi certo qua. Adesso si guarda anche ad Effetto Venezia, altra festa di piazza che ha sempre coinvolto moltissime persone da tutta la Toscana. Cosa bolle in pentola per Toto Barbato e il suo staff?
“Per il momento non posso rivelare il nome ma quello che vi posso dire che porteremo un’artista donna sul palco. Basta. Di più non si può raccontare al momento (sorride, ndr). Quello che vi posso dire che vi sto parlando da Bologna dove si è appena conclusa la prima tappa del Sonic Park, siamo in ballo anche con gli Zen Circus e con altri eventi in giro per la Toscana e per l’Italia, in più vorremmo riuscire a seguire anche i nostri due locali aperti d’estate e, infine, ci piacerebbe ogni tanto anche fare un tuffo al mare, perché sennò uno cosa ci vive a che fare a Livorno (ride, ndr)”.

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