Sposa arriva…in ambulanza. “Un sogno che si avvera”

Altro che limousine-cabriolet-auto d’epoca. La sposa ha scelto l’ambulanza. Proprio così. Quando aiutare il prossimo rappresenta una “missione”, un qualcosa in cui credi fortemente e che da anni riempie le tue giornate ecco che anche un mezzo apparentemente singolare e non “adatto” a una sposa può trasformarsi in ciò che hai sempre desiderato per uno dei giorni più importanti della tua vita (leggi anche – Bar sociale Svs, 3400 colazioni in un mese).
Entrambi in servizio alla Svs, Dayana ha 28 anni, di professione fa l’autista alla Cir Ford (consegna di cibo nelle scuole) ed è volontaria da 10 anni. Giacomo, 42 anni, operaio, è volontario da circa 29. Sono loro i protagonisti di questa bella storia. Si sono sposati il 2 luglio, alle 16,45, in Comune dopo 8 anni di convivenza e hanno un bellissimo bimbo di nome Cristiano di 4 anni. “Ci siamo conosciuti facendo turni insieme – spiega la coppia – piano piano la nostra conoscenza si è trasformata in amore. Nel tempo libero amiamo moltissimo aiutare il prossimo e quindi facciamo turni in ambulanza”. Com’è nata la scelta di arrivare in ambulanza? “La scelta mia – dice Dayana – di arrivare in ambulanza era per me una cosa importantissima perché il volontariato sulle ambulanze rappresenta il “passatempo” migliore del mondo e volevo che quel giorno facesse parte di me e di Giacomo. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la nostra associazione (la Svs, ndr) che stimiamo moltissimo. In particolare il nostro direttore, Fabio Cecconi, e la nostra presidente per aver permesso di realizzare il nostro sogno muovendo un’ambulanza apposta per me. Inoltre, un grazie ai miei colleghi volontari, Giuseppe e l’autista Giacomo, che mi sono venuti a prendere”.