Sport e disabilità. Volpi, Giannone e Porru tra progetti e idee per il futuro
Tra le proposte e le idee messe sul tavolo, da segnalare la manifestazione “Strabilianti”, che andrà a coinvolgere in due o tre giorni la popolazione non solo livornese ma dell’intera Toscana, per proseguire poi con tutta una serie di eventi incentrati sul tema della disabilità
di Lorenzo Evola
Giornata importante quella di giovedì 24 febbraio per lo sport paralimpico livornese (e non solo). All’interno della splendida cornice dell’Hotel Palazzo, è infatti andato in scena l’incontro tra Roberto Volpi (Delegato provinciale Comitato Italiano Paralimpico e padre di Christian, il ragazzo di 23 anni che ha perso le gambe in un incidente nel maggio 2021) e Sandrino Porru, presidente FISPES. Incontro al quale hanno partecipato anche Michela Castellani (Delegata FISPES), Valerio Virgili (Garante dei diritti delle persone con disabilità del Comune di Livorno) e Gianni Giannone (Delegato Provinciale Coni Livorno). Acronimo di Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, la FISPES è una Federazione Sportiva Paralimpica riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) che dal 2010 si occupa di promuovere e coordinare le attività sportive per persone con disabilità, in particolare nel campo dell’atletica leggera praticabile da soggetti di tutti le disabilità fisiche e sensoriali, del Rugby in carrozzina per i soggetti non deambulanti con tetraplegia, e del Calcio per disabili fisici (Calcio a 7 per cerebrolesi e Calcio Amputati).
Tra le proposte e le idee messe sul tavolo, da segnalare la manifestazione “Strabilianti”, che andrà a coinvolgere in due o tre giorni la popolazione non solo livornese ma dell’intera Toscana per proseguire poi con tutta una serie di eventi incentrati sul tema della disabilità, come spiega lo stesso Volpi: “In questi anni sia dal CIP sia da parte di personaggi noti come, ad esempio, Zanardi o Bebe Vio, è stato fatto tanto per dare una maggior visibilità al mondo della disabilità. Ma bisogna continuare a lavorare per cercare di sensibilizzare il più possibile l’opinione pubblica su questo tema, perché questi ragazzi sono in grado di trasmettere dei valori molto importanti per l’intera società in cui viviamo. Stiamo pensando a tutta una serie di manifestazioni inclusive e che avranno sempre lo sport come punto di riferimento, vista la sua capacità di reintegrare tante persone, soprattutto giovani, che hanno subito incidenti o malattie”.
“Un altro obiettivo che deve essere raggiunto – interviene Michela Castellani – è quello di far ripartire da settembre la scuola di Atletica FISPES al Camposcuola di Livorno, poiché sul territorio non c’è nulla che venga proposto specificamente per i bambini disabili, oltre a quest’ultima. Mi auguro davvero che venga fatto il possibile affinché tutto ciò possa realizzarsi”. “Mi trovo d’accordo con quello che ha detto Roberto Volpi – dichiara invece Sandrino Porru – l’ambito del paralimpismo fa emergere l’importanza della diversità di ciascuno, ma una diversità vista come valore, non come uno svantaggio. Ti porta a concentrarti sulle abilità di quella persona. Quindi vien da sé che il nostro obiettivo primario come FISPES sia quello di ampliare la rosa di coloro che hanno l’opportunità di praticare sport. Vogliamo promuovere iniziative più concrete di quelle passate, con la creazione di veri e propri poli in grado di garantire un’offerta che rimane nell’ambito del territorio. Nel 2018 abbiamo dato vita alla “Scuola Itinerante” un progetto nazionale dedicato all’avviamento allo sport dei più piccoli e continueremo su questa riga, creando dei punti di riferimento nel territorio attraverso società o realtà territoriali che possiedono strutture disponibili e istruttori da poter formare grazie all’intervento della Federazione. Educare, dunque, le famiglie e le nuove generazioni di persone con disabilità ad approcciare allo sport paralimpico in maniera facile e naturale, dando un’opportunità di attività sportiva e socializzazione per il proseguo della loro vita”.
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