Scherma. Giulio, che gioia: sei sul tetto d’Europa!
Foto Augusto Bizzi/Bizzi Team
Giulio Lombardi, atleta del Circolo Scherma Fides in forze alle Fiamme Gialle, ha conquistato il titolo di campione d'Europa di fioretto under 23. A bordo pedana, come responsabile della spedizione azzurra, il suo maestro Beppe Pierucci: "Giulio è l'atleta che auguro ad ogni maestro di incontrare prima o poi nella vita"
La fotografia più bella è, ancora una volta, quella firmata da Augusto Bizzi e dal suo team. Giulio Lombardi, ubriaco di gioia europea e consumato dallo stress agonistico, caricato sulla spalla come un sacco dal suo maestro, nonché ormai secondo babbo, Beppe Pierucci che con il dito indica in su. Come a dire “numero 1”, ma anche come a toccare le stelle, a far il solletico alle nuvole per testare come è profondo il cielo e poi capire che, alla fine, è lì… a una stoccata di distanza. Là dove anni fa forse non pensava neanche si potesse arrivare. Ma stavolta Icaro è stato più forte del sole.
Ed ecco quindi l’immagine della gioia. Una gioia al quadrato. E se ci aggiungiamo quella di tutto il Circolo Scherma Fides che, da casa in via Allende seguendo tutto via streaming ha fatto il tifo per questa splendida medaglia d’oro guadagnata dal suo allievo, in forze nelle Fiamme Gialle, ai Campionati Europei under 23 in svolgimento a Budapest, tutto questo diventa una gioia tendente all’infinito. Un asintoto di gioia.
Perché dietro ogni grande successo ci sono gli elementi più disparati. Ci sono tanti piccoli, grandi e fondamentali ingredienti. C’è la passione, la dedizione, la voglia di rivalsa, la voglia di non mollare. C’è il dolore per un lutto così grande subito, una ferita infinita come quella della perdita del padre che si trasforma in benzina per non cedere un secondo. Frugare nel bagaglio dei talenti e capire che, sì, i mezzi ci sono. Si può fare. E allora crescere, scalare, mai fermarsi. Parata, risposta. Tutti i giorni su quella pedana. Con quello scricchiolio della gomma che ti entra nelle orecchie come un mantra.
Giulio Lombardi ha compiuto un’impresa. A 360 gradi. Un’impresa che parte da lontano ed è a coronamento di un intenso progresso graduale e sempre più consapevole. Fino a questo giorno dove a bordo pedana c’è proprio Beppe Pierucci, convocato come tecnico azzurro under 23 responsabile di arma (fioretto) maschile e femminile.
Così a Budapest, mercoledì 24 maggio, diventa un perfect day per Giulio Lombardi. “Lo avevo visto sin dalla mattina – spiega Pierucci contattato telefonicamente da QuiLivorno.it – Quando abbiamo incrociato le lame ,in vista della giornata, l’ho visto subito determinato. Sicuro dei suoi mezzi. E così è stato”.
Lombardi, numero 5 dopo i gironi, nel tabellone da 32 ha battuto il tedesco Renner per 15-11 prima di sconfiggere l’ucraino Lazarenko nel turno dei 16 con un 15-10. Nei quarti di finale arriva la vittoria con un match dominato dall’inizio alla fine contro il polacco Bem e concluso sul 15-5.
Anche la semifinale ha visto il portacolori delle Fiamme Gialle che si allena al Fides Livorno, avere il controllo dell’incontro dall’inizio alla fine contro il primo dei due ungheresi incontrati sulla strada della vittoria, Gergely Toth per 15-9.
La finale contro l’ungherese Gergo Szemes ha visto Lombardi avanti per larghi tratti del match e chiudere con il 15-13 che lo ha così consacrato Campione d’Europa della categoria.
“Giulio è l’allievo che auguro di avere ad ogni maestro – spiega entusiasta Beppe Pierucci – Serio, preparato, tecnicamente e tatticamente geniale, con la maturità giusta per fare il grande salto. E questo risultato è figlio di un lavoro collettivo che stiamo svolgendo da anni e che coinvolge tutto il Circolo Scherma Fides a partire da Angelo Carnemolla, il nostro guru mentale, fino ad arrivare a Renato Burani, il nostro preparatore atletico. Ma un grande grazie va anche alla Federazione nella persona di Stefano Cerioni (cittì azzurro del fioretto, ndr), che lo ha coinvolto nei collegiali e nelle prove di coppa del mondo assolute dove Giulio ha saputo già dire la sua. Un grazie anche a Carolina Erba delle Fiamme Gialle che ha creduto in questo ragazzo fiutandone subito le grandi potenzialità. Vincere poi contro il campione di casa, l’ungherese Szemes che sta già facendo molto bene in coppa del mondo assoluti, e tirare con tutto il tifo contro, è stato davvero fantastico. Ma devo essere onesto, questi azzurri under 23 sono davvero un gruppo fantastico e lo stanno dimostrando anche fuori dalla pedana. Ed è questo che poi fa la differenza”.
Perché a volte, per capire quanto è lontano il cielo… basta provare a toccarlo con un dito… con un campione d’Europa sulle spalle…
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