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“Risi’atori, gara del tutto regolare”. La posizione del Comitato. La replica biancorossa

Mercoledì 14 Giugno 2017 — 18:22

Pomeriggio infuocato. Inizialmente sospeso il nono titolo consecutivo al Venezia e assegnato al Borgo Cappuccini arrivato secondo, il responso del Car nel tardo pomeriggio ha fatto chiarezza mettendo la parola fine sulla questione

di Riccardo Campopiano

La notizia è di quelle che scuotono il mondo delle gare remiere. Ad annunciarla in una conferenza stampa andata in scena intorno alle 12 di mercoledì 14 giugno era stato il Comitato Organizzatore della Coppa Risi’atori. Il nono titolo consecutivo è stato revocato all’armo del Venezia squalificato per “aver il gozzo non in regola quindi fuori norma“, spiegano dal Comitato. Il titolo era così passato (temporaneamente) al Borgo Cappuccini arrivato dietro l’armo biancorosso al termine della “maratona del mare” svoltasi lo scorso 4 giugno. Ma cos’era successo nel dettaglio? Tutto era nato dai supporti per i seggiolini: quelli del Venezia erano fuori misura di 1,4 centimetri stando a quanto afferma sempre il comitato. Poi la riunione del Car nel corso del pomeriggio ha fatto chiarezza calmando la situazione. fuori norma

La decisione del Car, firmata da Andrea Morini, assessore allo sport – (comunicato delle ore 18,20 del 14 giugno) – Il CAR riunitosi d’urgenza, a seguito delle decisioni prese del Comitato Organizzatore della Coppa Risi’atori, ha esaminato gli atti relativi alla gara tenutasi il 4 giugno. Ha perciò esaminato gli atti relativi alla gara, in particolare ai verbali redatti dalla giuria dello UISP da cui si rileva che la gara si è tenuta in modo del tutto regolare. La Commissione Tecnica, responsabile anche del controllo delle imbarcazioni, non ha individuato alcuna difformità o manomissione. Il CAR ha dunque appreso con sorpresa delle dichiarazioni apparse sulla stampa con le quali il comitato organizzatore della Risia’tori annuncia decisioni non di propria competenza. I comitati organizzatori delle gare remiere hanno approvato all’unanimità, all’interno del CAR, le Carte Remiere, le regole che disciplinano ogni aspetto delle manifestazioni. Il C.O. della Risia’tori, con il suo comportamento, non ha rispettato quanto deciso e sancito nelle Carte. Per questo il CAR diffida il C.O. da tenere tale comportamento e chiede agli organi di giustizia di avviare le procedure necessarie. Auspichiamo infine che la Coppa Barontini possa tenersi in un clima di sana competizione perché le cantine niente hanno a che vedere con questo spiacevole incidente.
Una decisione, questa, che non trova il parere favorevole del Comitato organizzatore: “Si sono riuniti in fretta e furia e noi, tra le altre cose, non siamo stati presenti. E mi chiedo il perché visto che la Risi’atori fa parte delle gare remiere che sono sotto il Car”.

La posizione del comitato organizzatore prima del responso del Car – “In passato è sempre stato punito chi non aveva la barca in regola prima delle gare. Al Borgo è successo almeno in un paio di occasioni. Il 4 giugno il comitato ha messo a disposizione le barche per la verifica e qualcosa già non tornava. Tuttavia la commissione tecnica ha dato il suo benestare alla gara (come testimonia la foto in allegato) che si è svolta ed è stata vinta dal Venezia. In seguito la commissione si è riunita sabato 10 e ha constatato come alcune barche non fossero in regola. Tra queste Salviano, San Jacopo, Ardenza e Venezia. Sulla base di questo, come comitato organizzatore abbiamo deciso di retrocedere all’ultimo posto le suddette sezioni nautiche per una nuova classifica: 1. Borgo, 2. Benci, 3. Pontino, 4. Labrone. 5. le cantine squalificate. Chiediamo inoltre al Venezia di riportare le medaglie e la coppa. Inoltre – chiude il comitato – vorrei sapere perché se per il Venezia non ci sono problemi come mai si sta dando da fare in queste ore per modificare l’imbarcazione. Se per loro è tutto in regola allora gareggino alla Barontini con la stessa barca con la quale hanno gareggiato alla Risi’atori”.

La posizione della commissione tecnica prima del responso del Car – La decisione presa dal comitato però cozza con quella della commissione tecnica presieduta da Giancarlo Mariotti: “Come sempre abbiamo fatto le nostre verifiche e tutto quanto era in regola. Tutte le imbarcazioni, in quanto datate, presentano dei difetti sui seggiolini di 2-3 millimetri e questa misurazione viene ‘abbonata’ nel senso che non viene presa in considerazione ai fini di un’eventuale squalifica. Per la commissione tecnica va omologato il risultato del mare e quindi il titolo è del Venezia. Inoltre l’imbarcazione biancorossa già nel 93 presentava un difetto maggiore rispetto agli altri e nessuno fin’ora aveva mai sollevato la questione. Per ovviare a questo problema, abbiamo dotato le sezioni nautiche interessate dalla squalifica di alcune zeppettine da porre nella zona ‘incriminata’”.

Le “manomissioni” – Chi ha ragione quindi? La commissione tecnica o il comitato organizzatore? A quanto pare, al momento l’ha spuntata quest’ultimo visto il duro provvedimento preso nei confronti dell’armo biancorosso e delle altre cantine. Ma a quanto ammontano nel dettaglio queste irregolarità? Il Salviano ha un seggiolino che “sfora” di 8 millimetri, il San Jacopo 1 seggiolino irregolare di 4 millimetri, l’Ardenza sei seggiolini da 7 millimetri mentre quelli del Venezia sono da 1,4 centimetri (a questi dati vanno tolti i 3 millimetri di “comporto”).

Il parere di Quercioli – Alla conferenza era presente anche il presidente del comitato organizzatore Palio Marinaro, Maurizio Quercioli: “Prima di tutto voglio subito dire che rispetto la decisione del comitato della Risi’atori ma non voglio entrare nel merito della questione. Sono salito l’anno scorso su un treno in corsa e ho potuto fare poco o niente. Ora che però ho avuto modo di iniziare la stagione ho posto in essere alcuni cambiamenti che penso servano a migliorare questo mondo. Un esempio è il fatto che la pesatura delle imbarcazioni non avverrà solo a inizio anno ma anche il giorno stesso del Palio. Con Mariotti stiamo rinnovando il sistema e abbiamo restituito le barche ai rioni. Adesso però arriva il difficile: con questi gozzi non si può più andare avanti perché sono datati e ognuno presenta dei difetti dovuti al tempo. La mia volontà è quella di dotare ogni cantina di un’imbarcazione in vetroresina però i costi sono molto alte: al momento ho ricevuto due preventivi le cui cifre sono elevate. Sto risparmiando tantissimo ma ho bisogno anche di un impegno da parte della politica o dei privati. Qualora nel 2018 non ci saranno i gozzi nuovi sono pronto a fermare il Palio così come avvenne nel 1971”.

La risposta del Venezia – Non si è fatta attendere la risposta del Venezia per bocca del suo presidente Angiolo Lorenzini: “Faremo sicuramente ricorso. Tutte le imbarcazioni sono state affidate alla commissione tecnica che le ha valutate e poi ha dato il via libera alla competizione. L’accusa che ci rivolgono è pesante ma io domando: se questa irregolarità noi l’avessimo fatta dopo la Risi’atori? Come fanno a dire che è stata fatta prima? Il Venezia ha partecipato e perso alla coppa Liberazione e al Palio dell’Antenna senza proferire una parola facendo i complimenti agli avversari. Sono anni che vinciamo e di certo non ci affidiamo a questi mezzucci per avere la meglio sugli altri. I nostri successi sono il frutto del duro lavoro svolto in cantina. Ci dispiace che sia stata sollevata questa questione perché non fa sicuramente bene al mondo remiero”.

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