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Pielle-San Severo, le pagelle. All’improvviso…un Vedovato! Bonacini trascinatore

Domenica 10 Novembre 2024 — 23:07

Bonacini, top scorer per la Toscana Legno con 18 punti a segno (foto NOVI)

San Severo tira con percentuali imbarazzanti complice anche la buona difesa casalinga, la Pielle fa la partita che deve fare. I pugliesi provano anche a mordere un pochino sul 22-23 e sul 28 pari ma vengono ricacciati negli abissi dal Gandalf piellino come il Barlog del Signore degli Anelli dopo il famoso "tu non puoi passare". In area si riscopre un pivot: toh c'è Vedovato, e meno male, e la fuori ci pensa il guardiacaccia Bonacini

di Giacomo Niccolini

La Pielle doveva vincere. In ogni modo possibile. Lo doveva ai suoi tifosi che questa domenica sembravano un po’ come la moglie impermalosita che volta le spalle al marito sotto le coperte. Separati in casa. Piano piano poi le coccole sono tornate ma la passione, quella che non fa dormire e ti avvampa il viso, quella ancora no. Alla fine, nonostante la larga vittoria, niente bimbi in campo a battere sul parquet e ad abbracciare i loro beniamini. Peccato. Sono loro il sano motore di questa passione. Non facciamo pagare a loro, loro che sono la faccia più bella di questa rinascita. W i bimbi in campo a fine gara.
Tornando al campo San Severo tira con percentuali imbarazzanti complice anche la buona difesa casalinga, la Pielle fa la partita che deve fare. I pugliesi provano anche a mordere un pochino sul 22-23 e sul 28 pari ma vengono ricacciati negli abissi dal Gandalf piellino come il Barlog del Signore degli Anelli dopo il famoso “tu non puoi passare”. In area si riscopre un pivot: toh c’è Vedovato, e meno male, e la fuori ci pensa il guardiacaccia Bonacini.
Ed ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per la squadra che in questa giornata ha avuto il privilegio di giocare in casa.

Bonacini 7,5 – Il guardiacaccia biancoblu vigilia da fuori come Hagrid il castello incantato di Hogwards della Pielle. Mette a letto i babbani, prende la mira e non sbaglia. Come al luna park con i barattoli la mira è dalla sua. È lui il tornado che nella seconda metà del terzo quarto imperversa sulle teste di San Severo segnando il solco a suon di bombe: 18 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 7 falli subiti. Numeri da far invidia al bingo. Ma il bingo è tutto suo e della Pielle questa sera. E sbanca il jackpot. BAR BAR BAR
Vedovato 7,5 – Dlin dlon, buonasera sono il vostro pivot… Ah bene, venga venga l’aspettavamo sa? Ci fa molto piacere che sia venuto a trovarci… Jacopo Vedovato stasera si presenta con tutto il set di pentole alla porta della Toscana Legno e, una volta entrato nel pitturato, fa anche la dimostrazione ai fornelli cucinando una partita degna di nota. Doppia doppia per lui, mammamia: 14 punti, 12 rimbalzi e tanto carattere. I tifosi apprezzano il suo porta a porta e gli tributano lunghi applausi. Non è l’eroe che la Pielle si merita, ma è forse l’eroe di cui ha bisogno. BAT-PIVOT
Venucci 6 – L’uomo in maschera. Torna in campo stoicamente dopo il brutto infortunio subito contro la Virtus. Tempi di recupero da fantascienza. E come nella fantascienza scende in campo con la maschera da androide calata sul volto. Come i Meganoidi. O come i carnivori. Nessuna paura di sfidare i Vegani. Niente paura. Niente paura, ci pensa la vita mi han detto così, cantava Ligabue. Mattia non canta come di solito sa fare sul palcoscenico della partita. Comprensibile. Più che comprensibile. Ma la sua presenza è fondamentale. Anche il solo esserci e voler esserci neanche 7 giorni dopo il crack  è da standing ovation. E da esempio per molti. E non facciamo nomi. TUTTI IN PIEDI PER VENUCCI
Cepic 6 – ‘Sto ragazzo mi rimane un po’ in ombra stasera. Ha il pregio però, non da poco, in soli 11 minuti di gioco sul parquet di smazzolare 4 palloni buoni per canestri, concorrendo a mettere tutti a tavola alla Sagra dell’Assist che Campanella porta in città con luci, suoni e cotillon per tutti con 17 assist totali. MAITRE DI SALA
Leonzio 5,5 – Ennio non gira come sa girare lui. Prova a cambiare gomme sul bagnato ma non c’è grip e spesso sbanda fuori pista. Le percentuali oggi sono come film di orrore come direbbe Joe Bastianich dopo un piatto non riuscito. Leonzio confeziona uno 0/4 da 2 e un 1/5 da 3 e una palla persa. Da lui siamo abituati a qualcosa di meglio. IMPANTANATO
Donzelli 6,5 – Fa un po’ di tutto. E lo fa benino, dai. Segna 8 punti, mette una bomba con tanto di braccia e sguardo al cielo come a ringraziare il dio del basket che ogni tanto si ricorda di lui, prende 4 rimbalzi, serve 2 assist e dà anche uno stoppone. Che non guasta mai. Insomma una vita da mediano. E con i mediani, insegna il Liga, ci vinci caso mai i mondiali. SEMPRE LI’ LI’ NEL MEZZO 
Del Testa 6 – Morde in difesa e sceglie bene i tiri come la carta da mettere sul panno verde in un momento clou con tutto il fumo in sala e la moglie che torna e trova tutti a giocare ed esclama: “Caro, salviamo almeno Le Forme!” (citazione ricercata, per i più agee, quelli che si ricordano ancora la mitica pubblicità in questione). Il suo è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare. LA PORTA A CASA
Paesano 6,5 – Un tassellino in più. Piano piano. Più preciso. Meno sbavature. Venti minuti concreti dove porta senza troppa fatica i suoi secchi al Mulino Bianco(blu). Poi stende la farina e panifica. Sette punti e buona attitudine. D’altronde, chi va al mulino.. si infarina. MUGNAIO
Campori 6 – Il volto buono della Pielle. Solita prestazione tonica e tutta sacrificio per il 77 biancoblu. Trova anche il viottolo per raccogliere 6 punti dal sottobosco di una partita di certo che non rimarrà negli annali come tra le più belle stilisticamente mai viste al PalaMacchia ma sicuramente necessaria per il cammino. E lui batte il sentiero. ON THE ROAD AGAIN
Campanella 6 – Alle corde, reagisce. Studia il match come fa Magellano con la rotta per le Indie Orientali. Con il mare calmo, d’altronde si sa, sono tutti marinai. Era necessario uscire dalla tempesta. E lui lo fa. Lo fa in maniera non perfetta, per carità, ma lo fa. Con le vele rotte e la chiglia sfranta esce dal turbinio dei marosi e raggiunge il porto. Ah bene. Ma attenzione. All’orizzonte ancora nuvole nere. Adesso il tempo di far rifiatare la ciurma e via, si risalpa. CAPITAN HARLOCK

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