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Pielle-Libertas, stasera (ore 21) gara due. Curve in sfida: “Ecco cos’è per noi il derby”

Giovedì 25 Maggio 2017 — 07:00

I tifosi biancoblu: "Se avete il coraggio tornate in curva nord e vediamo se riusciamo a sentirvi." La replica libertassina: "Non temiamo nessuno. Coloreremo il palazzetto di gialloblu"

di Giacomo Niccolini

Da una parte un muro umano tinto di biancoblu, dall’altra un manipolo di tifosi agguerriti alla balaustra con bandiere gialloblu. Da una parte i Reebels, dall’altra gli Sbandati. Entrambi “lo stesso identico umore, ma la divisa di un’altro colore”, parafrasando De Andrè in questa labronicissima “Guerra di Piero” dove le bombe sono le triple che “bruciano” le retine e le armi sono megafoni e tanto cuore da entrambe le parti. Stasera, giovedì 25 maggio alle 21, palla a due sul parquet del PalaMacchia in via Allende, un palazzetto che domenica scorsa se ne è infischiato della categoria, regalando un primato di pubblico per la serie C Gold italiana, tuffandosi in una macchina del tempo che ha restituito fuoco alle ceneri mai sopite di una passione che ha fatto grande questa città ancor prima di Bologna e Siena nell’Olimpo del basket italiano.
A poche ore di distanza dalla battaglia per conquistare un pezzettino di promozione in serie B Quilivorno.it ha dato voce alle due curve protagoniste di uno spettacolo unico ascoltando umori e speranze delle due tifoserie.

LA CURVA DELLA PIELLE (FOTO TRATTA DALLA PAGINA FB PIELLE LIVORNO)

Parola ai Reebels sponda Pielle (parla un portavoce della curva)

Spiegateci come è stato possibile vedervi in così tanti domenica scorsa…
“Semplice. Non è stata una cosa improvvisata all’ultimo minuto. Quello che avete visto domenica è il frutto di una stagione al top sotto tutti i punti di vista. Questo pubblico lo abbiamo portato sugli spalti anche durante il campionato risultando spesso determinanti in partite combattute riuscendo molte volte ad essere veramente il sesto uomo in campo”
Stessa intensità anche in trasferta?
“Siamo andati anche in 100-150 a Montale per esempio in palazzetti dove non erano certo abituati a vedere questo tifo qui. A Castelfiorentino la curva degli avversari era rappresentata da amici e fidanzate dei giocatori e qualche genitore, giusto per farvi capire. Qui si parla di tifo organizzato, una curva vera e propria in tutto e per tutto, fatta di voce, tamburi, bandiere e megafoni”.
Qual è il vostro segreto?
“La passione prima di tutto. La voglia di non mollare mai nonostante le tante peripezie avvenute in questi ultimi dieci anni. L’identità è la seconda cosa: non abbiamo cambiato di una virgola: dalla nostra curva che assiepiamo sempre ogni settimana. ai colori, alle divise. Tutto invariato nonostante l’età media sia salita intorno ai 45 anni con un buon numero però di giovani supporter che seguono le nostre orme”.
Un grande merito dunque, quello di non aver mai mollato…
“Esatto. Un grande applauso va a chi ha creduto in questa società nei momenti bui e a chi si è unito di nuovo al gruppo quando è contato farlo ripescando quel concetto di identità che ci ha sempre contraddistinto”.
Un commento sul tifo della Libertas…
“Sono stati divertenti e se possibile si sono ancora più imborghesiti con il passare degli anni. Non capisco perché si siano dovuti mettere alla balaustra. Se hanno il coraggio che si giochino il derby della tifoseria in curva anche loro e non in gradinata e vediamo se riusciremo a sentirli. Noi nonostante il numero e i decibel espressi non abbiamo mai preso una multa in tutto il campionato. Loro domenica hanno preso una sanzione per reiterate offese all’arbitro. Che si rimettano in curva nord così vediamo. A loro manca un po’ di storia…non si è mai vista una curva…in gradinata”.
Qualche anticipazione sulla coreografia che vedremo stasera al PalaMacchia?
“Ancora tutto top secret, stiamo lavorando…sarà una sorpresa per tutti”.
Cosa temete di più della Libertas?
“La loro tranquillità di aver conquistato gara uno e di giocare così più sereni un derby tostissimo sotto tanti punti di vista”.
Quale invece la vostra arma in più?
“La fame. La voglia di riscatto. Lo abbiamo dimostrato anche in questi playoff la nostra grinta nel reagire dopo una sconfitta. Quindi stasera occhi della tigre e bava alla bocca. La Pielle può giocarsela con tutti e tutto”.

Parola agli Sbandati (parla un portavoce della curva)

Una vittoria importante quella di gara 1. Adesso cosa vi aspettate da questo secondo match playoff?
“Vincere la prima è stato fondamentale. Ma non è ancora finito niente, anzi. La Pielle cercherà di rimediare agli errori fatti domenica scorsa e sarà sicuramente ancora più temibile. Vincere gara due sarebbe non importante, di più. Dobbiamo scendere in campo concentratissimi e giocare la nostra pallacanestro come sappiamo fare”.
Un commento al tifo della Pielle…
“Hanno un bel seguito e si sono presentati più numerosi di noi anche perché negli anni non hanno subito le nostre traversie societarie se si pensa che qualche anno fa non esisteva neanche una prima squadra della Libertas. Ma anche se sono di più noi non temiamo nessuno e non ci sentiamo meno di nessuno, reciteremo la nostra parte anche questo giovedì e speriamo ancora per un’altra partita e basta”.
Come mai non vi abbiamo visto in curva ma in gradinata?
“E’ una scelta logistica. La curva nord ha mantenuto un muro di vetro alto due metri e mezzo ormai anacronistico per tutti i palazzetti. Prima era forse necessario per ordine pubblico, adesso non ha senso. Così abbiamo deciso di metterci all’intersezione tra gradinata e curva Nord, rivitalizzando anche quel settore di PalaMacchia che diciamo si è piacevolmente prestato alle nostre esigenze di tifo”.
Una stagione accanto alla squadra anche in trasferta…
“Abbiamo fatto tutte le trasferte, tranne in due occasioni soltanto, portando in alto il vessillo degli Sbandati. Abbiamo visto i “peggiori” campi di periferia. Adesso siamo pronti per tornare grandi”.
Cosa temete di più della Pielle?
“Loro hanno dei buoni tiratori da tre punti e fanno un gioco molto aggressivo. Per i singoli direi la fisicità sotto canestro di Venditti e il talento di Buzzo. Se potessi rubare un giocatore alla Pielle però sceglierei Tommaso Dell’Agnello. Il resto che se lo tengano pure loro”.
La vostra arma in più?
“Tecnicamente abbiamo individualità più forti di loro. Dobbiamo essere bravi a non perdere il controllo in una partita molto tesa”.
Che coreografia dobbiamo aspettarci per stasera?
“Stiamo preparando un bellissimo e coloratissimo colpo d’occhio che coinvolgerà tutto il settore. Di più non posso dire. Dico solo che sarà bello essere presenti per gustarsi uno spettacolo dentro lo spettacolo: quello del tifo”.
I rapporti con la tifoseria avversaria…
“E’ fatta di allegri sfottò ma non scade mai in eccessi. Con alcuni di loro ci sentiamo e ci prendiamo in giro quotidianamente. Il bello è questo. E anche in gara 1 lo abbiamo dimostrato che il derby è anche prendersi in giro senza mai sfociare in azioni da censurare”.
Vi hanno accusato di aver mostrato uno striscione poco “amichevole” ad inizio match…
“Abbiamo esposto lo striscione che sottolineava il loro gran numero e finiva con un “vaffa” amichevole. Ma era solo per scaldare gli animi all’inizio del match. Stasera vedremo delle belle. E siamo sicuri di una cosa: il tifo sarà ancora una volta spettacolare”.

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