Pielle-Gema, le pagelle. Rubbini è The Wizard of the coast. Loschi mitraglia e Pagani sbaraglia
Rubbini in palleggio contro Gema Montecatini. E' lui l'MVP della serata (foto Bellaveglia)
Campori ritrova il feeling con il canestro con 100% dal campo, Rubbini MVP indiscusso, Loschi e Pagani in doppia cifra, Chiarini olio motore di questa corazzata. Ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per il team che, nella giornata in corso, gioca il match tra le mura amiche
La Caffè Toscano Pielle Livorno è un carrarmato inarrestabile: 11 vittorie di fila, 16 successi nelle ultime 17 uscite. E tutto questo sinceramente non è frutto di un caso. La macchina è ben oliata e costruita alla perfezione, messa a regime dai migliori meccanici in circolazione. Quel gran genio del mio amico, cantava Battisti, con un cacciavite in mano fa miracoli. Il gran genio in questione è sicuramente Cardani e a lui non serve un cacciavite ma tanta preparazione e una capacità da rabdomante nel deserto di trovare le vittorie su ogni parquet. La Pielle è prima ed ogni domenica non manca occasione di ricordare a tutti il perché è lassù. Anche contro Gema l’atteggiamento è quello da cazzimma dura e forte. Le facce dei giocatori erano quelle giuste. A Gema non è stato dato neanche il tempo di provarci. Nonostante le 24 palle perse, un’enormità, sottolineate dal perfezionista Cardani nel post gara, la Pielle sembra che non sudi neanche per strapazzare la quarta forza del campionato. Tutto molto bello. Compreso il pubblico. Questa domenica sopra ogni tipo di inimmaginabile numero. Non sappiamo quanti erano sugli spalti. Sicuramente tanti, oltre i tremila. Quello che sappiamo con certezza è che cantavano tutti. Tutti. E ognuno aveva una sciarpa al collo o una bandiera con sé. Tanto che i dirigenti avversari, ammaliati, facevano video da mandare agli amici sulle chat di Whatsapp: è tutto vero! Ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per il team che, nella giornata in corso, gioca il match tra le mura amiche.
Rubbini 8 – Incontenibile. Ad Hogwarts hanno un maghetto con un fulmine sulla fronte che si fa chiamare Harry. Qui, in via Allende, il mago biancoblu ha un solo nome e un numero 5 ben visibile sulla maglia. Si chiama Rubbini e contro Gema sfodera tutte le magie possibili per far volare la sua Pielle. E come Mago Merlino nell’epico scontro con Maga Magò vince a mani basse diventando imprendibile come un virus: è il virus che contagia tutto il PalaMacchia e si chiama Rubboz, una volta preso non c’è cura: i primi sintomi sono diventare inarrestabile in penetrazione bypassando tutti gli antibiotici avversari fatti da sette falli subiti. La fase due ti fa sfornare assist a ruota e quando diventa pericolosissimo il Rubboz ti fa andare anche in doppia cifra. Non c’è mascherina che tenga. Il Rubboz quando parte è inarrestabile. DE-VA-STA-NTE!
Loschi 7 – Si trasforma in un razzo missile tra le stelle sprinta e va: LoschiRobot si piazza in carlinga e inizia a mitragliare. La percentuale, certo, può migliorare ma è sempre lì, da quella mattonella, da quel perimetro, imbeccato alla perfezione e pronto a far male. Una continua spia sul cruscotto avversario perennemente accesa con la scritta: “Oioi, ritira da tre”. Terminale offensivo pericolosissimo. Con 13 punti segnati si piazza nei magnifici cinque della doppia cifra. BOMBERONE
Lo Biondo 7 – Mezzo punto in meno per le troppe palle perse (7) che oggi non fanno male, ma come dice Mario Brega, sta mano può esse piuma o può esse fero. Stasera è stata piuma, ma questa statistica può diventare dura come il “fero”. Ma questa cosa che tira da 3 come Steph Curry e prende i rimbalzi come Chamberlain ci fa impazzire. E’ lui l’analcolico Lo Biondo che fa impazzire il mondo. Anzi, che analcolico. E’ la bollicina di benvenuto, il cocktail che ti tiene su durante la serata tunz tunz e l’ammazzacaffè prima di uscire dal locale soddisfatto della cena. E’ verbo soggetto e predicato di una Pielle che non si ferma più. E anche stasera, seduti al bancone, i tifosi ordinano… il solito. SHAKERANDO
Pagani 7,5 – E’ lui il monolite dell’Isola di Pasqua biancoblu. La sotto non sente storie. Sportella e appoggia a canestro sfornando canestri come il Perfetti sfornava cornetti alle 4 di notte dopo una serata in disco. Il terminale sotto le plance mette anche oggi tutti i chili di tecnica e muscoli di cui madre natura lo ha fornito. Gema geme e lui schiamazza di gioia. TODA JOIA TODA BELEZA
Ferraro 5,5 – Si spende tanto in difesa contribuendo ad alzare le mura del fortino. Ma in attacco è una serata più che no. Noissimo. Noerrimo. Insomma no. Luce spenta. Black out. E quel meno sei di valutazione finale… Serata da fast food quando tutti i compagni sono a cena allo stellato. Per carità un buon hamburger, se fatto bene, non si butta mai via… ma insomma… MC FERRARO
Diouf 6- Il baluardo Momo preferisce puntare i riflettori su qualcun’altro questa sera. Presente e costante si merita la sufficienza piena senza strafare. L’AirMomo stasera a terra per il rifornimento contribuisce a serrare i ranghi in difesa regalando anche stasera la sua stoppata quotidiana alla fiera delle vanità. AMEN
Cristofani 6- C’è gloria anche per lui. Quando ormai il PalaMacchia salta e trema come lo stadio Alberto Josè Armando. detto la Bombonera. per il troppo entusiasmo dilagante di una partita senza mai storia è lui a prendersi un treno in faccia guadagnandosi così l’accesso alla linea della carità. L’emozione gliene fa segnare solo uno su due. Quanto basta per entrare in statistica e togliersi quella fastidiosa virgola da dopo il nome. SUONALO ANCORA SAM
Manna 6 – Quattro minuti a giochi ormai strafatti. Lui si alza, va sul cubo dei cambi e fa il suo gioco. Punta la sua fiche sul panno verde di una mano ormai vinta. Poco da segnalare in un match che al 36eismo aveva già esaurito ogni tipo di interesse se non quello sugli spalti che non finisce mai. STAY TUNED
Laganà 6,5 – Bombarda. Quando può. Come può. E quando non può penetra e subisce fallo per il tiro libero supplementare. Partecipa con fierezza alla sagra delle palle perse che proprio felice Cardani non fa. Alfiere utile e importante nella rotazione della scacchiera piellina. Alla fine contribuisce allo scacco matto a Gema. ALFIERE IN B5
Chiarini 7 – Serata in cui le percentuali non sono proprio il piatto forte del suo menù. Ma nella carta che il maître argentino serve in tavola e propone agli ospiti si trova il piatto tipico della casa: assist a volontà conditi da capacità di portar palla e far girar la squadra. Se l’attacco va a palla così così lo si deve anche a lui. Anche in una serata dal lavoro oscuro. Serve anche quello. Serve anche la magia nera. E lui stasera si veste da stregone cattivo. SARUMAN
Campori 7,5 – Cento cento cento! Iva Zanicchi gli fa girare la ruota e lui totalizza un bel 100% dal campo. Impeccabile in ogni sua conclusione. Il 77 ritrova il feeling con il canestro. Va in doppia cifra. Difende come un mastino il territorio. GIOCA CON NOIIIII… LUCAAAA CAMPORI!
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