Pielle-Fabriano, le pagelle. Venucci pistolero, Bonacini condottiero, Leonzio Trocadero
Bonacini infiamma la folla e Leonzio è monumentale come il Trocadero parigino e Venucci sembra Yosemite Sam della Warner Bros con le sue pistole fumanti. Ed ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per la squadra che, nel turno odierno, ha l'onore di giocare davanti al pubblico amico di via Allende
La Toscana Legno Pielle torna a splendere nella discoteca-labirinto del PalaMacchia con una prestazione corale, dura e compatta, concreta come la paga il 27 e come la lasagna la domenica a pranzo della nonna e bella come la quarta bomba di fila di Venucci che infiamma la torcida biancoblu come mortaretto a Capodanno. I fuochi di artificio li fanno in campo ma soprattutto oggi i ragazzi di Campanella sono fireman che spengono l’incendio della Casa di Carta di Fabriano abituata a bruciare retine e parquet con una media punti di 80 a partita stasera tenuti a stecchetto come la dieta in bianco dopo una settimana d’abbuffate, the e biscotti per la Ristopro. Bonacini infiamma la folla e Leonzio è monumentale come il Trocadero parigino.
Ed ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per la squadra che, nel turno odierno, ha l’onore di giocare davanti al pubblico amico di via Allende.
Venucci 7,5 – Spacca la partita come spada nella roccia con le sue 4 triple consecutive. Finisce con un bottino di 5/6 dall’arco. Soffia sulla pistola come il cowboy Yosemite Sam della Warner Bros, gli manca solo il baffo rosso e folto ma la sua mira è incandescente dalla lunga. Qualche sbavatura da due ma al pistolero biancoblu si perdona tutto in una serata dai 15 punti arrivati con missili terra aria. BUM BUM MATTIA
Bonacini 8 – Nel momento caldo non si scompone e, come James Bond, si toglie la muta e rimane in smoking ma non disdegna di sporcarsi le mani. Trascina la squadra sulle spalle come Atlante con il Mondo. Un uomo, una grinta. El grinta Bonacini fa un po’ di tutto in mezzo al campo: smista palloni, mette canestri, recupera palle, prende rimbalzi, struscia per terra e prende anche le ordinazioni per le pizze della Sud per il dopo-partita. Campanella più volte ha detto che cercava uomini, prima che giocatori, in grado di sopportare il peso della maglia Pielle. Lui non solo lo sopporta ma lo supporta. CHE “BONACINI” GUEVARA
Leonzio 7 – Nord Sud Ovest Est cantavano gli 883 in un lontano 1993. Non lo sapevano ma già stavano descrivendo una partita di Ennio alla domanda: dov’è Leonzio in campo? Dappertutto. Come un Gremlins si moltiplica in ogni dove. Se i piccoli animaletti lo facevano con l’acqua o con il cibo dopo mezzanotte, lui lo fa semplicemente nutrendosi del tifo e dello stress agonistico. Più ce n’è più ne gode e più cresce come un gigante. Anche stasera prestazione da Lipton Ice Tea: mmmm uh! FE-NO-ME-NA-LE
Zahariev 5 – Centellinato con il contagocce e millesimato come i migliori champagne sui 13 gradi il bulgaro gioca i suoi 13 minuti proprio come al PalaTiziano. Ma questa non è Ibiza, cantavano i The Kolors, Festivalbar con la cassa dritta, ti sto aspettando, ma è nebbia fitta. Ecco: nebbia fitta. In questi giri di lancette non riesce ad impattare con il match sbagliando 4 triple su 4 tentativi. Campanella lo richiama a sé, gli consegna un pacco di pop-corn e un paio di occhiali 3D. AL CINEMA
Vedovato 6,5 – Presentissimo al rimbalzo come uno zio alla prima comunione della nipote dà una grandissima mano per bloccare lo score avversario dei palloni catturati in attacco dagli avversari a quota 5 quando la loro media squadra recitava un ruolino ben diverso: 16. E Vedovato c’è. Lo scrive sul muro e lo urla nel pitturato. Sacrificato da coach Campanella sul famoso altare bruciante della “Scelta Tattica” per limitare il più possibile le conclusioni da tre punti di Fabriano fa quello che può e lo fa bene. TORRE PER ALFIERE
Cepic 6 – La grinta del montenegrino si vede quando uscito zoppicante rientra nell’agone della battaglia come un coniglio spunta fuori dal cilindro di Mago Silvan. Vedendolo uscire a braccia nessuno si sarebbe aspettato un rientro in pista così gagliardo. Invece in panchina ecco il “coach mi faccia fasciare che rientro”. E subito è li. A pugnare, come dicevano i latini. E lui ha un po’ il profilo ma soprattutto il physique du role del soldato lacedemone. Crea una fantastica confusione (cit. 300). Quel tanto che basta per affondare il colpo nella falange avversaria. AU AU AU
Campori 5 – Partita un po’ anonima per il capitano in fase offensiva dove in 15 minuti si ritaglia solo un tiro dalla media che non va. Anche in difesa non spende neanche una manata data bene, e come si direbbe a Livorno, o una carezza finita male. Finisce con lo zero sotto la voce falli commessi, e anche zero a falli subiti. Ma anche zero palle recuperate e zero assist. Ve la ricordate la trasmissione Che fine ha fatto Carmen Sandiego che andava in onda la domenica mattina di qualche annetto fa? Da Pechino a Barcellona… Che fine ha fatto Capitan Campori? MISTER X
Donzelli 6,5 – Partecipa alla giostra difensiva sportellando sul tagadà là sotto ed evitando secondi e importanti possessi in più a Fabriano che in un match come questo potevano essere la goccia di assenzio nel bicchiere di Rimbaud. Subisce tre falli e si concede il lusso di una tripletta, così, come macaron a fine pasto. PASTICCINO
Del Testa 6,5 – Compatto e concreto. Duro, cattivo e progressivo. No non siamo al Duplex (paura!) ma sul parquet (paura!) del PalaMacchia. In consolle c’è DJ Maurizio e noi non vogliamo ballar la commerciale (cit.). DJ Mau spara tutta la grintaccia di cui è capace e limita le bocche da fuoco avversarie. E poi ha la concretezza dell’abbraccio della Terra, che accoglie i sogni e li tiene fermi, nonostante le tempeste del tempo. ADRENALINA PURA
Paesano 6 – Si sporca le mani e anche i piedi. Si tuffa nella pozzanghera senza stivali e sorride sotto la pioggia interpretando il vero spirito Pielle. Paesano paura non ne ha. Come i pompieri. Come quando stoppa ma viene fischiato fallo nonostante il pallone pieno. Soffre e si arrabbia come tutta la ciurma. E quando è in porto stappa il rum della vittoria. PARTE DELLA CIURMA PARTE DELLA NAVE
Coach Campanella 8 – Legge al meglio la partita. Come stregone nella palla di vetro vede…e prevede. . Compie scelte a difficili che si rivelano vincenti. Tiene a venti punti sotto la loro media una squadra come Fabriano, capisce dove c’è da operare e “bisturi!” apre il paziente senza paura. Poi a fine intervento ricuce. Il paziente sta bene, benissimo. E la sua Pielle scoppia di salute. DR. HOUSE
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