Montano si tinge d’argento a Tokyo. E’ la 99esima medaglia olimpica livornese
Nell'assalto contro gli ungheresi Aldo, sceso in pedana come capitano, ha imposto il suo ritmo portando acqua al mulino azzurro imprimendo la marcia in più all'Italia vincendo i suoi assalti per 6-5 e 7-5 riportando così il team guidato dal ct Sirovich a distanza di "aggancio" e sorpasso
Lo sciabolatore livornese entra nella storia. A 42 anni, alla sua quinta olimpiade consecutiva, subentra in semifinale nella gara a squadra all'infortunato Samele e trascina gli azzurri all'assalto per l'oro. Poi la sconfitta in finalissima contro la Corea del Sud
La medaglia olimpica al collo (la numero 99 per la nostra città) Aldo Montano (nelle foto di Augusto Bizzi in diretta da Tokyo), arrivato oggi alla sua quinta olimpiade consecutiva, è riuscita a mettersela. Lo sciabolatore livornese, dopo aver trascinato la squadra della sciabola azzurra in semifinale contro l’Ungheria, si arrende insieme ai suoi compagni al predominio della Corea del Sud che si impone nella finalissima per l’oro con il risultato di 26 a 45. Per lui è un argento scintillante che si aggiunge al suo già grandissimo palmares a cinque cerchi composto già da un oro (nell’individuale) e un argento a squadre guadagnati ad Atene nel 2004, al bronzo a squadre di Pechino 2008 e a quello, sempre a squadre, di Londra 2012.
Montano ancora una volta è stato immenso dall’alto delle sue 42 primavere (compirà 43 anni a novembre) trascinando i compagni (Enrico Berrè, Luigi Samele e Luca Curatoli) durante la semifinale contro l’Ungheria vinta per 45 a 43. Il nostro “Aldino”, riserva nel quartetto, è subentrando nella semifinale con l’Ungheria all’azzurro più quotato, Gigi Samele, argento nell’individuale, infortunato in un allungo durante il quarto di finale da infarto con l’Iran, concluso sul 45-44 con stoccata decisiva di Curatoli. Nell’assalto contro gli ungheresi Aldo, sceso in pedana come capitano, ha imposto il suo ritmo portando acqua al mulino azzurro imprimendo la marcia in più all’Italia vincendo i suoi assalti per 6-5 e 7-5 riportando così il team guidato dal ct Giovanni Sirovich a distanza di “aggancio” e sorpasso. Sorpasso poi avvenuto grazie agli assalti dilaganti di Berrè e Curatoli.
Poi la finalissima, trasmessa in diretta alle 12,30 ora italiana da Rai 2, partita male con un pesante passivo di 0-5 di Montano che dà il via all’allungo degli asiatici. Un gap che i coreani allungheranno di stoccata in stoccata aumentando il notevole divario. Secondo assalto di Aldo terminato per 1-5 in appannaggio dell’avversario. Meglio il terzo round dove Montano prova a “tenere botta” rosicchiando qualche stoccata, ma si deve arrendere con l’ultimo parziale di 3-5.
Una standing ovation alla leggenda Aldo Montano che con questa medaglia entra di diritto nella storia della scherma italiana e dello sport livornese.
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