Sì al museo, nuovo stadio sul modello Udinese
Il centro sportivo, il settore giovanile e i possibili investitori. Il dg Peiani a tutto campo. E un nuovo concorso permetterà ai tifosi di scegliere le nuove maglie da gioco della squadra
La conferenza stampa del 19 novembre doveva essere l’occasione per parlare del prossimo museo del Livorno Calcio ed invece l’attenzione si è spostata sulle vicende societarie. A dare risposte sono stati il direttore generale Mirco Peiani, l’assessore allo sport Andrea Morini e il consulente del Livorno Calcio, già presidente amaranto, Fernandez Affricano. Gli argomenti trattati: il nuovo stadio, il centro sportivo ed i possibili investitori della società.
Sul museo – Il museo si farà all’interno dello stadio e conserverà i ricordi della storia amaranto fin dagli anni antecedenti alla fondazione quando, il Livorno era Virtus Juventusque. Grande soddisfazione è stata espressa da Morini, il quale ha sottolineato che si tratta di “un investimento per il futuro che arricchirà lo stadio”. Insieme al museo è stato annunciato che sarà indetto il nuovo concorso (terminerà il 20 dicembre) che permetterà ai tifosi di scegliere le nuove maglie da gioco della squadra scegliendo tra i vari modelli proposti da Legea.
Questione stadio – Morini si è poi soffermato sulle condizioni in cui si trova l’Armando Picchi, ribadendo come investire ulteriormente in un impianto del 1934 sia troppo dispendioso economicamente e lungo dal punto di vista burocratico. L’idea di base su cui l’attuale amministrazione si sta muovendo sarà quella di non delocalizzare il nuovo impianto seguendo così il “modello Udinese” di uno stadio costruito “per parti” e, magari, senza la pista d’atletica. Idee che però saranno solamente “appuntate” almeno fino al prossimo anno. Verosimilmente se ne riparlerà seriamente quando sarà in carica la nuova amministrazione comunale.
Sui possibili investitori – A prendere la parola è stato Peiani: “Soggetti interessati ci sono ma la famiglia Spinelli “pesa” a chi dare la società. Questo l’ho sempre detto: dobbiamo anche guardare chi compra. Cosa offre adesso il Livorno? Ad oggi abbiamo un campo e basta. Ovunque vai ci sono terreni dove si investe per le società calcistiche, noi paghiamo circa 335mila euro di affitto per le giovanili ed un milione per lo stadio, dobbiamo dare anche la posssibilità agli investitori di poter investire sul centro sportivo. Ad oggi il Livorno ogni mese perde circa 400mila euro e quindi ritorniamo al discorso che qualunque investitore che entri in contatto con il presidente Spinelli deve capire se c’è possibilità di prospettiva. Nei prossimi giorni convocheremo un cda per discutere di tutto ciò che ruota attorno al Livorno”.
Centro Sportivo – Ancora Peiani: “L’idea di farlo al Calambrone non è naufragata, ma fare il centro sportivo in provincia di Pisa mi sembra una cosa assurda. Portare sette campi lì non mi sembra bello per i tifosi. Ad oggi abbiamo due campi a Guasticce, uno a Borgo, Antignano e un altro a Salviano. Non ci sono terreni per mettere sei campi tutti insieme”.
Sulle Giovanili – “Abbiamo – chiude il dg Peiani – invertito la tendenza, prima i ragazzi andavano via da Livorno adesso c’è un continuo afflusso di promesse. Periodicamente invitiamo i migliori responsabili tecnici giovanili d’Europa, a nostre spese, ad aiutare ogni società livornese. Tra poco verrà il coach della primavera della Juventus Francesco Baldini, poi il Manchester e così via. Stiamo procedendo con Pea nella giusta direzione”.
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