“Pronti a giocare a Empoli o Cecina”. La risposta di Nogarin. Settore giovanile: i nomi degli allenatori
Il direttore generale, infastidito dalla questione relativa ai seggiolini nuovi del Picchi, annuncia la possibilità di giocare le partite interne lontano dall'Ardenza
La stagione del Livorno sta per prendere ufficialmente il via. Lunedì 9 luglio verrà presentato il nuovo allenatore allo stadio poi prenderà il via il ritiro di Fiumalbo per preparare al meglio il prossimo campionato di serie B. In questo scenario sta tenendo banco un’annosa querelle tra il direttore generale Peiani (nella foto a sinistra accanto a Fulvio Pea) e il comune di Livorno sulla questione stadio (clicca qui per la presentazione del settore giovanile). E’ proprio lo stesso proprietario del gruppo Uappala ad illustrare la questione: “Come società ci siamo fatti carico di comprare 5.500 nuovi seggiolini per lo stadio sgravando così il Comune da un’ingente spesa. Tuttavia, nella mattinata del 6 luglio, mi è arrivata una mail dagli uffici comunali dove ci veniva chiesto di farci carico anche dello smontaggio e smaltimento dei vecchi seggiolini. Inoltre ci è stato chiesto di produrre una certificazione sulla tenuta del cemento del Picchi. Tutto questo lo trovo assolutamente inaccettabile e se il Comune non ci verrà incontro sono pronto a far giocare la squadra a Cecina o ad Empoli anche perché se il Livorno si deve fare carico di tutte queste spese tanto vale costruire uno stadio ex novo”.
La risposta del Comune su Fb (i commenti sotto all’articolo precedenti alla data del 9 luglio non tengono della risposta del Comune inserita in data 9 luglio) – Dopo essere stato sollecitato a fornire una risposta è stato il primo cittadino a rispondere tramite Fb: “Il Livorno calcio è in arretrato con i pagamenti al Comune di Livorno per l’utilizzo dello stadio di tutto il 2017 e dei primi sei mesi del 2018.
Stiamo parlando di poco meno di 200mila euro. Prima di avanzare pretese a proposito dello smaltimento dei seggiolini vecchi, sarebbe bene che si preoccupasse di saldare i propri debiti. Anche per questo la minaccia di giocare altrove la serie B, se il Comune non si accollerà le spese d’acquisto e smaltimento dei nuovi seggiolini, è decisamente fuori luogo. La società dovrebbe avere l’onesta intellettuale di ricordare che, solo quest’anno, il Comune ha speso 500mila euro per i lavori di consolidamento della struttura, 200mila euro per l’impianto antincendio e 70mila euro per la tribuna. Tra l’altro è bene sottolineare che lo stadio è gestito dal Comune con un contributo del Livorno Calcio che non arriva a coprire il 56% delle spese ordinarie. Una circostanza anomala nel panorama italiano, dove le società si accollano la gestione e dunque le spese ordinarie e straordinarie degli stadi. Questo per il club amaranto significherebbe dover sostenere costi molto più alti di quelli attuali. A Livorno si è agito diversamente proprio per amore della squadra. Anche per questo non intendiamo accettare ricatti di alcun tipo”.
Riproduzione riservata ©
Cerchi visibilità? QuiLivorno.it mette a disposizione una visibilità di oltre 70mila utenti giornalieri: 68.900 su Fb, 7.200 su Ig e 4.700 su X. Richiedi il pacchetto banner e/o articolo redazionale a [email protected] oppure attraverso questo link per avere un preventivo
QuiLivorno.it ha aperto il 12 dicembre 2023 il canale Whatsapp e invita tutti i lettori ad iscriversi. Per l’iscrizione, gratuita, cliccate il seguente link https://whatsapp.com/channel/0029VaGUEMGK0IBjAhIyK12R e attivare la “campanella” per ricevere le notifiche di invio articoli. Ricordiamo, infine, che potete continuare a seguirci sui nostri social Fb, Instagram e X.