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Livorno-Siena 0-2. Amaranto in crisi

Sabato 4 Marzo 2017 — 23:46

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Che succede al Livorno? Se lo sta chiedendo Foscarini. Se lo stanno chiedendo i tifosi e, sicuramente, anche i giocatori. L’impressione è che gli amaranto stiano regredendo e che stiano tornando la squadra timorosa e impaurita di inizio campionato (LA CRONACA). Da settembre sono cambiate tantissime situazioni e il Livorno è passato da essere una formazione incapace di battere un Arezzo ridotto in nove ad una in grado di infliggere la prima sconfitta alla corazzata Alessandria. Adesso, come ha ammesso anche Foscarini (LE INTERVISTE), il Livorno sta vanificando quanto fatto fin’ora. Se non arriverà una svolta mentale, più che di gioco, si farà dura anche in chiave playoff. Non che gli spareggi siano in dubbio, ma arrivarci in queste condizioni sarebbe veramente deleterio (LA CLASSIFICA).

Passino gli infortuni, passino i rigori sbagliati e la sfortuna, ma questa squadra sta avendo un’involuzione spaventosa dal punto di vista mentale. Prima il Livorno rimontava due gol al Piacenza, andava a vincere a Cremona dopo essere stato sotto 2-1 e sconfiggeva l’Alessandria. Adesso, una volta che si trova in svantaggio, fatica tremendamente a recuperare. Così come fatica a segnare. Con quella di oggi sono tre le partite chiuse senza la gioia di un gol. E’ evidente che manchi un bomber di razza perché nessuno tra Maritato, Murilo, Dell’Agnello e Calil lo è. Così come è evidente che manchi chi salti l’uomo e crei la superiorità. Purtroppo di questo secondo aspetto ne pagano le conseguenze proprio gli attaccanti che non ricevono uno straccio di pallone giocabile.

Siena avanti – Foscarini, un po’ a sorpresa, ha stravolto la formazione iniziale. Passi per la panchina a Lambrughi che necessitava come il pane di tirare un po’ il fiato, hanno lasciato più di un dubbio l’affidarsi a Morelli sulla destra al posto di Galli e, soprattutto, schierare Dell’Agnello dall’inizio per Maritato. Il livornese è stato protagonista di una prova più che incolore macchiata dagli insulti al pubblico al momento della sostituzione. A tutto questo ci va aggiunto che Calil è uscito per infortunio dopo neanche mezz’ora sostituito da un Murilo apparso ancora una volta fuori dagli schemi. In questo contesto, il Siena ci è andato a nozze e ha punito prima con Castiglia e poi con Ciurria. In entrambi i casi da rivedere il piazzamento della difesa. E Il Livorno? Non pervenuto. Neanche uno straccio di tiro verso la porta di Moschin.

Tutto vano – Foscarini ad inizio secondo tempo ha cambiato. Fuori uno spaesato Gasbarro in favore di Maritato e passaggio al 4-3-3. Con il nuovo modulo e soprattutto con uno spirito diverso, il Livorno si è gettato avanti alla ricerca del gol che avrebbe riaperto la partita. Le occasioni migliori sono capitate sui piedi di Valiani, fermato dal palo, e di Dell’Agnello che da due passi ha clamorosamente fallito. Come se non bastasse, nel finale è arrivato anche il rosso diretto a Borghese per una brutta entrata ai danni di Bunino. Peggio di così non poteva andare. E sabato c’è la complicata trasferta in casa dell’Arezzo. Serve un Livorno versione Alessandria o sarà, nuovamente, notte fonda.

Il tabellino
Livorno:
Mazzoni, Toninelli, Borghese, Gasbarro, Morelli (45′ Maritato), Machi, Luci, Valiani, Franco, Calil (28′ Murilo), Dell’Agnello (78′ Galli). A disp: Vono, Vittorini, Ferchichi, Lambrughi, Gemmi. All. Foscarini
Siena: Moschin, Panariello, Rondanini, D’Ambrosio, Iapichino, Ciurria, Castiglia (92′ Grillo), Guerri, Vassallo (60′ Steffè), Saric (74′ Bunino), Marotta. A disp: Ivanov, Di Stasio, Romagnoli, Ghinassi, Secondo, Jawo, Stankevicius. All. Scazzola
Arbitro: Balice di Termoli
Rete: 15′ Castiglia, 36′ Ciurria
Note: angoli 6-0 per il Livorno, ammoniti Franco, Panariello, Moschin, Iachipino, Luci, Mazzoni, Rondanini, espulso Borghese al 76′, recupero 2′ + 4′, spettatori 3.918

 

 

 

Mazzoni 5,5: due tiri due gol, o quasi. Nessun miracolo, forse nell’azione del vantaggio bianconero poteva respingere meglio.

Toninelli 5,5: fa quel che può, almeno la voglia ce la mette. Paga dazio a una tecnica di base non eccelsa.

Borghese 5: mezzo buco sul raddoppio, perché la palla gli passa tra le gambe. Macchia una prestazione comunque dignitosa con il rosso di frustrazione nel finale.

Gasbarro 5: al rientro da titolare, ha ancora ruggine nelle gambe. Si perde l’uomo sul secondo gol, non è reattivo neanche sul primo.

Morelli 5: sulla corsa niente da dire, il problema è che va dritto come un treno e spesso supera la linea di fondo (46’ Maritato 5,5: aumenta leggermente la qualità dell’attacco, ma nell’unica vera occasione che ha non è cattivo).

Marchi 5,5: parte a sinistra, poi passa a destra: si sposta lui, ma non si spostano gli equilibri del centrocampo.

Luci 5: nervoso, arruffone, una delle peggiori partite del capitano questa stagione. A volte sembra pestarsi i piedi con Valiani, ma la serata è di quelle no.

Valiani 6,5: per distacco il migliore degli amaranto. Sempre a testa alta, da solo dirige una squadra intera.

Franco 6: uno dei pochi a uscire dal campo a posto con la propria coscienza. Non sarà un fenomeno, ma ha la garra.

Dell’Agnello 4: appurato che non ha i mezzi per giocare nel Livorno, potrebbe almeno risparmiarsi lo squallido teatrino di uscire dal campo offendendo i tifosi che lo fischiano (78’ Galli sv).

Calil 5,5: venti minuti non indimenticabili, poi si fa male e zoppica fino al cambio (28’ Murillo 5: altro giocatore involuto rispetto al girone di andata, fatica a concludere l’azione).

All. Foscarini 5: la formazione iniziale non convince, così come l’approccio della squadra alla partita. Prova a rimediare in corsa, ma ormai la frittata è fatta.

ROBUR SIENA

Moschin 6,5: due belle parate nelle rare occasioni in cui il Livorno trova lo specchio.

Panariello 6: bene per un tempo, qualche sofferenza in più nella ripresa ma senza che la diga crolli.

Rondanini 6: dal suo lato il Livorno non sfonda, partita ordinata.

D’Ambrosio 6: esterno adattato a centrale, a suo agio nel ruolo.

Iapichino 6,5: tiene bene la fascia, salva sulla linea il gol che avrebbe riaperto i giochi.

Ciurria 6,5: al primo tentativo sbaglia l’aggancio, alla seconda occasione punisce la distratta difesa di casa.

Castiglia 6,5: al posto giusto per ribattere in porta il tiro di Vassallo, già prima aveva creato problemi giocando tra le linee (92’ Grillo sv).

Guerri 6,5: vertice basso della mediana, spezza il gioco e avvia le ripartenze senesi.

Vassallo 6: entra nella storia del match con il tiro dal limite da cui nasce il vantaggio, però è abbastanza isolato a sinistra (60’ Steffè 5,5: entra ma non si vede molto, poco nel vivo del gioco).

Saric 6: fa soprattutto legna in mezzo al campo, pressa a tutto campo (74’ Bunino 6: steso da Borghese, guadagna il rosso dell’ex compagno).

Marotta 6,5: in pratica fa reparto da solo, manda in porta Ciurria e tiene in scacco tutta la difesa di casa.

All. Scazzola 6,5: il Siena entra in campo a muso duro e schianta il Livorno in 36’. Una volta in vantaggio amministra bene e porta a casa tre punti che sono ossigeno per la classifica.

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