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Livorno-Pontedera 0-1. Amaranto a +5 dal Siena

Domenica 11 Febbraio 2018 — 18:29

Ancora una sconfitta per il Livorno che non riesce ad uscire dal periodo buio nel quale è finito. Al Picchi passa anche il Pontedera grazie ad un gol a pochi minuti dalla fine

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Se non è crisi poco ci manca (clicca qui – il programma della tre giorni di festeggiamenti per i 103 del Livorno Calcio). Due punti nelle ultime quattro partite, soltanto due reti segnate (di cui una su rigore inesistente) e una costante difficoltà nel creare gioco (in fondo all’articolo la fotogallery). Che fine ha fatto il Livorno sfavillante ammirato prima della sosta? Possibile che la pausa post capodanno abbia inciso così tanto. Difficile a dirsi (LA CLASSIFICA). Fatto sta che contro il Pontedera è arrivata la seconda sconfitta casalinga consecutiva, figlia di una partita durante la quale gli amaranto non hanno entusiasmato, anzi. Merito anche agli avversari che hanno raccolto il massimo con il minimo sforzo, ma senza rubare niente. Già perché il Livorno di pericoli veri e propri non ne ha creati se si escludono due tiri da fuori di Kabashi quando il cronometro però segnava il novantesimo. Ora sarà fondamentale non perdere la testa anche perché il campionato è ancora lungo.

Sottil, nonostante le numerose assenze tra infortuni e squalifiche, conferma il 4-2-3-1 con il ritorno in difesa di Gonnelli e l’inserimento di Bresciani (tra i migliori) a sinistra e Manconi (bocciato di nuovo) dietro Vantaggiato (recuperato in extremis). Il risultato però è stato un Livorno piatto che va oltre un buon possesso di palla. Il tecnico, cercando di cambiare le carte in tavola, lascia negli spogliatoi Morelli e Manconi in favore di Perez e Perico passando al 3-4-2-1. Anche nella ripresa gli amaranto non hanno brillato andando a sbattere più e più volte contro il muro del Pontedera. Che alla prima vera occasione sblocca il match con un tocco di Pinzauti. Sotto di una rete il Livorno prova a risorgere con due tiri dalla distanza di Kabashi ma è troppo tardi. Vince il Pontedera e il Livorno esce nuovamente dal Picchi con zero punti in tasca. In settimana tuttavia ci potrebbe essere un volto nuovo. La società infatti sta pensando al tesseramento di Simone Palermo, centrocampista svincolatosi dall’Entella, vecchia conoscenza di Sottil ai tempi del Gubbio.

Il tabellino
Livorno: Mazzoni, Morelli (45′ Perico), Pirrello, Gonnelli (87′ Baumgartner), Bresciani (62′ Kabashi), Luci, Bruno (82′ Montini), Doumbia, Manconi (45′ Perez), Valiani, Vantaggiato. A disp: Pulidori, Casanova, Borghese, Zhikov, Gemmi, Nocciolini. All. Sottil
Pontedera: Contini, Frare, Rossini, Risaliti, Posocco, Calcagni, Caponi, Gargiulo (71′ Raffini), Corsinelli (65′ Tofanari) Grassi (71′ Spinozzi), Maritato (63′ Pinzauti). A disp: Biggeri, Marinca, Benassai, Borri, Ferrari, Paolini, Romiti. All. Maraia
Arbitro: Zanonato di Vicenza
Rete: 86′ aut. Gonnelli
Note: angoli 6-2 per il Livorno, ammoniti Rossini, Bruno, Posocco, recupero 0′ + 5′, spettatori 5.628

Mazzoni 6: coinvolto suo malgrado nel flipper che porta al gol del Pontedera, vede sbucare il pallone all’ultimo quando ormai sta per entrare.

Morelli 5: fuori dopo un tempo di confusione e scelte di gioco sbagliate (46’ Perico 6: prima in campo, gioca semplice e fa quello che una condizione approssimativa gli consente).

Pirrello 6: schierato sul centrosinistra, ma non ha cali di concentrazione come nelle ultime uscite. Sbriga bene il poco lavoro creato dal Pontedera.

Gonnelli 5,5: protagonista nell’episodio decisivo, in cui probabilmente tocca il pallone per ultimo. Se così non fosse, Pinzauti gli sfugge troppo vicino alla porta (88’ Baumgartner sv).

Bresciani 6,5: prima da professionista da ricordare per l’ex Serravezza. Rapido e convinto dei propri mezzi, impiega sì e no dieci minuti a prender possesso dalla corsia sinistra (62’ Kabashi 6: non a suo agio da esterno, meglio quando si accentra e va due volte al tiro).

Luci 6: niente di trascendentale, detta quel minimo di gioco che i movimenti dei compagni li consentono e rimedia spesso agli errori altrui.

Bruno 5,5: prova di sostanza sulla falsariga di Luci, seppur con qualche errore di misura in più rispetto al solito (82’ Montini sv).

Doumbia 5: la sua partita riassunta in un fotogramma: il gol in fuorigioco. Intenzioni buone, ma risultati mediocri.

Manconi 5: come vice Maiorino continua a non convincere, in mezzo alle maglie granata avrebbe dovuto velocizzare per essere incisivo (46’ Perez 6: accende gli amaranto con qualche fuga, peccato si perda un po’ negli ultimi venti metri).

Valiani 6: la trottola del Livorno: parte alto e destra, poi va a sinistra e infine esterno di fascia. Suo l’unico tiro in porta del primo tempo.

Vantaggiato 5,5: abbandonato a sé stesso in mezzo ai centrali ospiti può far poco, e di certo il colpo di testa non è il suo punto di forza.

All. Sottil 5: 2 punti in 4 partite sono un dato allarmante, la squadra appare involuta e prevedibile nelle giocate. Speriamo che la sosta serva a ricaricare le energie fisiche e psichiche.

Mister Sottil, continua il momento negativo del Livorno: non si vedono più aggressività, identità di squadra e cattiveria sotto porta.
“È palese, c’è qualcosa che non va. Teniamo palla, creiamo gioco ma siamo meno incisivi, abbiamo perso convinzioni. Oggi ho visto poca personalità, se non da ragazzi come Bresciani, il migliore in campo, e Perez, che sono un ’97 e un ’98. Rimango basito da come subiamo gol alla prima palla che mettono dentro. Dobbiamo rimanere sereni, ma consapevoli che bisogna cambiare qualcosa per riprendere a marciare. Mi prendo le mie responsabilità, mi sto impegnerò al massimo delle mie possibilità per uscire dal momento no e portare il Livorno in serie B”.

Riguardo alle scelte fatte, Montini poteva forse entrare prima. Mentre Perico aveva detto di non essere in condizione…
“Montini è entrato nel finale perché volevo mantenere l’equilibrio della squadra, e mi sembrava che la zampata vincente fosse nell’aria. Perico non era pronto per giocare tutta la partita, ma un tempo sì. Col passaggio al 3-4-2-1 mi faceva comodo dietro, Morelli non stava andando bene”.

Adesso arriva la sosta, avrebbe preferito invece giocare subito?
“Meglio che ci sia la sosta, almeno possiamo recuperare i giocatori acciaccati e resettare la testa dei ragazzi. Bisogna ripartire da dove abbiamo lasciato un mese fa, giocando con meno pressione e più leggerezza”.

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