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Livorno-Lupa Roma 1-1. Che pesce d’aprile!
Gli amaranto falliscono rigore al 93′

Venerdì 31 Marzo 2017 — 18:18

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

AAA cercasi storie dal gran finale” cantava Gabbani nella sua “Occidentali’s Karma” vincitrice di Sanremo. Per adattarla alla stagione del Livorno, si potrebbe cambiare in “AAA cercasi rigorista che segni”. Già perché con quello sbagliato contro la Lupa Roma fanno quattro penalty gettati alle ortiche, davvero troppi. Ma il pareggio contro la Lupa Roma non può essere ridotto all’errore nel finale di Calil (LA CRONACA). Il Livorno non doveva arrivare a giocarsi la vittoria nei minuti di recupero dopo che per 90’ aveva stretto nel proprio centrocampo la squadra romana sbagliando almeno tre nitide occasioni per chiudere la partita (LE INTERVISTE). No, così proprio non va e anche Foscarini nel dopo partita ha alzato la voce perché se una squadra punta alla promozione (seppur attraverso i playoff) non può permettersi passi falsi come questo (LA CLASSIFICA).

Dicevamo dei rigori. Gli errori di Murilo, Maritato (due volte) e Calil sono costati almeno sette punti: tre con il Siena, due con la Lucchese e altrettanti con la Lupa Roma mentre non è possibile valutare quello di Maritato contro il Como. Possibile che sia così difficile segnare dal dischetto? A quanto pare sì. Ma come detto il Livorno ha gettato alle ortiche questo successo nei minuti successivi il gol del vantaggio di Venitucci. Murilo ha avuto sui piedi per ben tre volte il pallone del 2-0 ma ha sempre fallito facendo arrabbiare non poco Foscarini che ha letteralmente perso le staffe quando ha visto Fofana svettare di testa siglando il pareggio. In una partita dove gli amaranto hanno creato sette nitide occasioni da rete (rigore escluso) è impensabile uscire dal campo con soltanto un punto in tasca.

Che spreco Il Livorno ha giocato la partita che ci si aspettava. Ha aggredito fin da subito la Lupa Roma senza lasciare campo agli avversari. E le palle gol sono fioccate come non mai. Peccato che sulla strada degli amaranto si è sempre messo Brunelli, autentico muro in difesa della porta romana. La sensazione era che Luci e compagni potessero colpire da un momento all’altro, ma il pallone di entrare proprio non ne voleva sapere. Mazzoni è stato il classico spettatore non pagante mentre in panchina Foscarini non sapeva più a che santo votarsi ogni volta che il pallone non varcava la linea di porta.

La beffa – Nel secondo tempo Foscarini ha dato maggiore peso all’attacco inserendo Venitucci al posto di Toninelli passando al 4-3-1-2. Proprio il neo entrato è riuscito ha sbloccare il match con un bel sinistro sul quale Brunelli nulla ha potuto. Una volta in vantaggio, Foscarini ha tolto Vantaggiato (per lui più di 60 minuti in campo) inserendo Murilo e da qui è iniziata la sagra del “questo lo segnavo anche io” riprendendo un celebre spot di Mai dire gol. Il brasiliano infatti si è mangiato tre palle gol che avrebbero messo in ghiaccio il risultato. La Lupa Roma ha ringraziato e con Fofana di testa ha trovato il pareggio. In parità, dentro Calil per un 4-2-4 arrembante. Proprio il brasiliano ha avuto sui piedi il pallone della vittoria ma si è fatto parare il rigore (minuto 93) procurato da Borghese. Sulla ribattuta Murilo ha segnato ma l’arbitro ha annullato in quanto, a suo dire, il brasiliano ha anticipato troppo l’entrata in area di rigore. Inutili le proteste degli amaranto. Al triplice fischio è rimasto soltanto tanto amaro in bocca.

Il tabellino
Livorno: Mazzoni, Benassi, Borghese, Toninelli (45′ Venitucci), Galli, Luci, Valiani, Marchi (87′ Calil), Franco, Vantaggiato (61′  Murilo), Maritato. A disp: Vono, Romboli, Morelli, Gasbarro, Gemmi, Ferchichi, Giandonato, Calil. All. Foscarini
Lupa Roma: Brunelli, Antonelli, Baldassin, Sfanò, Celli, Garufi, La Camera, Corvesi, D’Agostino (63′ Da Silva), Mastropiero (58′ Iadaresta), Fofana (82′ Palomeque). A disp: Fontebuoni, Cavagna, Proia, Aloi, Scicchitano, Valotti, Svidercoschi. All. Di Michele
Arbitro: Boggi di Salerno
Rete: 57′ Venitucci, 78′ Fofana
Note: angoli 8-6 per il Livorno, ammoniti Toninelli, Borghese, Fofana, Murilo, Iadaresta, recupero 1′ + 3′, spettatori 3.901

 

 

 

Mazzoni 6: neanche mezza parata, poi Fofana sbuca a mezzo metro dalla linea di porta.

Benassi 6: non un gran lavoro da sbrigare, davanti si vede con un tiro salvato sulla linea.

Borghese 6: Sbaglia un gol fatto, ma in difesa è sempre sicuro. Nel recupero va a guadagnare il rigore, ma il saldo è negativo.

Toninelli 6: a sorpresa piazzato sul centrosinistra, se la cava complice una Lupa rinunciataria (46’ Venitucci 6,5: ha il merito di segnare la rete del vantaggio, raccogliendo una corta respinta. Avrebbe spazi per far ancora male, ma è spesso impreciso).

Galli 6: esterno alto o basso, il rendimento rimane buono. Martella la fascia e tiene basso l’esterno ospite.

Valiani 6,5: ormai è un punto di riferimento per la squadra: dai palla a Valiani e sa sempre cosa fare (e bene).

Luci 6,5: calamita un’enormità di palloni, gestendoli con intelligenza. Sfiora il colpo grosso da fuori all’ultimo secondo.

Marchi 5,5: primo tempo anonimo, si scuote dopo l’intervallo e attacca l’area. Peccato sprechi un paio di buone soluzioni in area (87’ Calil 5: entra e dopo neanche 5’ si ritrova sul dischetto. Forse era il caso che lo battesse qualcun altro).

Franco 5,5: per assurdo trova molti più spazi quando gioca sulla linea di difesa, mettendo in area diverse palle buone. Si perde Fofana in occasione del pareggio romano.

Maritato 5,5: fatica a sbloccarsi, ma ha anche sfortuna perché trova due volte un ottimo Brunelli.

Vantaggiato 5,5: un’ora buona per mettere in moto gambe e polmoni, per veder maggiore brillantezza bisognerà aspettare ancora qualche settimana (61’ Murilo 4,5: sciupa almeno tre nitide palle gol a tu per tu col portiere, errori pagati a carissimo prezzo considerato per il risultato finale).

All. Foscarini 6: squadra che sonnecchia per un tempo, poi si sveglia complice il cambio di modulo. Stavolta colpe ne ha poche se gli attaccanti sbagliano di tutto di più e il Livorno prende gol sull’unico tiro nello specchio.

LUPA ROMA

Brunelli 8: decisivo tre volte, ma la botta di Venitucci gli piega la mano.  Poi a tempo scaduto para il rigore di Calil.

Corvesi 5,5: poco reattivo nel chiudere gli spazi a Franco.

Antonelli 6: il meno peggio in una retroguardia piuttosto distratta.

Sfanò 5: a vuoto e in ritardo in più di un’occasione.

Celli 5,5: paga dazio alle sgroppate di Galli, come nell’azione da cui nasce il gol amaranto.

Baldassin 6,5: il più intraprendente, tira due volte e crossa per la testa di Fofana.

La Camera 6: prova qualche timida geometria in mezzo, ma il pallone i suoi lo giocano poco.

D’Agostino 5,5: galleggia tra le linee ma senza costruire per gli attaccanti (63’ Da Silva 6: si nota per un paio di ripartenze stoppate al limite).

Garufi 6: largo a sinistra, partita d’ordine e disciplina.

Mastropiero 5: presenza innocua nel cuore della difesa di casa (58’ Iadaresta 5: voto abbassato dal fallo su Borghese che causa il rigore, prima era stato utile a tener su qualche palla).

Fofana 6: guadagna la sufficienza con il colpo di testa del pari, unica cosa che gli riesce nel contesto di una gara per lui molto complicata (82’ Palomeque sv).

All. Di Michele 6: fortunato a tornare a casa con un punto, perché la Lupa Roma fa difesa a oltranza e segna nell’unica occasione creata in 90’.

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