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Livorno-Como 1-2. Notte fonda al Picchi

Sabato 28 Gennaio 2017 — 15:47

di Riccardo Campopiano e Simone Panizzi

Ci sono giornate nelle quali il destino vuole tirarti un tiro mancino e te non puoi farci proprio nulla. Ecco, la partita contro il Como ne è un classico esempio. Tre cambi per infortunio dopo mezz’ora tra cui, aspetto non secondario, il probabile crack di Cellini uscito in lacrime in barella. A questo ci va aggiunto che il Livorno ha giocato senza difesa e senza i sostituti perché Borghese era squalificato, Gasbarro infortunato e dopo neanche venti minuti Rossini e Gonnelli hanno dovuto alzare bandiera bianca (LA CRONACA). Come se non bastasse il Como è passato in vantaggio con un gollonzo da calcio d’angolo che gli ha spianato la strada. Poteva andare peggio di così? Forse neanche un esorcista avrebbe potuto fare qualcosa (LE INTERVISTE). Ah, non dimentichiamoci che Vantaggiato subito poco dopo il suo ingresso il campo ha riaccusato un dolore muscolare lasciando di fatto i suoi in dieci. L’unico aspetto positivo, se così vogliamo dire, le sconfitte di Alessandria e Cremonese che hanno lasciato tutto invariato nelle parti alte della classifica (LA CLASSIFICA).

Che succede adesso? Questa è una domanda da un milione di dollari. Difficile immaginare cosa passerà nella testa di Spinelli ma un dato è certo: servono urgentemente rinforzi. Ceravolo ha due giorni di tempo per portare a Livorno gente motivata e d’esperienza altrimenti possiamo dire addio sia alla lotta al primo posto che a giocarci le nostre chance ai playoff perché le altre formazioni non stanno a guardare. Se verrà confermata la rottura del legamento di Cellini allora un attaccante serve come il pane anche perché Vantaggiato non è in grado di dare le giuste garanzie dal punto di vista fisico. Stesso discorso per la difesa: al momento, come centrali, di abili e arruolabili ci sono soltanto Borghese e Lambrughi visto che Toninelli, Franco e Morelli non hanno le caratteristiche per ricoprire quel ruolo. Ecco quindi che qualcosa anche dietro deve essere fatto. La palla passa in mano alla società: riusciranno Protti, Armenia e Ceravolo a far fare un mercato degno di tale nome a Spinelli?

Inizio shock – Come detto, inizio peggiore per il Livorno non ci poteva essere. Cambi esauriti per infortunio dopo neanche mezz’ora e sotto di una rete. Foscarini ha provato a mescolare più volte le carte affidandosi ad una difesa improvvisata con Franco-Lambrughi-Toninelli. Facile prevedere che i tre, non avendo mai giocato insieme e non essendo nei loro ruoli naturali, siano andati in affanno. Il secondo gol del Como ne è la riprova visto che le marcature sono state troppo blande. Come se non bastasse, il primo tempo si è chiuso con un’altra beffa. Maritato si è procurato un rigore che poi ha fallito clamorosamente.

La ripresa – Sotto di due gol e con un Vantaggiato in campo solo per la cronaca, il Livorno ha fatto una fatica enorme a macinare gioco. Di questo ne ha approfittato il Como che si è chiuso a riccio in area di rigore a difesa del doppio vantaggio. Di occasioni neanche l’ombra con Foscarini sconsolato in panchina che non sapeva a che santo votarsi. L’unica scossa l’ha data Jelenic (per lui ultima partita in amaranto) con un gol a pochi minuti dal termine che ha parzialmente riacceso le speranze. Mancava troppo poco però alla fine per sperare in una clamorosa rimonta. Peccato, ma il Livorno ci ha abituato a rialzarsi sempre e lo farà anche questa volta.

Il tabellino
Livorno:
Mazzoni, Gonnelli (23′ Toninelli), Rossini (6′ Morelli), Lambrughi, Jelenic, Valiani, Luci, Marchi, Franco, Cellini (32′ Vantaggiato), Maritato. A disp: Vono, Romboli, Gemmi, Ferchichi, Vittorini, Venitucci, Murilo. All. Foscarini
Como: Zanotti, Nossa, Antezza, Fissore, Marconi, Di Quinzio (87′ Damian), Fietta, Pessina (74′ Cavalli), Cristiani (66′ Bertani), Sperotto, Chinellato. A disp: Cuoco, Cortesi, Peverelli, Piacentini, Le Noci. All. Gallo
Arbitro: Piscopo di Imperia
Rete: 17′ Cristiani, 42′ Pessina, 86′ Jelenic
Note: angoli 5-3 per il Livorno, ammoniti Marconi, Morelli, Fissore, Franco, Lambrughi, Zanotti, Antezza, Cavalli, Luci, recupero 4′ + 3′, spettatori 4.954

Mazzoni 5,5: un paio di belle parate, ma sui gol avrebbe potuto fare qualcosa in più e meglio.

Gonnelli 6: gioca giusto il tempo di prendere il voto (23’ Toninelli 5,5: si adatta a centrale di destra, ovvio che sul piano tattico sia in difficoltà).

Rossini sv: primo infortunio di giornata dopo pochi minuti (6’ Morelli 5: poche iniziative utili, molta confusione. Tanto che Foscarini nella ripresa gli cambia fascia).

Lambrughi 5,5: costretto al ruolo di fulcro della difesa a tre dall’infortunio di Rossini, cerca di fare quel che può. Ma non ha i tempi del ruolo.

Jelenic 5:  prevedibile, non cerca mai il fondo ma si incaponisce nel voler tagliare dentro. Risveglia la squadra con il gol nel finale.

Valiani 6: ultimo arrivato, è uno degli ultimi a mollare. Il valore del giocatore è evidente.

Luci 5: pomeriggio nero per il capitano, soffre da matti in mezzo e con una giocata approssimativa avvia l’azione del raddoppio ospite.

Marchi 5,5: fatica anche lui, che di solito trova il modo di levarci le gambe.

Franco 6: parte esterno, dopo un amen passa sul centro sinistra in difesa. Dietro è il migliore del terzetto, nel finale prova anche a spingere.

Maritato 5: prova generosa come al solito, ma pesa nel giudizio l’errore del dischetto in un momento chiave della partita.

Cellini 6: brutta torsione del ginocchio, esce in barella. La speranza è che non abbia concluso in anticipo la sua stagione (32’ Vantaggiato 5: non era in condizione di giocare un’ora, sbaglia Foscarini a metterlo. Infatti si fa male di nuovo dopo pochi minuti).

All. Foscarini 5,5: qualche colpa stavolta ce l’ha anche lui. Non convincono i cambi e la scelta di rimanere a tre dietro nonostante non ci fossero gli elementi adatti. Gli infortuni sono però un grosso alibi.

COMO

Zanotti 6,5: bravo a intuire e respingere il rigore, ma il tiro di Jelenic gli sfugge di mano.

Antezza 6: tiene botta contro avversari più esperti.

Nossa 6,5: perno centrale di una difesa che lascia davvero poco agli attaccanti di casa.

Fissore 5,5: ingenuo nel tirare giù Maritato sul rigore, fortuna sua che Zanotti rimedia. In generale dietro è il meno sicuro.

Marconi 6: tiene bene sulla corsia destra sia su Morelli che su Jelenic.

Di Quinzio 6,5: si mette in mostra in quello che avrebbe potuto essere il suo nuovo stadio (87’ Damian sv).

Fietta 6,5: dirige il traffico tra difesa e centrocampo, sempre lucido nel guidare i compagni e il gioco.

Pessina 6,5: segna un gol pesantissimo, quello del due a zero. Bravo a leggere l’azione e a ribattere in rete. (74’ Cavalli sv).

Cristiani 6,5: gol fortunoso, ma conta comunque. Gioia strozzata in gola per lui che è livornese (66’ Bertani 5,5: dentro per colpire in contropiede ma non combina granché).

Sperotto 5,5: compitino e niente più, tiene bene difensivamente ma affonda poco.

Chinellato 6: mobile nonostante la stazza, impegna Mazzoni in più di una circostanza.

All. Gallo 6,5: il Como gioca in modo ordinato e ha le idee chiare su quel che fare per mettere in difficoltà il Livorno. Fortunato in più circostanze: nel vantaggio, nel rigore parato e sugli infortuni che mettono in ginocchio il Livorno.

 

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