Livorno-Arezzo 1-1. Amaranto perdono la vetta
Un Livorno non brillante come nelle precedenti uscite non va oltre l’1-1 contro un Arezzo che, comunque, non ha rubato nulla. Il risultato finale rispecchia una partita avarissima di occasioni da rete con i portieri che sono stati impegnati soltanto per raccogliere i rispettivi palloni dal fondo della rete. Ci può stare un mezzo passo falso anche perché non si poteva vincere sempre. Dispiace solo che con un minimo di attenzione in più, gli amaranto avrebbero portato a casa, anche questa volta, l’intera posta in palio (LE INTERVISTE). Ma non piangiamoci addosso. Il Livorno infatti continua nella sua imbattibilità anche se perde il primato della classifica a favore del Siena (gli amaranto comunque hanno una partita in meno, LA CLASSIFICA).
La gara contro l’Arezzo è stata forse l’uscita meno convincente dei ragazzi di Sottil. Contro il Prato, era arrivato sì soltanto un punto ma al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine con Luci e compagni che avevano sbagliato una caterva di occasioni da rete. Se il Livorno non ha entusiasmato, parte del merito va attribuito alla squadra di Pavanel. Che non è arrivata al Picchi per fare le barricate, ma si è giocata la sua partita senza paura chiudendosi bene in difesa e ripartendo in contropiede. Non a caso da uno di questi è nato il gol del pareggio. Sottil ha provato nuovamente, così come la scorsa giornata, a mescolare le carte in tavola ma questa volta l’attacco ha steccato e non è riuscito praticamente mai a battere a rete.
Maiorino gol – Fin dalle prime battute, l’Arezzo ha fatto capire che non è venuto in terra labronica per fare la vittima sacrificale. Nei primi due minuti infatti ha collezionato ben tre calci d’angolo e sull’ultimo è stato provvidenziale Montini a salvare sulla linea. Dopo lo scossone iniziale, il Livorno finalmente ha iniziato a giocare e alla prima occasione ha fatto centro grazie al tap in vincente di Maiorino. Forte del vantaggio, il Livorno, a differenza di altre volte, si è messo a difendere il risultato invece che cercare subito il raddoppio. Di questo ne hanno approfittato gli avversari che con Di Nardo hanno sfiorato il pareggio.
Il pari – La musica non è cambiata neanche al rientro in campo. Sottil ha provato a cambiare qualcosa inserendo Vantaggiato e Morelli ma la mossa vincente è stata quella di Pavanel che ha messo D’Ursi il quale, al primo pallone toccato, ha freddato Mazzoni con un tiro da fuori area deviato da Luci. Sull’1-1 la partita si è di fatto spenta. Il Livorno sembrava non averne più nonostante questa settimana avesse osservato un turno di riposo a differenza dell’Arezzo che ha giocato pochi giorni fa. E meno male che nel finale D’Ursi ha sbagliato un facile appoggio tutto solo dentro l’area di rigore perché altrimenti avremmo dovuto scrivere un altro finale. Prendiamoci comunque il punto guadagnato e testa alla prossima partita contro il Cuneo.
Il tabellino
Livorno: Mazzoni, Pedrelli, Gasbarro, Pirrello, Franco (62′ Morelli), Luci, Giandonato (70′ Bruno), Murilo (70′ Doumbia), Maiorino (76′ Ponce), Valiani, Montini (62′ Vantaggiato). A disp: Pulidori, Gonnelli, Borghese, Hadziosmanovic, Gemmi, Perez, Baumgartner. All. Sottil
Arezzo: Borra, Rinaldi, Varga (79′ Talarico), Muscat (45′ Foglia), Cenetti (64′ D’Ursi), De Feudis, Luciani, Sabatino, Corradi (64′ Yebli), Moscardelli, Di Nardo (79′ Ferrario). A disp: Ferrari, Franchetti, Benucci, Criscuolo, Cellini, Gerardini, Di Santo. All. Pavanel
Arbitro: Dionisi di L’Aquila
Rete: 13′ Maiorino, 66′ D’Ursi
Note: angoli 6-5 per il Livorno, ammoniti Corradi, Vantaggiato, recupero 1′ + 5′, spettatori 5.967
Mazzoni 6: reattivo nel togliere dall’angolino la frustata di Di Nardo, poi si limita a uscite e richiami ai compagni.
Pedrelli 5,5: è sempre propositivo e male non fa. Però viene preso d’infilata da D’Ursi nell’azione del pari aretino. Chiude sulla corsia sinistra.
Pirrello 6: mette insieme ottime chiusure e letture, a qualche ingenuità colossale, come quando ritarda un rinvio regalando quasi il due a uno ospite.
Gasbarro 5,5: ancora non è il vero Gasbarro. Per carità, Moscardelli non la vede quasi mai, però alcuni appoggi e disattenzioni sono gratuitamente superficiali.
Franco 6: scende poco, preoccupandosi di non lasciar spazi a Luciani e complice forse anche una condizione non al top, come testimonia la sostituzione (62’ Morelli 5: pronti via perde una palla in uscita che rischia di costar cara, dopo altri 5’ Sottil preso dallo sconforto lo sposta a destra. Confusionario).
Giandonato 6,5: spazi stretti e avversari tignosi, c’è poco da infiorettare e molto da combattere, come visto fare già contro la Pistoiese. Dal suo tiro respinto da Borra nasce il vantaggio (70’ Bruno 5,5: più bravo in rottura che in costruzione, forse il suo ingresso per assurdo rallenta la manovra del Livorno nella fase finale).
Luci 6,5: tra i più positivi, sin dalle prime battute entra subito in clima derby. In generale, è tra quelli che gioca con maggior lucidità e raziocinio.
Valiani 6: dopo una serie di partite da extraterrestre, torna un “normale” giocatore di categoria e si spegne tra sortite in fascia e raddoppi.
Maiorino 6,5: primo gol al Picchi, legge in anticipo la possibile respinta del portiere e si mette al posto giusto per ribattere in rete. Per il resto, soffre la presenza di De Feudis nella sua zona (76’ Ponce sv).
Murilo 5,5: conferma la tendenza che lo vede decisivo a partita in corso e inconcludente dal fischio d’inizio. Sottil lo toglie dopo l’ennesimo dribbling non riuscito (70’ Doumbia 5,5: non spacca la partita come avrebbe potuto fare, anzi sembra leggermente svogliato).
Montini 6: sembra strano, ma la cosa migliore la fa in difesa salvando sulla linea un colpo di testa su azione da corner dell’Arezzo. Davanti svaria molto, ma non ha occasioni pulite per calciare nello specchio (62’ Vantaggiato 5,5: altra sostituzione che non produce effetti decisivi sul match. Toglie la maschera ma non qualche filo di ruggine che sembra ancora avere).
All. Sottil 6: sufficienza stiracchiata, perché l’approccio alla gara non è stato dei migliori e il Livorno non ha saputo attaccare con la consueta pericolosità. Un punto muove comunque la classifica e allunga la striscia di risultati utili.
AREZZO
Borra 6: nessuna parata di rilievo, ma mette sempre le mani dove servono.
Muscat 5,5: Maiorino è libero di battere a rete in quella che dovrebbe essere la sua zona di competenza (46’ Foglia 6: Pavanel lo inserisce in mediana e ridisegna la squadra).
Rinaldi 6,5: il migliore dietro, concede pochissime occasioni dentro l’area di rigore.
Varga 6: il giovane slovacco tiene bene su Montini, esce stremato dai crampi (79’ Ferrario sv).
Luciani 6,5: lascia poco spazio alle discese di Franco e limita Valiani.
Cenetti 5,5: fa soprattutto densità in mezzo, non riesce mai ad inserirsi (64’ D’Ursi 6,5: entra e dopo 1’ trova il pari con una sassata sotto l’incrocio. Sbaglia però il possibile assist del sorpasso).
De Feudis 6: punto di riferimento davanti alla difesa, si spende anche in appoggio agli attaccanti.
Corradi 5,5: inizia da interno, poi passa in fascia. Esce dopo un giallo e qualche patema di troppo nella ripresa (64’ Yebli 6: porta muscoli e centimentri nella zona nevralgica).
Sabatino 6: agonismo di quelli che danno noia agli avversari, sempre deciso sul pallone.
Moscardelli 5,5: impiega la maggior parte del tempo a lamentarsi con la terna o con i compagni, ha pochi lampi del suo repertorio.
Di Nardo 5,5: un colpo di testa salvato da Mazzoni e tanto lavoro sporco ma poco redditizio (79’ Talarico sv).
All. Pavanel 6: squadra ben organizzata, che non perde la testa dopo lo svantaggio. Indovina la mossa D’Ursi che gli permette di tornare a casa con un punto importante
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