Io Sono Social, ecco chi c’è dietro la rinascita “social” del Livorno Calcio

di Lorenzo Evola

Nonostante la difficile stagione vissuta fin qui dal Livorno Calcio (anche se, va detto, in netta ripresa) c’è un dato che vede i labronici tra le prime in posizioni, non solo del campionato cadetto italiano, ma di tutte le seconde leghe nazionali europee.

Stiamo parlando dei like dei profili social della squadra (Facebook, Instagram e Twitter), aumentati a dismisura a partire dall’agosto del 2017, periodo dal quale i ragazzi di “Io Sono Social” hanno iniziato la loro avventura di social media manager del Livorno Calcio, ottenendo in breve tempo ottimi risultati, come ha confermato Jeremy Caire, il co-founder della società, nella quale lavorano anche sua moglie Virginia Volpi ed il web designer Paolo Peverini.
“Alla base di tutto c’è l’impegno e la volontà di attirare nuovi follower aggiornando quotidianamente i profili e cercando di pubblicare sempre nuovi post – spiega Caire – Così facendo abbiamo registrato un incremento di like e follower maggiore rispetto ad ogni altra squadra di serie B, piazzandoci al sedicesimo posto a livello europeo. La crescita è evidente sia su Facebook, dove contiamo circa 26.000 like, che su Instagram, nel quale siamo passati da meno di 1000 a più di 15000 seguaci nell’arco di un anno e mezzo. Credo – continua il co-fondatore della società – che ciò derivi anche dal fatto che lavoriamo in modo diverso rispetto agli altri, fuori dagli schemi, cosa che in Italia avviene di rado. Mi vengono in mente due episodi della scorsa estate che hanno attirato molta attenzione sui profili della squadra, ovvero la nomina di Lucarelli come nuovo allenatore comparata con il contemporaneo acquisto di Ronaldo da parte della Juve (“Il vero Cristiano ce l’abbiamo noi… #Cl99”) e l’acquisto di Albertazzi, accompagnato dalla celebre scena di Aldo, Giovanni e Giacomo”.
Chiaro è che il successo “social” degli amaranto dipenderà anche dai risultati della squadra sul campo: “In futuro cercheremo di attirare sempre nuovi follower e like, anche se sarà sicuramente importante mantenere la categoria, visto il maggior bacino di udienza della serie B rispetto alla serie C. Ma sono sicuro – conclude Caire – che ci salveremo, abbiamo giocatori esperti e giovani interessanti, in più Breda è riuscito a trovare l’equilibrio giusto, sono fiducioso”.