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Cremonese-Livorno 2-3

Domenica 11 Dicembre 2016 — 23:23

Il Livorno espugna il difficile campo della Cremonese grazie ad un secondo tempo di cuore rimontando grazie a Gasbarro e Murillo

di Riccardo Campopiano

E adesso non veniteci a dire che questo Livorno non può competere per i primi posti. Date a Foscarini una squadra che si possa definire tale e allora sì che sarà lecito pensare in grande. All’undicesima giornata con una rosa ridotta all’osso dagli infortuni e con i giocatori che ancora si dovevano calare nella mentalità della lega pro gli amaranto erano al nono posto distanti dieci punti dalla Cremonese e quindici dall’Alessandria. Poi magicamente sono rientrati i “top player”, lo schema è diventato il tanto caro 3-4-1-2 o 3-5-2 e il Livorno è sbocciato (LA CRONACA). I grigiorossi distano soltanto tre lunghezze mentre la capolista (che continua a fare un campionato a parte) tredici (LE INTERVISTE). Certo, se gli amaranto non avessero buttato via match come contro Arezzo, Siena e Olbia a quest’ora il discorso sarebbe stato diverso, ma proviamo a vedere solo il bicchiere mezzo pieno (LA CLASSIFICA).

Il match contro la Cremonese è stato per certi versi la fotocopia di quello visto la scorsa giornata. Nonostante il gol iniziale di Lambrughi, gli amaranto hanno giocato un primo tempo anonimo in totale balia degli avversari che, ad essere onesti, avrebbero meritato di più del 2-1 con il quale si è chiusa la prima frazione. Poi la squadra si è svegliata giocando una ripresa a dir poco sensazionale mettendo alle corde gli avversari. Grande merito va a Foscarini che con gli inserimenti di Venitucci e Murilo ha messo in crisi gli uomini di Tesser incapaci di tenere testa alle furie amaranto. Solo applausi quindi? Assolutamente no. Nei primi 45 minuti infatti la difesa ha ballato in maniera preoccupante e soltanto la buona sorte ha impedito al passivo di essere maggiore. Gli automatismi devono essere migliorati perché non è pensabile dover fare tre gol ogni volta per poter vincere la partita.

Amaranto sotto – Foscarini ha optato per un 3-5-2 più guardingo con Ferchichi a rinforzare il centrocampo al posto di Venitucci. In difesa Rossini al posto dell’infortunato Gonnelli. L’avvio è stato di quelli che non ti aspetti con Lambrughi abile a sbloccare la partita con un tocco dopo un cross di Jelenic. Il vantaggio però invece di galvanizzare gli amaranto ha avuto l’effetto opposto visto che Luci e compagni si sono rintanati nella propria area di rigore sotto i colpi degli avversari. Prima Scarsella ha pareggiato e poi è iniziato un vero e proprio assalto alla porta di Mazzoni che è capitolato a pochi secondi dalla fine del primo tempo per mano di Brighenti.

La rimonta – Così come contro il Piacenza, il Livorno non si è dato per vinto, anzi. Ha tirato fuori qual carattere che era mancato nei primi 45 minuti. Se poi a tutto questo aggiungiamo l’eurogol di Gasbarro con un coast to coast degno del miglior Bale allora tutto diventa anche più facile. E qui entra in gioco Foscarini. Prima ha cambiato Ferchichi con Venitucci, poi Cellini con Murilo e proprio i due nuovi entrati hanno confezionato l’azione che è valsa i tre punti. Vantaggio inaspettato ma meritato visto che nella ripresa la Cremonese non si è mai resa pericolosa dalle parti di Mazzoni se non nel finale con Brighenti. Adesso sognare è lecito, ma qualcuno deve iniziare a fermare l’Alessandria. Magari proprio il 30 dicembre.

Il tabellino
Cremonese: Ravaglia; Salviato, Marconi, Polak, Gemiti; Scarsella (74′ Scappini), Belingheri (66′ Cavion), Pesce; Maiorino (74′ Perrulli); Stanco, Brighenti. In panchina: Bellucci,Galli, Procopio, Stanghellini, Ruci, Haouchache, Lame, Ferretti. All. Tesser
Livorno: Mazzoni; Rossini, Borghese, Gasbarro; Jelenic (87′ Toninelli), Marchi, Luci, Ferchichi (63′ Venitucci), Lambrughi; Cellini (66′ Murilo), Maritato. In panchina: Falcone, Bergvold, Gemmi, Morelli, Gonnelli, Dell’Agnello. All. Foscarini
Arbitro: Balice di Termoli
Reti: 4′ Lambrughi, 16′ Scarsella, 46′ Brighenti, 66′ Gasbarro, 72′ Murilo
Note: angoli 8-6 per la Cremonese, ammonito Stanco, recupero 1′ + 3′

Mazzoni 6: da rivedere sul secondo gol della Cremonese. Sicuramente vede partire il pallone all’ultimo, ma il tiro è sul suo palo. Salva poi il risultato nel finale su Brighenti.

Rossini 5: in costante difficoltà quando viene puntato e in ritardo nelle chiusure. Giocare poco sicuramente non lo aiuta.

Borghese 5,5: di testa vince il duello con Stanco, ma nell’uno contro uno va in difficoltà.

Gasbarro 7: ma che gol ha fatto? Sembrava un piccolo Bale. Preziosissimo sia in fase difensiva che di spinta.

Jelenic 6,5: quando può puntare l’avversario e correre diventa imprendibile. Avvia l’azione dell’1-0 e fa venire più di un mal di testa a Gemiti (87′ Toninelli sv).

Luci 6,5: altra partita ottima per il capitano che funge da filtro davanti la difesa.

Marchi 6,5: Foscarini gli chiede gli straordinari e lui non si fa problemi correndo per tre. Prezioso e generoso come sempre.

Ferchichi 5: ha una grande occasione nel primo tempo ma la spreca. Disorientato e non per colpa della nebbia (63′ Venitucci 6,5: finalmente viene schierato dietro le punte e la differenza si vede. Suo il cross che porta al gol di Murilo).

Lambrughi 6,5: si rifà del clamoroso gol sbagliato la scorsa giornata. Spinge meno rispetto a Jelenic ma copre diligentemente l’out sinistro.

Cellini 6: fa un grande lavoro in attacco cercando di creare spazio per gli inserimenti dei compagni. Vede poco la porta però (66′ Murilo 6,5: al primo pallone buono la mette dentro e ribalta il match).

Maritato 6: stesso discorso fatto per Cellini. Tante sponde per i compagni ma mai pericoloso dalle parti di Ravaglia.

Foscarini 7: questa vittoria porta la sua firma. Indovina tutte le mosse nella ripresa e porta a casa tre punti fondamentali.

CREMONESE

Ravaglia 5,5: ha sulla coscienza il terzo gol con una goffa uscita.
Salviato 6: come terzino non dispiace e quando può si fa vedere anche in attacco.
Marconi 5: non riesce mai ad anticipare gli attaccanti livornesi.
Polak 5: vedi Marconi. Male anche lui nel reparto arretrato.
Gemiti 5: Jelenic è un brutto cliente e lui lo soffre tantissimo.
Scarsella 6: scaltro in area di rigore quando firma il momentaneo pari (74′ Scappini sv)
Belingheri 5,5: ha perso lo smalto dei bei tempi. Fatica a centrocampo (66′ Cavion 5,5: non fa molto di più rispetto al compagno).
Pesce 6: gestisce con ordine la zona mediana.
Maiorino 6: quando parte in velocità è difficile fermarlo ma è tanto fumo e poco arrosto (74′ Perrulli sv)
Stanco 6: soltanto il palo gli nega la gioia del gol. Giocatore di categoria.
Brighenti 6,5: il migliore dei suoi e vera anima della squadra. A volte è imprendibile.
All. Tesser 5: la sua squadra non gestisce il vantaggio e va in bambola nei momenti di difficoltà.

 

 

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