Brescia-Livorno 2-0. Amaranto giù dalla Torregrossa e sempre più ultimi
Ennesima brutta sconfitta per il Livorno. A Brescia prova incolore degli amaranto sempre più ultimi in classifica
Se la gara contro il Cittadella aveva regalato sprazzi di bel gioco e una timida speranza di ripresa, quella contro il Brescia invece è stata l’esatto contrario. Al Rigamonti infatti abbiamo rivisto un Livorno opacissimo con pochissimo gioco proposto, soltanto un tiro verso la porta avversaria e con l’ennesimo gol preso da palla inattiva. Chi si aspettava una reazione rimarrà deluso e la situazione inizia a farsi veramente preoccupante (non che prima non lo fosse). Basta dare la parola ai numeri per avere un quadro del momento: ultimo posto in classifica con sei punti in tredici partite, soltanto otto gol fatti a fronte di 21 subiti, zona playout distante cinque punti mentre la salvezza è a otto lunghezze. A cosa aggrapparsi quindi per cercare di venire fuori da queste sabbie mobili? Difficile, per non dire impossibile, dirlo. Il cambio di allenatore al momento non ha dato i frutti sperati e il mercato estivo è stato un chiaro fallimento. Quello di riparazione è ancora lontano ma se ci aspettiamo che Spinelli, o chi per esso, cacci fuori la grana allora siamo messi male visti i precedenti degli ultimi anni. Al momento servirebbe soltanto un miracolo.
Come detto, la partita del Rigamonti è stata praticamente sempre in mano ai padroni di casa. Breda ha confermato il 3-4-1-2 visto la scorsa giornata che questa volta però non ha dato i frutti sperati. Il centrocampo ha faticato enormemente a produrre gioco mentre davanti Diamanti (oggi malissimo), Raicevic e Murilo hanno messo insieme soltanto un tiro in porta. A questo aggiungiamoci due colossali dormite difensive in occasione dei gol bresciani ed ecco spiegato il perché di questa ennesima prova incolore. Sabato al Picchi arriva il Foggia e si tratterà di un vero e proprio scontro salvezza. Non vincerlo equivarrebbe a calare il sipario sulla stagione già a metà dicembre.
Il tabellino
Brescia: Alfonso, Mateju, Cistana, Romagnoli, Curcio, Ndoj, Tonali, Bisoli, Spalek, Donnarumma (78′ Gastaldello), Torregrossa (88′ Morosini). A disp: Andreacci, Dall’Oglio, Cortesi, Viviani, Semprini. All. Corini
Livorno: Mazzoni, Bogdan, Dainelli, Gasbarro, Fazzi (72′ Maicon), Rocca, Agazzi, Valiani (80′ Kozak), Diamanti, Murilo, Raicevic (63′ Maiorino). A disp: Romboli, Zima, Di Gennaro, Gonnelli, Pedrelli, Bruno, Iapichino, Luci, Parisi. All. Breda
Arbitro: Minelli di Varese
Rete: 35′ Torregrossa, 57′ Torregrossa
Note: angoli 6-4 per il Livorno, ammoniti Fazzi, Tonali, Murilo, espulso Curcio al 77′, recupero 0′ + 5′
Mazzoni 6: incolpevole sui gol subiti, guadagna la sufficienza con altri interventi che evitano un passivo peggiore.
Bogdan 5: si fa saltare con troppa facilità da Torregrossa sul 2-0. Se viene puntato nell’uno contro uno va sempre in difficoltà.
Dainelli 4,5: dopo l’ottima prova fornita contro il Cittadella, un passo indietro. È lui a perdersi Torregrossa in occasione del vantaggio bresciano e rischia la frittata dopo neanche due minuti
Gasbarro 6: il migliore del reparto difensivo. Si conferma una sicurezza dal momento che dalla sua parte nessuno riesce a sfondare. Peccato che predichi nel deserto.
Fazzi 5: male l’esterno che non riesce mai ad arrivare sul fondo per crossare. Anche in fase difensiva viene saltato spesso e volentieri (72’ Maicon 5,5: mezzo voto in più per aver propiziato l’espulsione di Curcio).
Rocca 5: errori su errori in fase di impostazione. Ogni volta che ha il pallone sembra non veda l’ora di liberarsene.
Agazzi 5: altra insufficienza per lui. L’impressione è che con il recupero di Luci per l’ex Foggia si profila tanta panchina.
Valiani 6: a 38 anni lo vedi correre come un dannato lungo tutta la fascia. Non è il suo ruolo e commette qualche errore, ma è uno dei meno peggio (80’ Kozak sv).
Diamanti 5: quando anche Alino incappa in una giornata da dimenticare allora capisci che c’è poco da fare. Tantissimi errori sia in fase di appoggio che di conclusioni verso la porta.
Murilo 6: di incoraggiamento. È l’unico che riesce a tirare in porta e nella ripresa offre a Diamanti un pregevole assist per battere a rete non sfruttato.
Raicevic 5: ennesima prova incolore della punta. Ha una sola occasione nel primo tempo ma la manca. Per il resto avulso dal gioco offensivo (62’ Maiorino 5: avrà toccato sì e no cinque palloni. Altro giocatore involuto ma non giocando praticamente mai non gli si può chiedere miracoli).
All. Breda 5: netta sconfitta che non ammette attenuanti. Continuano gli svarioni in difesa e la sterilità in attacco. Urge un cambio di marcia.
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