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Libertas-Rimini, le pagelle. Buca cresce, Hooker? That’s amore!

Domenica 17 Novembre 2024 — 23:54

FOTO NOVI

Rimini la porta via come il Grinch fa come i regali sotto l'albero mentre tutti dormono. Gli arbitri, a onor del vero, ci mettono del loro. Molti i dubbi su altrettante decisioni che hanno incanalato il match verso la riviera romagnola. Gli amaranto dimostrano di poterci e saperci stare in questa serie A2. E, soprattutto, di volerci rimanere. Hooker illegale, Buca in crescita, Banks francobollato, Allinei da rivedere

di Giacomo Niccolini

La Libertas cresce. Mette in piedi una battaglia a viso aperto per 40 minuti. Fa tremare la capolista fino all’ultimo secondo. Ci prova come non mai e lo fa trascinata da un palazzetto infuocato. Rimini la porta via come il Grinch fa come i regali sotto l’albero mentre tutti dormono. Gli arbitri, a onor del vero, ci mettono del loro. Molti i dubbi su altrettante decisioni che hanno incanalato il match verso la riviera romagnola. Gli amaranto dimostrano di poterci e saperci stare in questa serie A2. E, soprattutto, di volerci rimanere. Hooker illegale, Buca in crescita. Clicca qui per consultare il tabellino del match.
Ed ecco le pagelle che la redazione di QuiLivorno.it confeziona per la squadra che, nella giornata odierna, ha l’onore di giocare davanti al pubblico del PalaMacchia.

Hooker 8 – L’elmo lo soffocava, gli limitava la visuale, e lui deve vedere lontano. Lo scudo era pesante gli sottraeva equilibrio, e il suo avversario è molto lontano! Si alza in volo, vibra la lancia e dimostra che anche un Dio Re può sanguinare (super cit. da 300). Così il generale Delio, superstite spartano di ritorno dalle Termopili, arringava il senato greco per convincere la Città Stato a scendere in guerra contro i persiani. Serse era stato ferito. E i 300 avevano fatto l’impresa nonostante la sconfitta. Rimini sanguina, soffre per 40 minuti. E il condottiero Quinton sembra il Re Leonida, che indomito, non si ferma davanti alla richiesta di terra e acqua e getta i messaggeri persiani nel pozzo senza fondo. AU AU AU
Buca 7 – Cresce di gara in gara. Il pivottone dall’alto della sua torre d’avorio dei “dueesedici” impone la sua presenza là sotto anche in fase difensiva. Schiaccia i palloni nel canestro con cattiveria come si fa con le talpe che salgono su all’improvviso in quel giochino del lunapark impugnando un martello di gomma. Dorin stasera c’è e fa far vita difficile alla black mountain di Camara abituato a girare sulle giostre dell’A2 con oltre dieci punti di media a partita oggi fermo a quota 5. Niente codina del tato per lui. Dorin deve ancora maturare al sole della A2, per carità, ma questi raggi gli fanno bene. E come fotosintesi, allungando le sue manone verso il cielo, restituisce ossigeno. BAOBAB
Filloy 7 – Capitano… le chiediamo il permesso di armare il sottomarino. Permesso accordato! Siluri sganciati! E la Libertas torna dagli abissi del -11 grazie alle due bombe consecutive di Ariel che riporta a contatto gli amaranto regalando anche l’assist-cioccolatino a Buca per il 63-66 in un clima da Bombonera e lui, gaucho dentro e fuori italico, come il cremino di panna ricoperto di cioccolato croccante, si mette in saccoccia il suo 13ello personale tirando giù anche 9 palloni dalle plance. MAXIBON 
Italiano 6 – Per l’amore di Dio, fai. Se pensi di non poterti fermare. Fallo. E fallo. Pensaci un attimo, però se vuoi… fallo. Potresti anche non farlo… ora apro… però se vuoi fare fallo. Così lo psichiatra Antonio Tamburello recita ormai da mesi nei vari meme di tutti i social italiani. E Nazzareno lo fa. Forse non ci pensa neanche un attimino. Banks lo trova libero sull’arco e lui tira a 40 secondi dalla fine, la Libertas sotto di 2. Se entra è eroe, tripudio, è Caressa che grida andiamo a Berlino Beppe, è Abraracourcix in trionfo sullo scudo di Obelix al rientro in Gallia dopo aver sconfitto Cesare e i  Romani. Ma… questo finale è solo uno dei tanti finali di un universo parallelo che solo il dottor Strange può contemplare. La sliding door della gloria si chiude sul ferro che sputa via la gioia amaranto. Per il resto Nazza mostra muso duro e cattiveria in difesa, da due è perfetto (3/3) da 3 purtroppo è unwatchable (0/6). LA SOTTILE LINEA ROSSA TRA EROE… E UN 6 IN PAGELLA
Fratto 6 + – La sua bomba tiene a galla gli amaranto in un momento di black out. Lui riaccende la luce e riporta gli amaranto sul distacco ad una cifra 55-63. In 15 minuti di gioco poi mette due assist e prende anche due rimbalzi. Il suo quoziente punti su possessi parla chiaro: 3 tondo tondo. A chiamata, risposta. SI GUADAGNA LA PAGNOTTA
Fantoni 6,5 – Sopra la stessa barca sotto ai fulmini, in mezzo alla burrasca.. e resteremo qui finché ci leveranno… a schiaffi come cenere sopra al divano... Così canta il Nigio insieme al genovese Olly nell’ultimo successo Sopra la Stessa Barca. E Tommy è così. Sopra questa stessa barca insieme a 2500 tifosi che soffiano sulle vele amaranto. Lui è lì sotto ai fulmini di Rimini, ai giganti tutti muscoli, botte e canestri della capolista. Ma resiste. Ora capiamo perché nell’ingresso in campo nel pre-partita pogano e si danno spallate come ad un concerto dei Green Day. Per abituarsi al tagadà del match. Il Capitano non molla e sotto canestro cattura sei rimba di cui 4 che vogliono dire seconda chance in attacco. Segna poco ma difende tanto. Alla fine esce come dopo una partita di Paint-Ball, “ma’olato” di lividi (per dirla alla livornese) ma fiero di essere il capitano di questa squadra che non molla mai. NOCCHIERO
Allinei 5 – Zero dal campo. Sbaglia da 3, non mette a fuoco da due e non tiene Marini, in stato di grazia, che gli segna 6 punti di fila on face in una serata dove gli fa l’uovo anche il gallo. Perde anche un pallone in contropiede. E impreca in aramaico. La valutazione della Lega a fine partita va sotto zero e servono guanti e cappellini a -6. I minuti di gioco sono 8 ma Greg, protagonista della scorsa stagione, fatica a trovare una cornice adatta per il suo dipinto che, al momento, è un capolavoro di astrattismo. MONDRIAN
Bargnesi 5,5 – Avete presente quando la foto sfuma nei contorni e nei colori. E dici… peccato era anche una bella foto ma… è venuta sfuocata. Andrea compie un passettino indietro rispetto alla prestazione di Pesaro. Commette 3 falli. E non tira mai. Mai. NON INCIDE
Banks 6,5 – Sembra una collezione di fogli Marini da quanto gli avversari gli stanno appiccicati come francobolli per annientarlo. Rimini lo teme e si vede. Il raddoppio è d’obbligo quando ha palla lui e spesso è chiuso o è costretto a scaricare. Nonostante questo, come Dorothy del Mago di Oz trova spesso la via di mattoni d’oro verso il canestro per portare a casa 13 punti frutto anche dei 5 falli subiti che si trasformano in tiri dalla linea della carità che non sbaglia mettendo i palloni in…Banks. Trova il canestro del 72 a 74 a un minuto e spiccioli dal termine che potrebbe cambiare volto alla partita. Stavolta gli manca la via dell’assist che rimane chiusa per lavori. Ma quando ha palla lui c’è sempre il brivido dell’imprevedibile. BRIVIDO FELINO
Andreazza 7 – Che chiedere di più? Sfiora nuovamente l’impresa. Contro di lui palloni che girano come Dervisci nel deserto nei giorni di festa (cit.) sui ferri, arbitri che (*!ò@***//!grrrr)… scusate abbiamo perso la connessione… senza Tozzi e costretto ad una rotazione ridotta contro gli Immortali di Rimini gestisce al meglio la sua armata rischiando il colpaccio. SCACCO AL RE

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