La Toscana Disabili Sport cerca volontari e assistenti per i corsi di nuoto paralimpico
Chiunque fosse interessato a rispondere all'appello può chiamare il numero 375-7392742 o scrivere una mail a [email protected] specificando il giorno o i giorni della settimana in cui sono disponibili
La Toscana Disabili Sport cerca disperatamente volontari/assistenti per i propri corsi di nuoto paralimpico che si tengono alla piscina comunale della Bastia (Via Mastacchi, 188) nei seguenti giorni e orari: Lunedì 17.50-19.30 – Mercoledì 17.50-19.30 – Giovedì 17.50-18.40 – Venerdì 17.00-18.40.
A cosa si deve questa emergenza, chiediamo al presidente della TDS Maurizio Melis.
“Alcuni volontari che l’anno scorso seguivano i ragazzi non sono più disponibili, ma il motivo principale è che quest’anno abbiamo molti bambini piccoli, anche di 4 anni, che si sono iscritti e bambini di quell’età non possono essere lasciati soli neppure un istante, la responsabilità è troppo grossa per addossarla all’allenatrice e direttrice dei corsi Eleonora Bologna, che ha da seguire anche i ragazzi che praticano sport agonistico“.
Quindi i corsi sono seguiti da persone con precise competenze…
“Assolutamente! E’ un primario impegno della TDS che le famiglie che ci affidano i loro bambini e ragazzi sappiano che sono nelle mani di persone che hanno seguito dei corsi specifici del Comitato Italiano Paralimpico e abbiano ottenuto i relativi brevetti. Eleonora Bologna è persona competente, addirittura delegato regionale per la FINP, la Federazione del nuoto paralimpico. Ha l’unico difetto di avere solo 2 occhi e 2 braccia, e ci servono assolutamente persone che la coadiuvino, altrimenti saremo costretti a far rimanere a casa molti bambini con disabilità, privandoli di un’opportunità di crescita psicofisica e di socializzazione. E se questo succedesse mi si spezzerebbe il cuore“.
Questa diventa allora una richiesta di carattere sociale, più che sportivo, e direi anche di elevato valore, perché si rischia di privare delle persone con disabilità che nello sport hanno una chance che non possono avere da altre parti.
“Assolutamente – interviene l’allenatrice Eleonora Bologna –, questi bambini e ragazzi non hanno alternative. Corrono il rischio di finire tra le mani di persone incompetenti. Non lo dico per denigrare gli allenatori e istruttori di nuoto, ma quando ci si trova di fronte una persona con disabilità bisogna sapere cosa la patologia di cui è affetto gli consente di fare e cosa invece sarebbe per lui dannoso. E’ la cosa principale che ci hanno insegnato nei corsi che ho frequentato e negli aggiornamenti che la FINP ci impone per mantenere la qualifica“.
Quali sarebbero i compiti di questi volontari e che responsabilità avrebbero?
“Responsabilità zero o quasi – replica Melis – perché si devono limitare a seguire le istruzioni dell’allenatrice e oltretutto saranno inquadrati come assistenti e assicurati grazie all’iscrizione alla FINP. Praticamente si limitano ad aiutare gli atleti a fare i movimenti che Eleonora gli dice di fare ed a sorvegliarli quando Eleonora sta seguendo un altro atleta“.
Che disponibilità devono dare e a chi si devono rivolgere?
“Possono chiamare il numero 3757392742 o scrivere una mail a [email protected] specificando il giorno o i giorni della settimana in cui sono disponibili. Faremo una piccola prova e partiremo immediatamente”
Allora l’appello è chiaro: fatevi avanti e aiuterete la TDS ad aiutare bambini e ragazzi con disabilità a crescere. Non rimandiamoli a casa, è un preciso dovere di una società civile. Questa è la sostanza.
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