La TDS vice campione d’Italia di pallamano in carrozzina
Non è riuscita l'impresa alla TDS? Essersi classificati secondi ai primi campionati italiani di pallamano in carrozzina può essere considerato un rimpianto Lo chiediamo all'uomo che sta guidando gli allenamenti della squadra di basket in carrozzina, nonché team manager del settore, Enrico Prex?
Non è riuscita l’impresa alla TDS? Essersi classificati secondi ai primi campionati italiani di pallamano in carrozzina può essere considerato un rimpianto? Lo chiediamo all’uomo che sta guidando gli allenamenti della squadra di basket in carrozzina, nonché team manager del settore, Enrico Prex, e che si è rivestito per quest’occasione anche del ruolo di coach-atleta per la pallamano.
Com’è andata quest’avventura?
“Prima di tutto devo dire che è stata un’esperienza indimenticabile, dal punto di vista umano e sportivo. Ho ricevuto la proposta dal presidente della società Maurizio Melis di partecipare ai primi campionati italiani di pallamano in carrozzina e subito l’ho rilanciata ai giocatori“.
Immagino si saranno dimostrati entusiasti…
“In realtà – afferma divertito Prex – la prima domanda che ci siamo posti io e loro è stata: ma che è sta cosa? Chi l’ha mai vista? Non conosciamo neppure le regole! Poi invece ho visto che tutti nei giorni successivi si sono fiondati sul web per guardare video, studiare le regole, e ho capito che la cosa interessava. Da curatore del settore tecnico mi sono reso conto che sarebbe stata un’avventura, col campionato di basket alle porte e senza la possibilità di fare neppure un allenamento, ma l’entusiasmo è cresciuto e abbiamo deciso di accettare“.
Quindi siete andati a Teramo, trasferta mica da poco, ospiti della FIGH, la Federazione Italiana Giuoco Handball, organizzatrice dell’evento, da illustri sconosciuti.
“Esatto. La prima giornata (sabato 9 – ndr) ha visto disputarsi un girone all’italiana di sola andata, tutti contro tutti, dove le 4 squadre partecipanti, tutte con maggiore esperienza di noi (e ci voleva poco). Ma i ragazzi si sono resi conto che la dinamicità era paragonabile a quella del basket e il divertimento addirittura maggiore. Per assurdo ci ha fatto bene incontrare nella prima partita la squadra più forte, il Battipaglia, per imparare subito tattiche e punti di forza che avremmo potuto sfruttare. Infatti, persa la prima partita, abbiamo vinto le altre e domenica ci siamo presentati alle semifinali, vincendo anche quelle contro il Vigevano ed accedendo quindi alla finale delle 12 di fronte, di nuovo, al Battipaglia“.
Ci rivolgiamo al presidente Maurizio Melis, ancora con l’amaro in bocca per l’occasione persa, per chiedere se a quel punto la squadra sentiva di potercela fare.
“I ragazzi ci credevano, ci credeva Enrico Prex, ci credevo io, da uomo di sport che non ha mai giocato dandosi per sconfitto. Ci credevano persino tutti i partecipanti. Ci credeva soprattutto il Battipaglia, che ha dimostrato di non prenderci assolutamente sottogamba e attuando tattiche di gioco che hanno neutralizzato i nostri punti di forza, i lunghi Alessandro Ferretti e Alessio Nucciotti, meritando così di vincere questa finale. Ma, nonostante il rammarico, non la riteniamo un’occasione persa, bensì siamo felici di poter annoverare la pallamano in carrozzina negli sport che si praticheranno da oggi in poi nella TDS, che aggiunta al basket in carrozzina e al nuoto, completa ancor di più la caratteristica di polisportiva della nostra società“.
Quindi ritenterete?
“Ci può scommettere! E con i ranghi al completo, cosa che non abbiamo potuto fare questa volta a causa di impegni che hanno trattenuto alcuni nostri atleti. Anzi, approfitto dell’occasione per ringraziare chi ha partecipato. Oltre i menzionati Ferretti e Nucciotti e ad Enrico Prex che ha dimostrato grande adattabilità nel ruolo di coach, ringrazio Indrit Gjonku che si è dimostrato uno dei migliori difensori del torneo, e Roberta Galizia che da Genova, dove risiede, ha accettato di unirsi al gruppo. La pallamano in carrozzina prevede una donna sempre presente in campo e senza di lei non avremmo potuto partecipare, a causa degli impegni nel nuoto di Sofia Gagliardo Gurrieri. Non solo ha giocato, anche lei senza alcuna esperienza, per tutti i minuti di tutte le partite, ma ha dimostrato una grinta e un’adattabilità uniche. Poi sapete che ogni volta che ci spostiamo dobbiamo trasportare anche le carrozzine, e questa volta dobbiamo ringraziare anche la Geostudi Aster Srl dell’ing. Gianfranco Morelli che ci ha prestato il furgone“.
Un saluto quindi, non senza qualche emozione, ai vice campioni d’Italia della Toscana Disabili Sport!
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