Irene Vecchi sale sul tetto del mondo
La sciabolatrice livornese: "Se il bronzo arrivato qualche giorno fa era stato insperato, questa medaglia l'abbiamo voluta e costruita. E' il frutto di un percorso lungo che adesso ci porta su questo podio"
L’Italia di sciabola femminile con la livornese Irene Vecchi è sul tetto del mondo. Quattordici anni dopo l’oro di L’Avana 2003, le sciabolatrici azzurre tornano sul gradino più alto del podio, al termine di una vera e propria cavalcata trionfale (foto Bizzi/Trifiletti).
Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Martina Criscio sono campionesse del Mondo dopo aver sconfitto nettamente in finale per 45-27 la Corea del Sud della campionessa olimpica di Londra2012, Kim Jiyeon, siglando così il “grande slam” dato che la medaglia d’oro va in bacheca assieme al titolo europeo conquistato lo scorso mese di giugno a Tbilisi, a cui si aggiunge anche la Coppa del Mondo di specialità.
“Se il bronzo arrivato qualche giorno fa era stato insperato – commenta Irene Vecchi -questa medaglia l’abbiamo voluta e costruita. E’ il frutto di un percorso lungo che adesso ci porta su questo podio”. E anche sulla sua pagina facebook personale la Vecchi non tarda a postare la sua esultanza: “Adesso lo possiamo dire – scrive – campionesse del mondooooo!“.
I festeggiamenti sono partiti dopo la stoccata di Rossella Gregorio che ha sancito il 45-27 sulle sudcoreane e che ha fatto seguito al successo in semifinale contro la Francia col punteggio di 45-42. Se però in finale le azzurre hanno dominato dal primo all’ultimo parziale, contro le transalpine la squadra italiana è stata capace di recuperare un passivo di ben sette stoccate a metà assalto. E’ stata Irene Vecchi a siglare un parziale di 11-4 nei confronti della transalpina Manon Brunet, riportando a galla l’Italia. La stessa Brunet ha poi chiesto alla panchina di essere sostituita nel delicato ruolo di chiusura, lasciando la pedana alla giovanissima Caroline Queroli, iridata under20, che però ha subìto la rimonta di Rossella Gregorio che con la stoccata del 45-42 ha aperto le porte della finale e del podio.
In precedenza, le ragazze del CT Giovanni Sirovich avevano superato la Bielorussia col punteggio di 45-34 e poi il Messico ai quarti di finale per 45-30.
“Abbiamo scalato una vetta, ma non ancora la montagna – dice un soddisfatto Commissario tecnico, Giovanni Sirovich – Questa vittoria è carica di sudore, rabbia e tantissimo lavoro. Il talento di queste atlete è finalmente sotto gli occhi di tutti. Abbiamo lavorato tanto e costruito questo successo mattone dopo mattone. Oggi è il tempo di festeggiare”.
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