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Mondo remiero in lutto: addio a Umberto “Uccellino” Marconcini

Sabato 22 Febbraio 2020 — 15:41

Classe 1932, ha indossato i colori di varie cantine tra cui Montenero e Ovosodo ma è rimasto storicamente legato a quella del Venezia che, nel giorno della sua morte, ha issato la bandiera a mezz'asta in segno di lutto

Lutto nel mondo remiero livornese. Si è spento lo storico nome della voga e del Palio Marinaro, Umberto Marconcini detto “Uccellino”. Marconcini, classe 1932, ha rappresentato il volto più bello e più vero della tradizione folkloristica legata ai gozzi e alle cantine della nostra città. Durante la sua attività agonistica ha indossato i colori di vari rioni dal Montenero all’Ovosodo ma era legato particolarmente al Venezia. La sezione nautica dello storico quartiere cittadino che proprio in questo triste sabato 22 febbraio ha issato la bandiera del rione a mezz’asta in segno di lutto per il suo storico “Uccellino”.
A dare la triste notizia è stata proprio la pagina Facebook ufficiale delle Gare Remiere (di cui pubblichiamo la foto in pagina utilizzata come foto di copertina) che con un’immagine di Marconcini, a cui fanno da cornice i vari stemmi delle cantine, esprime le condoglianze per la scomparsa di un volto imprescindibile del Palio Marinaro cittadino.
“Umberto Marconcini, classe 1932, si avvicina al mondo del remo grazie allo zio Filea, Bruno Barbieri, fratello di Attao – si legge nell’articolo a firma di Cinzia Marconcini pubblicato su WikiPalio di cui riportiamo un estratto – All’Unione Canottieri, quel giorno, non c’era il timoniere per il 2 yole di Ricciotti-Paggini (quelli dei magazzini dell’olio), così Umberto, di soli otto anni, sale per la prima volta, su una barca a remi. L’allenamento si faceva in mare lungo la costa livornese. A volte l’equipaggio si fermava ai Bagni dello Scoglio della Regina, costruito con cabine su palafitte, perché lì, Ricciotti e Paggini, avevano molti amici. Umberto ricorda che gli uomini indossavano costumi interi di lanina a righe, tipo body e le signore indossavano costumi con magliettine, pantaloni al ginocchio e avevano ombrellini per proteggersi dal sole. Tutto questo fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale…” (clicca qui per leggere l’articolo completo che descrive e ricorda alla perfezione Umberto Marconcini, al secolo “Uccellino”).
Tutte le sezioni nautiche, tramite messaggi, sms, post sulle pagine Facebook ufficiali, hanno voluto salutare e rendere omaggio a chi ha reso questo movimento unico grazie a passione, determinazione e risultati ottenuti.
“Se ne va un altro pezzo di storia della disciplina remiera  – ha commentato il sindaco Luca Salvetti – Con Umberto ho condiviso in passato tanti momenti legati alle sfide in mare ed ho avuto modo di apprezzare la sua sua ampia conoscenza di questo mondo e le intuizioni per valorizzare le gare remiere livornesi”.

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