Gettate le basi per il Museo del Remo
Con l'acquisto dello storico gozzo "Camici" dell'Ovosodo e con la riapertura della cantina (ex Antignano) adiacente alla sede del Palio Marinaro Quercioli e Salvetti lanciano il futuro percorso museale
Qui nascerà il Museo del Remo livornese. Qui i turisti e i livornesi potranno scendere a “pelo d’acqua” e immergersi nelle tradizioni, nel folklore e nella storia dei gozzi e delle gare remiere (clicca qui per vedere la diretta FB dell’inaugurazione e il tour della cantina dell’ex Antignano). Siamo sugli scali d’Azeglio, cantina del Palio Marinaro. Accanto, “a parete” come si direbbe qui dalle nostre parti, dopo anni di portoni chiusi e lucchetti, si sono spalancate le ante dell’ex cantina dell’Antignano, presa in carico dal comitato organizzatore del Palio Marinaro che la destinerà, in parte, al prossimo percorso museale che lo stesso Maurizio Quercioli, presidente del comitato organizzatore, vorrà destinare proprio in questi locali. “E’ un giorno importante per il Palio e per i mondo remiero – ha detto Quercioli durante la cerimonia di inaugurazione – Da qui si parte e si gettano le basi per il prossimo percorso museale del remo livornese. Insieme alla cantina del Palio infatti, questi locali saranno in parte destinati al Museo. Una parte, invece, saranno la casa di chi vorrà allenarsi e, proprio in fase di rilancio del remo in rosa, chiunque volesse costruire e allenare un gozzo femminile, ma non avesse gli spazi, sarebbe bello che lo potesse fare qui”.
All’interno del polo museale che verrà non potrà mancare neanche la storica e mitica imbarcazione che fu dell’Ovosodo a partire dagli anni ’50 fino alla riforma del 1973.
Stiamo parlando del gozzo “A. Camici” protagonista di epici scontri in mare aperto. Mercoledì 3 luglio è stata anche la mattina dedicata alla firma ufficiale che sancisce l’acquisto da parte di Comune e Palio Marinaro dell’imbarcazione che verrà ospitata all’interno delle mura della sede del Palio proprio in ottica di rivalorizzazione delle tradizioni remiere cittadine.
“Volevo ringraziare in primis Maurizio Quercioli per il lavoro che sta facendo per rimettere ordine nel mondo delle gare remiere. Che è l’obiettivo principale. Perché nell’ordine si lavora meglio – ha detto il sindaco Luca Salvetti, arrivato, per la cronaca, all’appuntamento sugli scali d’Azeglio in bicicletta – Grazie anche al Demanio per averci consentito di regolarizzare la situazione senza grandi problemi. E grazie anche gli amici dell’Ovosodo per aver messo a disposizione il gozzo Camici in questo percorso fatto di ricordi e cimeli e salvaguardia delle tradizioni. Qui ci sono delle bellezze uniche che noi dobbiamo trovare il modo di valorizzare. E questi sono i primi passi concreti che abbiamo messo in campo”.
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