Baseball “al buio” e senza docce da quasi due mesi. La società: “Ora basta”
Da oltre 40 giorni, a causa di un guasto dell'impianto elettrico, lo stadio "Alfredo Sisi" è senza corrente elettrica e senza riscaldamento. Il vice presidente Fioravanti: "Qualcuno intervenga"
Quando lo sport “minore” è tale per tanti aspetti. Uno tra questi non è soltanto legato al poco pubblico che riempie gli spalti la domenica, o al giro di affari che c’è dietro. Un discrimine è proprio quello legato alla “considerazione” che questi sport spesso hanno e alla voglia di risolvere i problemi legati alla quotidianità. Ad alzare la voce questa volta è la società Livorno Baseball 1948 per una questione, non da poco, che sta minando l’attività giornaliera di allenamento in vista dell’imminente stagione agonistica. Lo stadio di Banditella è infatti senza luce e senza riscaldamento da oltre 40 giorni. Ecco l’sos disperato del vice presidente del batti e corri labronico Andrea Fioravanti.
“Lettera aperta al sindaco e agli assessori del Comune di Livorno. Chi scrive è il vice presidente del Livorno Baseball 1948. Con mio rammarico, mi trovo in una situazione spiacevole in cui non avrei mai voluto ritrovarmi ma, purtroppo, per la carica che rivesto e che mi ricopre di onori (pochi) e oneri (tanti) mi vede costretto a rendere pubblica la situazione che attualmente investe la società che rappresento, società che milita in serie B ed che detiene anche quattro categorie giovanili per un totale di oltre 100 persone tra atleti e allenatori.
Società che negli ultimi anni è arrivata alle finali nazionali con alcune delle sue giovanili, quest’anno arrivata alla finale di Coppa Italia con la prima squadra ma, entriamo nel merito. Domenica 29 ottobre in zona Banditella era in corso un brutto temporale, temporale che brucia l’apparecchio “U.P.S.” nella cabina elettrica dello stadio di baseball “Alfredo Sisi”, tale apparecchio serve per tenere in tensione l’impianto elettrico in caso di mancanza di erogazione di energia elettrica, chiaramente, essendosi bruciato questo apparecchio, l’intero impianto è rimasto senza energia elettrica.
Fino a qui tutto normale, essendo l’impianto di proprietà del Comune, e rientrando tale apparecchio, oramai guasto, nella manutenzione straordinaria, viene avviata la procedura prevista. Vengono dunque avvertiti tutti gli uffici competenti. Qui comincia “l’avventura”.
Come potete immaginare siamo stati rimbalzati da un ufficio ad un altro, abbiamo parlato con dirigenti ed assessori, inviate mail quasi giornalmente, insomma uno scaricabarile continuo.
Nel frattempo l’attività delle nostre 5 squadre, in piena preparazione atletica, è stato completamente stravolto, allenamenti svolti ad orari impossibili perché chiaramente non ci si può allenare al buio, mancanza di docce ed acqua calda, costretti ad allenamenti collettivi, tutte la categorie insieme con tutte le problematiche del caso la domenica mattina e, chiaramente dobbiamo costringere gli atleti ad andare a casa senza aver potuto usufruire delle docce.
In data 30 novembre sembra aprirsi uno spiraglio (è già passato un mese). Ci comunicano che per martedì 5, al massimo mercoledì 6 dicembre la situazione verrà sbloccata.
Oggi mercoledì 6 dicembre, dopo 40 giorni, riceviamo una mail dove ci viene comunicato che le persone preposte si riuniranno a metà della prossima settimana per decidere il da farsi.
Si riuniscono per decidere cosa fare, dopo quasi due mesi. Io vorrei sapere caro sindaco, caro assessore allo sport e dirigenti vari, se questa cosa succedeva allo stadio del Livorno Calcio o alle squadre di basket, avreste tenuto lo stesso atteggiamento?
E in particolare, le società sarebbero state trattate allo stesso modo? Mi dite cosa dovrei dire ai miei atleti e allenatori del persistere di questa situazione? Gli dirò che ci alleniamo in piazza del Municipio e le docce le faremo in Comune, oppure ragazzi abbiamo scherzato, dopo 70 anni ce ne andiamo tutti a casa. Concludo con dirvi che dietro a questo movimento, piccolo per carità, ci sono genitori, nonni e parenti che giudicano, persone che fanno parte della vostra comunità e, questa comunità dovrebbe essere guidata da voi, e soprattutto tutelata da voi che, non riuscite ad autorizzare una spesa di circa 800 euro.
Con questo atteggiamento state mettendo a rischio le iscrizioni delle squadre al prossimo campionato. Io credo che vada risolta questa situazione al più presto, ma non con una riunione, bensì con il ripristino della corrente elettrica altrimenti, chiederò nella prossima riunione di consiglio, le dimissioni di tutti i componenti e la restituzione delle chiavi dell’impianto al Comune. Grazie per la cortese attenzione”.
Il vice presidente del “Livorno Baseball 1948”, Andrea Fioravanti
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