I piloti livornesi Ricci e Frascaroli vincono la Coppa Liburna
Roberto Ricci e Marco Frascaroli a bordo della Autobianchi A112 Abarth del 1976 con la quale hanno vinto la terza edizione della Coppa Liburna
La Scuderia Falesia e ACI Livorno ha portato a termine un’altra edizione di alto profilo della competizione valida come seconda prova del Campionato Italiano Rally di Regolarità. Protagonista un’ampia fetta di territorio in provincia di Livorno. Di rilievo il nono posto finale di Maurizio Verini (Fiat X1/9), che vinse la “Liburna” nel 1974 e tornato con lo stesso tipo di auto
Sono i livornesi Roberto Ricci e Marco Frascaroli, su una Autobianchi A112 Abarth del 1976, i vincitori della terza edizione della Coppa Liburna, seconda prova del Campionato Italiano Rally Autostoriche di Regolarità (CIRAR), valida anche per il North Center HRR Slam, svoltasi oggi, con un percorso totale di oltre 400 chilometri e 13 “prove a media” per un totale competitivo di poco oltre 150 chilometri e ben 151 rilievi cronometrici, tra la provincia di Livorno fino a lambire la Maremma e toccando anche quella pisana. Si è corso su strade che hanno riacceso la memoria degli appassionati, nomi come “Vaiolo-Traversa”, “Valle Benedetta”, “Castellaccio”, “Montevaso”, “Sassetta”, che evocano le gesta dei più celebrati campioni di rally. La competizione, confortata da una piacevole giornata primaverile, è stata assai effervescente, con alcuni avvicendamenti in testa alla classifica. Ricci/Frascaroli hanno preso il comando della classifica dalla seconda prova dopo uno spunto iniziale di Verdona/Fagliano (Peugeot 205 GTI (1990) ed hanno terminato in serata con 358 penalità, aggiudicandosi anche il 4° Raggruppamento. A movimentare la giornata ci hanno pensato, tra gli altri, i piombinesi Tattini/Topi con la Lancia Fulvia Coupè (1972), portacolori della Scuderia Falesia, come anche Aiolfi/Androvandi, sulla VolksWagen Golf GTI del 1981 (Scuderia Grifone), tutti meritevoli di menzione per come hanno reso incerta la fase centrale della gara. La seconda posizione, è poi andata a Verdona/Fagliano (primi nel 5° Raggruppamento), che hanno totalizzato 364 penalità e terzi, con 377 penalità, Aiolfi e Androvandi. Quarta posizione finale per Tattini/Topi (380 penalità) e completa la top five l’accoppiata di Ferruccio e Carlo Nessi con la Morris Mini Cooper (anno 1965), a 393 penalità e primi nel 2° Raggruppamento. Solo sesti i vincitori del 2022, i genovesi Gandino-Merenda (a pari merito con i Nessi ma dietro a loro per discriminante) e la loro affascinante Fiat Ritmo 130 Abarth del 1984 “griffata” Totip, storico sponsor di vertice negli anni ottanta. Il terzo raggruppamento è andato invece nelle mani dei fratelli siciliani Gianfranco e Sergio Mavaro, i concorrenti arrivati da più lontano, con la loro Alfa Romeo Giulia GT Junior del 1968 mentre Bordi/Bardelli (Alfa Romeo Giulietta Sprint 1300 del 1961) erano gli unici a gareggiare nel primo raggruppamento, finendo in undicesima posizione. Non è passata poi inosservata la presenza – ed anche la prestazione – di Maurizio Verini, grande ex Campione di rally, che proprio alla Coppa Liburna vinse nel 1974, ben 50 anni fa, con una Fiat X1/9, anno in cui si aggiudicò anche il titolo tricolore, “anticamera” del Campionato Europeo conquistato l’anno successivo. Proprio con la celebre compatta due posti “targa” torinese del 1976 il pilota di Riolo Terme si è ripresentato al via, dopo le sfortunate due edizioni precedenti, affiancato da Laura Martines, chiudendo con un notevole nono posto assoluto.
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