Chiellini a Livorno: “Cresciuto con Protti e Jaconi, ora ho coronato il sogno di una vita”
"Il Livorno Calcio mi ha insegnato a essere un uomo e un calciatore, avevo 16 anni e in campo riuscivo a essere irriverente nonostante fuori fossi più timido. Protti e Jaconi mi hanno dato tanto e continuano a farlo”
Durante la cerimonia di consegna delle onorificenze, il capitano della Nazionale ha parlato del suo amore per la città: "Livorno rimane il mio angolo privato, il posto dove il Giorgio Chiellini calciatore sta da parte. Ogni volta che arrivo a casa allungo sempre la strada e passo dal lungomare per ricaricarmi del salmastro. Perché Torino è bella, ma il mare mi ricorda l’essenza di cui siamo fatti"
Grande festa per il “ritorno” del capitano dell’Italia Giorgio Chiellini (clicca qui o sul link in fondo all’articolo per consultare la fotogallery a cura di Lorenzo Amore Bianco), fresco vincitore degli Europei.
Accolto dalla città (clicca qui per rivedere la diretta FB) è stato abbracciato, si fa per dire, da tantissimi tifosi accorsi per salutare il difensore livornese tornato nella sua città: “Tutti hanno esultato per una Nazionale che ha ricostruito un feeling con il paese, un’operazione voluta e completamente riuscita – ha detto sorridente il sindaco Luca Salvetti – Il trionfo per noi è un orgoglio, ad alzare la coppa è un ragazzo amaranto, simbolo di questa piazza”. A seguire poi la cerimonia di consegna di una pergamena di riconoscimento e di un’onorificenza con “Re Giorgio” che poi ha parlato del suo rapporto con Livorno: “Ho realizzato un sogno che da bambino non potevo neanche immaginare. Esser qua mi ricorda tanti anni di quando ero un bimbo, ho avuto la fortuna di stare a casa fino a vent’anni, crescere con i valori giusti, con gli amici di sempre e andare in motorino dopo il liceo. A scuola dovevi andare bene sennò non giocavi a calcio”. Chiellini ha poi accennato alla delicata situazione della squadra, il Livorno Calcio, che lo ha forgiato: “La speranza di tutti noi tifosi è che si possa tornare presto a sognare e calcare certi palcoscenici. Il Livorno mi ha insegnato a essere un uomo e un calciatore, avevo 16 anni e in campo riuscivo a essere irriverente nonostante fuori fossi più timido. Igor Protti (presente nella sala del Comune e poi in piazza del Luogo Pio, ndr) e Osvaldo Jaconi sono persone che mi hanno dato tanto e continuano a farlo”.
Tra battute, aneddoti e le classiche fotografie di rito, Giorgio Chiellini si è diretto verso piazza del Luogo Pio. Ad attenderlo una folla di ragazzini pronti a farsi firmare maglie e autografi. Anche qua il difensore della Juventus non ha potuto non parlare di quanto questa città sia ben radicata nel suo cuore: “Livorno rimane il mio angolo privato, il posto dove il Giorgio Chiellini calciatore sta da parte. Ogni volta che arrivo a casa allungo sempre la strada e passo dal lungomare per ricaricarmi del salmastro. Perché Torino è bella, ma il mare mi ricorda l’essenza di cui siamo fatti”.
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