A Chiusi è pioggia di medaglie per il Tomei
GS VVF Tomei torna a casa soddisfatto e medagliato dal suo più piccolo al suo più grande atleta
Domenica 6 ottobre ore 6 in punto del mattino, il carrello di barche da canottaggio del gruppo sportivo VVF Tomei è pronto a partire per la competizione toscana che si terrà in quel della Val di Chiana. Il Lago di Chiusi che ci ha regalato alle prime luci un’immagine quasi onirica di sé, svelandosi lentamente da un velo di foschia, ha atteso placidamente i suoi atleti, offrendo a ognuno di loro un pezzetto del suo specchio liquido per farvi riflettere tutto il lavoro acquisito in allenamento. Grandi prati verdi intorno dove sono state adagiate quelle barche ricche di speranze per una vittoria al meglio della forma.
Il sipario gare si è aperto alle 10 e ha visto calare in acqua, uno dietro l’altro gli equipaggi grigiorosso, tutti organizzatissimi e collaborativi. Una grande squadra di atleti di tutte le età che hanno portato in acqua con orgoglio il loro Gruppo Sportivo di appartenenza. Tutti pronti, ognuno affronterà la sua storia, i suoi avversari, uno, due o cento che siano, trasmetteranno in acqua quanto di meglio avranno da offrire.
Spiccano con decisione di lunghezze sugli avversari, gli allievi (categoria B) del Tomei alla loro prima ed emozionante gara. Piccoli, ma grandi fanciulli che raggiungono l’oro col singolo di Riccardo De Girolamo e il bronzo col doppio di Tommaso Spagnoli e Agustin Benavente. Giovanissimi campioni alla ribalta che nel doppio cominciano a essere affini come una rondella e il suo bullone e la questione di coppia e di barche è sempre tra le righe. Pienamente soddisfatti i loro allenatori: Gino Montanelli ed Elisa Bernardini. Un altro caratteristico allievo (categoria C) del Tomei è il nostro mitico Alberto Magagnini (alias Albertino per simpatia) che torna con l’argento tra le mani, incredulo quanto insoddisfatto per una svista di quantificazione del campo di gara che lo ha portato all’errore scendendo di una possibile e appetibile posizione. L’atleta ci racconta “ne avevo ancora di forza da dare in acqua“. Un’esperienza che siamo convinti gli porterà fortuna a tutte le possibili prossime gare.
Poi la volta dei più grandi. Il doppio ragazzi di Matteo Petrillo e Giulio Simonini, i due affiatatissimi che acquisiscono un bronzo sulla linea del “se fossi vento li tempesterei” (un Cecco che ricorre nel loro viaggio di trasferta e sui loro libri di scuola), mettendosi dietro altri quattro equipaggi.
Crescendo arriviamo alla categoria Junior con il doppio di Alessandro Bernardini e Nico Guidi che conquistano un apparente primo posto, poi dichiarato in premiazione come un secondo e quindi lasciato in insindacabile giudizio alla Firenze SC che si porta a casa l’oro di questa gara, peraltro preceduta dalla prestazione in argento del nostro Nico Guidi in categoria pesi leggeri, single skiff. Una decisione di giudizio che in un primissimo istante lascia di stucco i nostri ragazzi, ma che assorbono con grande spirito di sportività. Perché lo sport ai “grandi” insegna anche questo.
Altra prova per il doppio Tomei è quella del doppio di Alessandro Bernardini e Edoardo Benini che nella categoria Under 23 passano davanti agli spettatori quasi planando sulle acque lacustri, con grande e agile distacco vanno alla volta dell’oro senza ombra di confutabili e possibili dubbi di podio, lasciano dietro tutti gli altri equipaggi. Con un Edoardo Benini che torna poi a imbarcarsi per l’impresa in singolo a chiusura del sipario, mettendo al collo un argento mentre cerca un raffronto post gara con il suo più grande allenatore Stefano Lari, sempre presente dietro le quinte a leggere con razionalità e serietà ogni aspetto del campo di gara.
Noi spettatori vediamo gli atleti che spendono loro stessi come risultato di un’equazione tra ciò che hanno fatto in allenamento e le loro potenzialità attuali, ma non possiamo dimenticare che in quella formula matematica ci sono sempre e comunque le componenti allenatore e società. Così come possono esserci tutti gli altri possibili fattori e variabili dell’attimo. Effetti naturali o di percorso che insieme alle possibilità di prestazione faranno raggiungere un risultato sperato o un altro. Ma alla fine di tutte le competizioni, belle o brutte, medagliate e non, porteranno sempre a casa un pizzico di esperienza in più.
Ultima come in firma a questo racconto di giornata, ma non di fatto sul campo di gara, la sottoscritta Giulia Persico che nella sfida tra veterani del canottaggio tiene testa mille metri in solitaria lasciando l’unica altra medaglia argento assegnata di questa competizione alla ben più giovane ragazza del Pontedera.
Insomma il GS VVF Tomei chiude lo spettacolo alle 15 e riparte soddisfatto e medagliato dal suo più piccolo al suo più grande atleta. Gli chiedono un bis, ma non cede. Fermo e inflessibile va dritto alla meta.
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