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“Livorno è la mia città”, via al progetto-murales “Appartenenza Labronica”

Mercoledì 21 Marzo 2018 — 13:16

Parla l'ideatore del percorso artistico, Bruno Rotelli. "La mia idea è quella di creare una serie di opere sui muri di Livorno per risvegliare nei cittadini la voglia di essere livornesi a 360 gradi"

di Giacomo Niccolini

“Un cittadino innamorato della mia città”. E’ così che si definisce Bruno Rotelli, ideatore e mecenate del progetto che lui stesso ha chiamato “Appartenenza Labronica”. Una serie di murales in giro per Livorno, autorizzati logicamente dal Comune di Livorno, e finanziati privatamente (per il momento di tasca sua) al fine di un unico scopo: promuovere il senso di far parte di una stessa comunità con ideali e valori ben precisi, con una cornice fatta di sport, cibo e bellezze naturalistiche che rendono Livorno unica nel mondo.
“Ho deciso di iniziare da questo murale in viale Ippolito Nievo – spiega a Quilivorno.it Bruno Rotelli – chiaramente con il beneplacito del Comune di Livorno abbiamo individuato questo muro rimasto sguarnito dopo che la baracchina del Gymnasium è stata demolita. Qui abbiamo deciso di dipingere un murale iniziale, il numero uno di una serie di dipinti da fare su alcuni muri scalcinati della nostra città. Sia ben chiaro, il progetto l’ho finanziato io e questo primo lavoro ho sborsato io e soltanto io i soldi necessari per farlo. Perché? Perché sono innamorato di Livorno e voglio risvegliare questo senso di appartenenza sopito nei cittadini, dai più grandi ai più piccoli. In una società che va sempre a mille all’ora è bello poter pensare che, guardando un murale, una scritta su di un muro, ci si possa fermare un attimo a riflettere staccandosi solo per qualche secondo da quei cellulari, ad esempio, che ci monopolizzano la vita”.
Per farlo Rotelli ha già in mente altri tipi di murales. “I prossimi, sempre con lo slogan Livorno è la mia città, dovranno riguardare tradizioni tipiche locali – spiega l’ideatore del progetto – come il Palio Marinaro, i nostri piatti e prodotti tradizionali come il cinque e cinque, il cacciucco e il ponce. Ma si dovrà toccare anche tematiche importanti come il lavoro, la portualità il sociale. Il tutto per solleticare gli animi di tutti i livornesi affinché si sentano più consapevoli delle bellezze che li circondano e che rendono così importante Livorno. Sono partito dal calcio – continua Rotelli – inserendo il simbolo della nostra città accanto allo stemma della società amaranto perché, comunque, anche la squadra di calcio cittadina crea un legame unico tra le persone e viene vista come elemento identificativo di una comunità. Ma, come detto prima, non sarà solo questo, anzi. Il progetto, avallato dal Comune, comprenderà tanti fattori relativi all’appartenenza labronica”.
Il primo murale è stato completamente finanziato da Rotelli che ha comprato le tinte adatte e ingaggiato due giovani artisti che in queste ore stanno completando l’opera. “Per i prossimi – spiega Rotelli – dovrò senza dubbio chiedere l’aiuto di qualche privato che vorrà contribuire a questo progetto artistico, magari creando una pagina facebook dove annunceremo ogni prossimo murale da realizzare”.

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