Al Goldoni il nuovo one man show di Arturo Brachetti
Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix, Brachetti terrà il ritmo sul palco: 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie
Arriva a Livorno al Teatro Goldoni uno degli artisti italiani più famosi e acclamati nel mondo, Arturo Brachetti con il nuovo atteso one man show: “Solo”.
L’evento fuori abbonamento proposto con Leg e Menicagli Pianoforti, ha praticamente realizzato il sold out per la prima data prevista per venerdì 23 marzo alle 21 e a grande richiesta è stata inserita una replica straordinaria per sabato 24, sempre alle 21, per la quale c’è la disponibilità di biglietti in tutti gli ordini.
Dopo il debutto internazionale a Parigi, il grande artista considerato univocamente il world Master of quick change, ovvero di quel trasformismo che lui stesso ha riportato in auge, reinventandolo in chiave contemporanea, torna così sui palcoscenici italiani come unico protagonista in un vero e proprio assolo, forte degli oltre due milioni di spettatori realizzati nelle sue performance L’uomo dai mille voli e Ciak!.
Un ritorno alle origini per Brachetti che in questo spettacolo aprirà le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie; una casa senza luogo e senza tempo, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. Dentro ciascuno di noi esiste una casa come questa, dove ognuna delle stanze racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri…Brachetti aprirà la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta e che prenderà vita sul palcoscenico.
Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile in SOLO, un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità. Uno spettacolo integralmente nuovo, dove protagonista è il trasformismo, con oltre 60 personaggi, portati in scena per la prima volta.
Ma in “Solo” Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. Il mix tra scenografia tradizionale e videomapping, permetterà di enfatizzare i particolari e coinvolgere gli spettatori nello show. Dai personaggi dei telefilm celebri a Magritte e alle grandi icone della musica pop, passando per le favole e la lotta con i raggi laser in stile Matrix, Brachetti terrà il ritmo sul palco: 90 minuti di vero spettacolo pensato per tutti, a partire dalle famiglie.
Lo spettacolo è prodotto da Arte Brachetti srl; musiche originali di Fabio Valdemarin, costumi di Zaira de Vincentiis, Roma; Radio Montecarlo è radio partner del tour italiano di “Solo”.
Info: www.goldoniteatro.it
La carriera di Brachetti comincia a Parigi negli anni 80, dove come unico trasformista al mondo, reinventa e riporta in auge l’arte dimenticata di Fregoli, diventando per anni l’attrazione di punta del Paradis Latin: Arturo ha solo 20 anni. Da qui in poi la sua carriera è inarrestabile, in un crescendo continuo: si è esibito ai quattro angoli del pianeta, in diverse lingue e in centinaia di teatri. Brachetti oggi vanta una “galleria” di oltre 400 personaggi, di cui quasi 100 interpretati in una sola serata, cambiando da uno all’altro in poco più di un secondo, quanto un battito di ciglia. Per tutto questo è stato inserito nel Guiness dei primati come il più prolifico e veloce trasformista al mondo. Nel 2000 la Francia gli assegna il premio Molière come miglior attore teatrale; nel 2010 vince il Laurence Olivier Award, riconoscimento teatrale inglese; nel 2011, di nuovo in Francia, viene nominato Cavaliere delle Arti e del Lavoro dal Ministro della Cultura francese. La stampa internazionale parla delle sue incredibili performance e nel 2013 arriva anche la prima pagina del prestigioso quotidiano francese Le Monde. Il Presidente della Repubblica Napolitano lo nomina Commendatore motu proprio.
Nell’evoluzione della sua carriera “il ciuffo più famoso d’Italia” ha toccato il mondo dello spettacolo a 360°, cimentandosi sopra al palcoscenico, ma anche davanti ad una telecamera e, negli ultimi anni sempre più di frequente, dietro le quinte. Arturo come regista e direttore artistico mescola sapientemente trasformismo, comicità, illusionismo, giochi di luci e ombre, amalgamandoli con poesia e cultura. Tra tutti spicca il lungo rapporto che lo lega al trio comico italiano Aldo, Giovanni e Giacomo, di cui è regista teatrale sin dai loro esordi.
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