“Un’altra partita”, Fondazione Livorno presenta quattro giornate di sport e inclusione
Da venerdì 27 a martedì 1 ottobre quattro giornate di sport, inclusione e riflessione tra campo scuola, moletto Nazario Sauro, piscina comunale e Museo di Storia naturale. L’iniziativa viene organizzata in occasione della dodicesima Giornata Europea delle Fondazioni. Ingresso libero
Quattro giornate di sport, gioco, inclusione e riflessione ad ingresso libero. È questo il progetto dal titolo “Un’altra partita – Comunità in campo”, promosso da Fondazione Livorno, in collaborazione con numerosi enti pubblici e privati del territorio, in programma da venerdì 27 a martedì 1 ottobre tra Camposcuola, moletto Nazario Sauro, piscina comunale in via Dei Pensieri e Museo di Storia naturale (clicca qui per leggere il programma completo). L’iniziativa, organizzata in occasione della dodicesima Giornata Europea delle Fondazioni, ha lo scopo di dare risalto ai tanti progetti dedicati allo sport in ambito sociale e inclusivo, organizzati e sostenuti dalle Fondazioni di tutta Italia. “Ogni anno – spiega il presidente di Fondazione Livorno Luciano Barsotti – la Giornata viene dedicata ad un tema particolare. Quest’anno siamo rimasti molto colpiti dalla scelta effettuata dall’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmi Spa ndr) perché da sempre, come ente locale, ci impegniamo su questo fronte. Un momento di integrazione, di apertura verso gli altri. Quando ci sono episodi di esclusione dall’attività sportiva si trasformano quasi sempre in situazioni più gravi. Ecco perché, in questo contesto, abbiamo voluto cogliere l’occasione per promuovere tutte quelle associazioni che hanno una particolare sensibilità verso un tema su cui si pone l’attenzione soltanto da pochi anni”. “Un’iniziativa – aggiunge l’assessore al sociale Andrea Raspanti – decisamente opportuna per il periodo che stiamo vivendo. L’impegno dell’ente in questo senso non è nuovo e noi, da sempre, supportiamo le loro idee per lavorare anche in quelle fasce dove si riscontra più difficoltà, come quella degli adolescenti. Insieme, vogliamo cercare di capire come muoverci per ridurre il problema”. In conclusione, il delegato provinciale del Coni Giovanni Giannone, ha voluto fare il punto sull’aspetto sociale legato all’ambito sportivo. “Spesso – afferma – consideriamo esclusivamente le partite la domenica o le Olimpiadi, ma l’attività fisica oggi è diventata qualcosa di trasversale, che riesce a mettere in contatto e a stimolare tanti ragazzi, non necessariamente a diventare i campioni di domani, ma ad offrire una possibilità a coloro che nella vita incontreranno delle difficoltà”.
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